Dzeko: "L'età non conta, sono a Firenze per dare il massimo e con ambizione"

Nei due anni in Turchia hai fatto 99 partite, 46 gol e 18 assist, possiamo dire che l’età non conta? “Sì, esatto: l’età non conta. Questi numeri dimostrano che non sono ancora uno da buttare. Dietro a tutto questo però c’è il lavoro che uno di 39 anni deve fare. So che devo lavorare più degli altri. Lo sto facendo e mi sto sentendo bene. Abbiamo iniziato qualche giorno fa, stiamo lavorando duro ma tutto questo ci darà soddisfazione dopo”. Come sono stati questi primi giorni alla Fiorentina? “L’impatto è stato molto positivo con tutti, dalla società, ai ragazzi fino al mister, che è arrivato insieme a me. Dobbiamo lavorare meglio degli altri, come dice il mister. I ragazzi li vedo molto disponibili, il mister piano piano ci trasmetterà cosa vuole che facciamo in campo. Questa squadra ha molta qualità”. Con quale ambizione sei arrivato a Firenze? “L’ambizione deve esserci sempre, è la base per fare grandi risultati. Niente viene da solo, bisogna sudare tanto e lavorare duro, sempre meglio degli altri. La Fiorentina negli ultimi anni ha fatto tre finali, purtroppo perse. Ma si vede che la società e la squadra ci sono. Qui al Viola Park abbiamo tutto quello che un calciatore può avere per dare il massimo e sudare in campo”. Quest’anno proverete a vincere la Conference League? “L’ambizione c’è e bisogna guardare in alto. La Conference è una competizione a cui teniamo molto, è una coppa europea e vogliamo andare più avanti possibile”. Negli anni ti sei trasformato in un regista offensivo, tu ti senti più prima o seconda punta? E in qualche occasione ti potremo vedere in campo con Kean e Gudmundsson? “Mi vedo un po’ tra prima e seconda punta. Posso giocare più davanti ma anche più dietro, è quello che ho fatto in questi ultimi anni. I grandi calciatori possono giocare insieme, ne sono convinto. In campo serve la qualità, ma bisogna guardare a quello che serve alla squadra di volta in volta. Se ci sono tanti giocatori offensivi, c’è più possibilità di fare gol, però bisogna pensare anche alla difesa e correre tutti insieme”. Conoscevi Stefano Pioli da avversario, ma come sono andati i primi giorni con lui come tuo nuovo allenatore? “Le impressioni sono molto positive. Il mister già da subito ci ha detto quello che pensa direttamente in faccia. Già da avversario l’ho stimato tantissimo e sapevo che anche lui mi stimava tanto, perché tante volte mi ha fatto i complimenti dopo le partite. Anche Rade Krunic mi ha sempre parlato benissimo di lui. Adesso lavoriamo insieme qui alla Fiorentina. Siamo una squadra che vuole migliorare e se possibile far meglio degli ultimi anni. Sono contento di lavorare con Pioli. Io sono disponibile, sono arrivato qui con umiltà a 39 anni dalla Turchia. Voglio dare il massimo, lavorare tanto e aiutare i ragazzi più giovani a migliorare”. Pioli ha raccontato che ti voleva portare al Milan qualche anno fa, tu lo sapevi? “Me lo ha detto subito il primo giorno in cui ci siamo visti qui. Ma lo sapevo già, me lo avevano detto altri”.

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Vanessa Leonardi