Quando il talento non va in pensione

Il calciomercato non era ancora aperto a maggio, eppure la classifica dell'età media mondiale per paese, stilata dal World Factbook della CIA, aveva già sentenziato: in Italia, l'età media della popolazione è tra le più alte al mondo, con una media di 48,4 anni. Più vecchi di noi, solo il Principato di Monaco, le isole di Saint Pierre and Miquelon, il Giappone e Andorra. Forse anche per questo alcuni dei nuovi calciatori arrivati in Italia si sentiranno più a loro agio? Scherzi a parte, sarebbe ingiusto sottovalutare, nonostante l’età, profili che hanno segnato la storia di questo sport nelle ultime stagioni. Certo, sarebbe stato più stimolante ammirare prima fuoriclasse del calibro di Modric e De Bruyne, ma quello che sta accadendo oggi in Serie A è un film già visto negli anni ‘90 a parti invertite. Oggi la Premier inglese è il centro del mondo se si parla di calcio, mentre una volta i nostri campioni erano disposti a trasferirsi all’estero solo dopo aver vinto tutto in Italia. Gianluca Vialli volò a Londra per giocare con il Chelsea a 32 anni, Gianfranco Zola ne aveva 30, Ruud Gullit 33, Roberto Mancini addirittura 37. Oggi tocca a noi apprezzarli prima da lontano e poi accoglierli in età matura. Questo non significa che non godremo ugualmente del loro talento e allora ecco a voi una top 11 dei giocatori più maturi della nostra Serie A, panchina compresa. Chi ha meno di 34 anni non verrà preso in considerazione. I due portieri sono di altissimo livello: De Gea della Fiorentina, classe 1990, e Yann Sommer, 36 anni dell’Inter. In difesa a comandare la line a tre c’è un altro nerazzurro, Francesco Acerbi, che a febbraio ha compiuto 37 anni. Con lui a destra, il nuovo arrivo del Pisa, Raul Albiol che il 4 settembre ne festeggerà 40. Un ritorno in Italia per lo spagnolo, dopo i sei anni a Napoli. L’altra maglia da titolare è in ballottaggio tra Darmian , Caracciolo e Juan Jesus . A centrocampo due laterali super offensivi. A destra il 37enne Cuadrado che, dopo una carriera a tinte bianconere, prosegue il suo viaggio nerazzurro a Pisa dopo una stagione all’Inter e una a Bergamo. Dall’altra parte l’intramontabile Pedro, 14 gol tra campionato e Europa League nella scorsa stagione con la Lazio. Non segnava così tanto dal 2013-14 ai tempi del Barcellona, quando aveva 27 anni. Oggi ne ha 38. In mezzo c’è l’imbarazzo della scelta, ma la titolarità spetta di diritto a chi ha vinto di più in carriera. Una maglia, anche per mantenere un certo equilibrio tattico, la merita Nemanja Matic che a 37 anni ha scelto di tornare in Italia accettando la proposta del Sassuolo. Al suo fianco, ovviamente, sua maestà Luka Modric, che il 9 settembre compirà 40 anni. Pallone d’Oro nel 2018 e 28 trofei vinti con la maglia del Real Madrid, comprese 6 Champions League. In panchina da non sottovalutate la presenza dei due 34enni Vecino e De Roon. Nel ruolo di trequartista il titolare non può che essere un altro classe 1991, Kevin De Bruyne, nuovo arrivo in casa Napoli e già a segno all’esordio contro il Sassuolo. Non manca la concorrenza in quella posizione, se si pensa ai due 36enni Mkhitaryan e Franco Vazquez. Come De Bruyne, anche 'El Mudo' ha già messo a segno la sua prima firma e anche lui contro il Sassuolo. In avanti in rosa ci sono Pavoletti e Djuric , ma dal primo minuto saranno solo in tre a giocarsi due maglie quando Ciro Immobile tornerà a disposizione. Per ora i titolari sono Edin Dzeko, classe 1986, arrivato a Firenze con una dote di 46 gol in 99 partite col Fenerbahce, e Jamie Vardy accolto a Linate come un re dai tifosi della Cremonese. Nove anni fa era campione d’Inghilterra con il Leicester di Claudio Ranieri, ha lasciato il club inglese dopo tredici stagioni e 200 gol in 500 presenze ufficiali. Oggi ha 38 anni ed è pronto a mettersi a disposizione di Davide Nicola.

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Riccardo Gentile