Inzaghi di fronte a un bivio, quale strada prenderà? L'Inter prepara le alternative

Il countdown è cominciato. L’Inter aspetta una risposta da Inzaghi. L’incontro decisivo è fissato per domani, martedì 3 giugno. Manca poco al momento della verità. Quella che fino a poco tempo fa sembrava una formalità, ora invece appare come una montagna da scalare. Le ultime settimane hanno cambiato tutto il panorama. Da una parte i risultati, con Scudetto e Champions persi all’ultimo, dall’altra la proposta monstre dell’Al Hilal che tenta non poco. Dall’Arabia sono convinti da giorni che Inzaghi dirà si e si trasferirà dopo 4 stagioni sulla panchina nerazzurra. Lo score dice: 1 Scudetto, 2 Coppa Italia, 3 Supercoppa Italiana. La posizione dell'Inter La proprietà e la dirigenza sarebbero felici di proseguire con lui, vorrebbero allungare il contratto in scadenza 2026 per non cominciare la prossima stagione in scadenza. Una linea che Marotta ha sempre adottato allungando di un anno ogni volta. Tuttavia, le parole di Inzaghi dopo la finale lasciano aperti entrambi gli scenari. Anzi più passano le ore e più aumentano sensazioni e indizi che porterebbero Inzaghi lontano da Milano. Le dichiarazioni nella pancia dello stadio sono state tutto tranne che rassicuranti: “Se andrò al Mondiale per club? In questo momento non so rispondere a questa domanda”. Il presidente Marotta invece ha chiarito che non cambia nulla dopo la sconfitta e che non vede allarmismi. Il club ha fatto capire più volte di voler proseguire con Inzaghi, i dirigenti spingono per questa direzione ma allo stesso tempo non possono farsi trovare impreparati. Timing La questione va affrontata con urgenza perché tra 10 giorni è prevista la partenza per il mondiale per club. Nel caso in cui le strade si dividessero, l’identikit del successore sarebbe quello di un allenatore giovane, ambizioso, brillante e con tanta voglia di accettare la sfida di rimotivare un gruppo che ha dato tanto ma che ha ancora molto da fare. Il nome più forte è quello di Cesc Fabregas. Lo spagnolo però è sotto contratto con il Como ed era già stato cercato dalla Roma. Il suo club non aveva voluto sentirne e quindi questo potrebbe essere un ostacolo. Toccherebbe a Fabregas in quel momento chiedere con maggiore intensità alla sua proprietà di essere liberato. Altrimenti in lista ci sarebbero altri nomi sullo stesso filone. De Zerbi, per esempio, ha tutte le doti necessarie e anche più esperienza. In lista c’è anche Vieira che ha anche un passato nerazzurro da giocatore e nelle ultime ore è stato proposto anche Palladino, appena liberato dalla Fiorentina. Reset Per ripartire dopo la batosta di Monaco servirà soprattutto personalità, cosa che non manca a nessuno di questi allenatori. Dopo 4 stagioni con Inzaghi, bravissimo nel saper gestire il gruppo soprattutto con un tocco sensibile da ex giocatore, il suo successore dovrà sfruttare il bel clima creato nello spogliatoio e aggiungere poi le proprie idee. In ogni caso ora la priorità resta vedere Inzaghi e capire da lui se effettivamente ha scelto l’Al Hilal come scrivono da giorni in Arabia. L’Inter conta in un esito diverso ma adesso ha capito che non può escludere alcuna possibilità e che anzi l’eventualità di un cambio non è così remota. La squadra intanto è rientrata in Italia ieri con tanta rabbia e delusione. Oggi i nazionali risponderanno alle rispettive chiamate. Gli altri avranno una settimana circa di riposo e poi ricominceranno gli allenamenti per poi partire per gli Usa e il Club World Cup. Con Inzaghi o, se non vorrà, senza.

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Matteo Barzaghi