Il Como accoglie Assane Diao: il lavoro oltre la fortuna

La colonia spagnola del Como si allarga ancora. Ma questa volta a unirsi alla squadra di Fabregas non è un esperto e vincente ex compagno dell’allenatore come Reina o Sergi Roberto. Questa volta è il turno di un giovane talento che ha ancora tutta la carriera davanti e in cui il Como crede tantissimo . Il suo nome è Assane Diao, ha 19 anni, di ruolo fa l’ala destra e la sua è una storia che parte da lontano. E’ il 1996 quando suo padre, Mossa Diao, parte dal Senegal in cerca di fortuna. Attraversa Libia, Tunisia e Marocco, passa lo stretto di Gibilterra e arriva in Spagna. Si stabilizza a Badajoz, un comune della comunità autonoma dell'Estremadura vicino al confine col Portogallo. Lì trova lavoro come carrozziere e inizia una nuova vita. Per anni vive da solo in Spagna, mentre la sua famiglia rimane in Senegal. Nel 2001 si sposa e nel 2002 nasce il suo primo figlio, Mammadou. Nel 2005 si trova a Barcellona per un provino di lavoro quando lo chiamano dal Senegal: tua moglie sta per partorire, nasceranno due gemelli. Lascia il lavoro e torna a a Ndongane, in Senegal, dove il 7 settembre nascono Assane e Oussanou . Non è ancora finita. La famiglia Diao continua a essere separata. Diao torna in Spagna per lavorare e guadagnare, sua moglie e i suoi figli restano in Senegal. Per tornare a vivere insieme devono aspettare altri tre anni: è il 2008 quando finalmente Mossa riesce a ottenere il ricongiungimento familiare. Sette anni più tardi nasce il piccolo di casa, Omar. In Spagna, il calcio inizia da subito a far parte della vita dei fratelli Diao. Il primo a iniziare a giocare è ovviamente Mammadou, il più grande, che si mette in mostra nelle giovanili del Badajoz. Ma fin da subito appare evidente a tutti che i gemelli Assane e Ussa abbiano qualcosa in più. “Fin da piccoli li ho fatti giocare a calcio e sono sempre stati nella squadra nazionale dell'Estremadura. Hanno giocato nel Badajoz e poi nel Flecha Negra ” racconta papà Mossa a Hoy Extremadura. “Tutti i loro allenatori e gli avversari mi facevano sempre la stessa domanda: ‘Chacho, cosa gli dai da mangiare?’ Me lo hanno chiesto 25.000 volte. Si sono sempre distinti per il loro fisico”. Inizialmente Assane gioca come difensore centrale ma, vista la sua altezza, quando c’è da recuperare un gol viene spostato in attacco per sfruttarlo sui cross. E così inizia a segnare, senza più fermarsi. Da difensore diventa prima centrocampista e infine attaccante. Il suo feeling con il gol è troppo forte per tenerlo lontano dalla porta avversaria. Nel 2020 entra nelle giovanili del Cadiz e dopo un solo anno si trasferisce gratuitamente al Betis. In poco tempo viene promosso dal settore giovanile alla seconda squadra del club, il Betis Deportivo, che gioca nella quarta categoria spagnola. Appena 17enne si mette in mostra segnando 4 gol e servendo 2 assist in 20 presenze. Nell’estate del 2023 fa il ritiro con la prima squadra e il 21 settembre di quell’anno esordisce tra i ‘grandi’ giocando gli ultimi due minuti di gara contro i Rangers in Europa League. Una settimana più tardi, il 28, arriva l’esordio da titolare in Liga contro il Granada e al 51’ riesce anche a segnare. Passano quattro giorni e il momento magico continua: titolare e gol contro il Valencia. Altri quattro giorni e si ripete: titolare in Europa League contro lo Sparta Praga e un altro gol. 21 settembre-5 ottobre: in 15 giorni la vita di Diao cambia grazie a quattro partite e tre gol. Sembra l’inizio di un sogno. E’ l’inizio di un sogno. Per descriverlo, il portale spagnolo Relevo utilizza una sola parola: 'potencia'. Perché la potenza e il suo dominio fisico sembrano essere incontrollabili per gli avversari. Pellegrini lo schiera per lo più sulla fascia destra, ma a volte lo sposta anche a sinistra o al centro dell’attacco. Sa ricevere il pallone tra i piedi ma è bravo anche ad attaccare la profondità. Abile nel dribbling e nell’uno contro uno in velocità, deve migliorare nel contributo in fase di non possesso. Come raccontato da lui stesso in un’intervista ad AS, si ispira a Messi ed Henry, di cui da bambino guardava i video su YouTube . Fuori dal campo è un ragazzo sorridente e umile. Legatissimo alla famiglia, ha un rapporto speciale con suo fratello gemello Ussa. Dopo aver giocato insieme per tanti anni, i due si separano nel 2021, quando Assane va al Betis e Ussa resta al Cadice. Nell’inverno del 2024 il Betis acquista Ussa e i due tornano a vivere nella stessa città. Ora però una nuova separazione: Assane vola a Como, mentre Ussa resta a Siviglia. Sull’aereo per Milano con Assane c’è papà Mossa. 16 anni fa lo ha portato in Spagna, ora lo accompagna in Italia. Anni fa, a causa di un problema a un occhio, Mossa perde il lavoro e resta disoccupato per circa 7-8 mesi. E’ sull’orlo della disperazione quando a ‘salvarlo’ ci pensa la fortuna. Compra un biglietto della lotteria e vince. Non diventa ricco ma con quei soldi riesce a dar da mangiare ai suoi figli. In Spagna sono certi che Assane sia il 'secondo biglietto della lotteria vincente’ di Mossa, che però non è intenzionato a lasciare il suo lavoro. La fortuna può aiutarti ma è il lavoro che ti garantisce un futuro. E’ con questa mentalità che Mossa educa da sempre i suoi figli. Con questa stessa mentalità Assane si approccerà alla Serie A. Dopo quei 15 giorni ‘da sogno’, deve fare i conti con la realtà. Con il passare delle settimane Pellegrini gli concede sempre meno spazio e in tutta la stagione segna solamente un altro gol . Nell’estate del 2024 vince da protagonista l’Europeo Under 19 con la Spagna, ma la situazione al Betis non cambia. Da agosto 2024 a oggi gioca 19 partite, di cui solamente 7 dall’inizio. In totale sono appena 742 i minuti in campo, 3 invece i gol. Si arriva così all’addio e alla nuova opportunità in un nuovo club e in un nuovo Paese. Ma se c’è un posto dove l’Italia sembra la Spagna, questo è proprio Como, dove la colonia spagnola di Fabregas si fa sempre più grande.

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Emiliano Tomasini