Quanto conosci davvero la Serie A? Le curiosità più incredibili del campionato

1° - Dammi solo un minuto La vittoria nell’ultima di campionato contro l’Empoli ha regalato successo e salvezza al Verona di Zanetti. Serdar ha segnato dopo 4 minuti. Fazzini ha pareggiato al 43’. Significa che i gialloblù sono stati per 34 minuti avanti nel punteggio, cosa che poi si è ripetuta dal 69’ a fine gara. Pare che non ci sia nulla di particolarmente curioso. Abbiamo detto che però si giocava a Empoli… Se prendiamo le partite casalinghe del girone di ritorno, scopriamo che il Verona, al ‘Bentegodi’ ha fatto 7 punti. Provate a indovinare il numero totale di minuti in vantaggio in queste 9 gare casalinghe del girone di ritorno. Ebbene: il numero magico è… UNO! Il 23 febbraio Bernede segna in pieno recupero il gol dell’1-0 finale contro la Fiorentina. Statisticamente, anche se il recupero è stato lungo, la consuetudine è dare 1 solo minuto totale di vantaggio. 2° - Eccoli di nuovo….dopo 16 anni Da gennaio in poi, nella rosa del Milan erano presenti Gimenez e Jimenez. Incredibile ma vero non è la prima volta in serie A per questi cognomi decisamente simili. Nella stagione 2009-2010 e 2010-2011 avevamo la stessa situazione: Luis Jimenez e Henry Gimenez che andarono entrambi a segno nella stessa giornata. Era la decima di campionato: Gimenez segnò in Bologna-Lecce 2-0 sabato 6 novembre 2010 mentre Jimenez aprì la sfida tra Juventus e Cesena il giorno dopo. Arrivò però la rimonta dei bianconeri tornesi che vinsero 3-1. 3° - Gli unici con doppi gol Il mercato di gennaio, oltre a far sbarcare in Serie A un altro quantitativo di giocatori provenienti da altri campionati, sposta anche pedine tra due squadre ‘interne’. Quindi non è una novità che ci sia qualcuno che fa gol con due maglie diverse nella stessa stagione. In quest’annata è capitato solamente a 3 personaggi di Serie A. Di chi parliamo? Fermatevi un attimo e provate a rispondere al quiz. Due nomi sono fattibilissimi, il terzo non è semplice. Mettetevi alla prova. Ecco la risposta: Milan Djuric ha lasciato il Monza con 4 reti e ha chiuso la stagione al Parma con un gol segnato. Il secondo nome è Daniel Maldini: i suoi 6 centri totali sono stati equamente ripartiti tra Monza e Atalanta. L’ultimo nome, non semplicissimo, è quello di Karlsson, a segno con Bologna prima e Lecce poi. 4° - Monza miglior…difesa Non vuole essere di certo una presa in giro. I ragazzi di Nesta, vincendo contro l’Udinese alla terzultima, hanno evitato il record negativo di punti fatti da quando si è tornati a 20 squadre . Un dato curioso ma non certo consolatorio riguarda i gol subiti che in totale sono 69. Nessuna squadra, ultima classificata in Serie A, ha mai subito meno di 70 gol. Considerando tutte le stagioni con 20 o 21 squadre la media è stata di 79,5 gol incassati. Si va dai 71 della Sampdoria 2022-2023 agli 89 del Venezia 1949-1950. 5° - Nico Paz non era ancora nato Tutte le squadre di Serie A della stagione 24-25 hanno incassato almeno un gol su rigore. Non tutte però ne hanno segnato uno. Il Genoa ha sbagliato entrambi i rigori a favore: Messias contro Sommer e Pinamonti contro Turati. L’altra squadra senza rigori trasformati è il Como. Anche qui uno zero su due con Cutrone che ha sparato fuori alla terza giornata e Nico Paz che si è fatto ipnotizzare da Falcone. Como che è in serie aperta quanto a errori dal dischetto in Serie A. L’ultima apparizione, prima di quest’anno risaliva al 2002-2003 e gli ultimi rigori furono tirati e sbagliati da Amoruso e Caccia. Per trovare l’ultimo centro dal dischetto del Como in A si deve ringraziare Benny Carbone. Era il settembre 2002…. Nico Paz sarebbe nato 2 anni dopo. 6° - Doppietta in un minuto Il primo nella storia della Serie A fu Mariano Tansini che nella prima giornata della stagione 1929-1930 segnò la prima doppietta in un minuto: gol al 19’ e al 20’ della sfida tra Milan e Brescia. L’ultimo a farcela è stato Daniel Maldini nella giornata conclusiva contro il Parma. Poco dopo la mezz’ora sono arrivate due reti in rapidissima successione. C’è però stata una partita nella quale sono arrivati due gol nello stesso minuto! In Parma-Cagliari, Hernani segna a 86’06’’, risponde Piccoli che realizza a 86’59’’. Non è la prima volta che succede ma siamo quasi certi che difficilmente si avrà una situazione simile a breve. 7° - “Maestra, non si può fare” Perché alcuni dati prendono in considerazione i gol attivi, ovvero i gol totali segnati meno gli autogol a favore? Perché alcuni calcoli possono dare errore. Andiamo con ordine: in questo campionato ci sono state ben 17 partite che sono terminate senza alcun tiro in porta effettuato da una delle due squadre. Juventus-Como alla prima oppure Napoli-Torino alla 34ma . Attenzione però a quel che di curioso accadde in Lecce-Monza, 16° turno di campionato. Vittoria del Lecce per 2-1 ma a fine gara il Monza era senza tiri nello specchio. Ovviamente il punto dei lombardi arrivò su autogol. Ora: se una squadra fa 2 tiri in porta e 2 gol ha una percentuale di realizzazione del 100%. Se però una squadra fa 1 gol con zero tiri in porta…quanto fa 1 diviso 0? La risposta l’abbiamo imparata alle elementari: “Maestra, non si può fare”. 8° - McTominay primo. Retegui secondo Curiosità numero 8 per il miglior numero 8 della stagione. Scott McTominay ha avuto un impatto pazzesco sulla Serie A e ha contribuito in maniera decisiva alla conquista del titolo da parte del Napoli. Lo scozzese è stato il punto di rottura, in senso letterale, delle partite. È lui il re dei primi gol, ovvero di quelle reti che sbloccano lo 0-0. Indovinate per quante volte Scott ha segnato l’1-0….eh sì: OTTO. Dietro di lui i vari piani alti della classifica cannonieri. Retegui, Kean, Orsolini, Dovbyk e Lucca si sono fermati tutti a quota 7. 9° - Mihaila e Retegui agli antipodi Sappiamo bene tutti chi è stato il capocannoniere della Serie A. La domanda/curiosità è: con quanti tiri in porta Retegui ha messo a referto 25 reti? Numeri alla mano, la risposta è 38. Percentuale di realizzazione pari al 65,79%. E chi è il giocatore con più tiri in porta senza però aver mai potuto festeggiare una rete in questo campionato? Non è semplice la risposta. Pensateci un attimo. Con 11 tiri nello specchio e zero reti, il primato è di Mihaila. Menzione d’onore per Diao: 8 reti da quando è arrivato con soli 13 tiri nello specchio. 10° - Ecco i gol rotondi di stagione L’annata si era aperta con la prima rete messa a segno da Vogliacco contro l’Inter. Abbiamo ordinato in modo cronologico le reti di questa stagione. In caso di partite contemporanee e di reti segnate allo stesso minuto, abbiamo preso come riferimento l’orario del gol, arrivando in certi casi ai secondi sull’orologio, visto che ad esempio, nelle ultime due giornate ci sono state un bel po’ di partite allo stesso orario. Gol numero 100, 200, 300 eccetera. Chi lo ha segnato? Ecco la lista 100esimo gol – Castellanos 200esimo gol – Gila, autogol 300esimo gol – Vogliacco 400esimo gol – Lucca 500esimo gol – Cutrone 600esimo gol – Lovric 700esimo gol – Elmas 800esimo gol – Elmas 900esimo gol – Coppola 11° - La vecchia numerazione domina C’era una volta la formazione titolare dall’ 1 all’11 senza cognomi sulle maglie. La ‘libera scelta’ da 1 a 99 esiste oramai da molti anni ma un bel po’ di gente che segna non rinuncia a essere ‘old style’. In questa stagione il numero di maglia con più gol segnati è stato l’11. Allargando il calcolo, quelli che storicamente erano i numeri dei goleador hanno sommato ben 257 reti. Sono stati invece 17 i marcatori unici con il numero 11: da Pulisic, passando per Lookman, Lukaku, Castellanos, arrivando fino a Gyasi, l’unico 11 con gol e autogol all’attivo in questa stagione. 12° - Primi estratti e ritardatari Il gol più veloce, in termini assoluti, della stagione 2024-2025 è arrivato nel secondo tempo! Vediamo di spiegare per bene tutto. Se consideriamo i gol al primo minuto di gioco il più rapido è di Soulé dopo 22 secondi nella sfida della Roma contro l’Empoli. Se invece la regola dovesse valere per ogni tempo, allora Strefezza si porterebbe a casa il premio dato che ha segnato dopo 20 secondi da inizio ripresa. Il gol più tardivo dell’anno invece è di Lookman arrivato dopo 98 minuti e 6 secondi. 13° - Rossi strani e il ricordo di Mario Rui Le espulsioni totali in stagione, escludendo gli allenatori, sono state 79. Qualcuno è stato cacciato dopo la fine della partita, altri invece durante il match ma dalla panchina. Curioso, molto curioso, il caso di Adli. Lo ricordate? Il centrocampista della Fiorentina, pochissimi secondi dopo aver messo il piede fuori dal campo causa sostituzione, ricevette il secondo giallo dall’arbitro Rapuano. Il Verona è andato addirittura in doppia cifra quanto ad espulsioni mentre l’unica squadra senza rossi è stato il Napoli. L’ultimo azzurro a essere stato espulso in un match di Serie A è stato Mario Rui, il 14 aprile 2024 contro il Frosinone. 14° – Il cassiere della Lega chiude il conto Dopo l’ultimo turno di campionato abbiamo anche il dato totale delle multe inflitte a società e giocatori. La Lega Calcio, che utilizza il fondo multe per finanziare progetti sportivi per i giovani, ha incassato oltre un milione di euro in questa stagione: per la precisione il dato finale è 1.256.500 euro. La squadra con il conto da pagare più alto è il Lecce. Solo nell’ultimo turno, i giallorossi sono stati multati per quasi 70.000 euro. Il totale però ammonta a 194.000€. Secondo posto per la Fiorentina con 131mila, terzo il Milan con 107.000. 15° - Due gol subiti. Non accadeva dal 1949 Il Napoli ha vinto lo Scudetto con un punto di vantaggio. Sarebbe andata nello stesso modo senza…. Delprato? Ricordate la seconda di campionato? Napoli sotto con il Parma, Suzuki espulso e giocatore di movimento che va in porta. Il resto è storia. Non è di certo la prima volta che un ‘non portiere’ finisce tra i pali. Qualcuno ha detto Giroud? Ecco appunto, l’attaccante francese del Milan fu il vice Maignan per un pezzo di partita e non subì reti. Delprato invece ne incassò due: l’ultimo giocatore di movimento a subire più di un gol in una partita di Serie A fu Sergio Andreolli il 4 dicembre del 1949. 16° - Campionato in fotocopia… con meno gol La stagione si è conclusa con un totale di 272 vittorie e 108 partite finite in pareggio. Non è la prima volta che si registrano questi numeri. Era già successo nelle annate 2018-2019 e 2005-2006. Rispetto al passato però si è segnato meno: l’equilibrio tra testa, coppe e retrocessione ha favorito l’attenzione difensiva rispetto alle goleade: 973 reti totali in questa stagione. Per il terzo anno di fila si è rimasti sotto quota 1000 gol. Per tornare a un campionato con meno reti bisogna settare la macchina del tempo sulla stagione 2011-2012 quando si segnò un solo gol in meno rispetto a quest’anno. 17° - Mister, ma i cambi? Analizzando la stagione di Claudio Ranieri sulla panchina della Roma, potremmo scrivere per giorni. C’è però un aspetto ‘vintage’ da parte di King Claudio che dobbiamo registrare. Alla diciassettesima giornata la Roma affrontava il Parma. Ranieri decise di chiudere il match senza effettuare sostituzioni. Nell’era dei 5 cambi è certamente un qualcosa di davvero unico. Ulteriore dato curioso: nessun allenatore in questa stagione ha effettuato una sola sostituzione: il minimo, Ranieri a parte, è stato di due. 18° - Documenti, per favore In questo campionato ci sono stati tanti giovani che non hanno fatto solo una fugace comparsa. C’è stata però solo una squadra che ha avuto contemporaneamente in campo tre giocatori sotto i 19 anni. Parliamo del Genoa che nella trentatreesima giornata ha fatto entrare dalla panchina Venturino , Ahanor ed Ekhator . All’ultima di campionato, la storia del 18enne Venturino si è arricchita con primo gol e addirittura prima doppietta in Serie A con tanto di emozione e lacrime. 19° - Il bomber di Sky Sport Tra gare in esclusiva e narrazione ‘da bar’: i nostri telecronisti vi hanno raccontato anche questo campionato. Chi è stato quello con la media gol più alta della stagione? Per entrare in classifica si deve aver fatto la telecronaca di almeno 13 partite . Dopo il clamoroso back to back di Daniele Barone, in questa stagione la scarpa d’oro al microfono è andata a Manuel Favia che deve ringraziare quel gol di Ondrejka allo scadere di Atalanta-Parma. Grazie al centrocampista di Chivu, Favia ha chiuso l’annata con una media di 3,05 gol a telecronaca, superando Riccardo Gentile che si è fermato a quota 3,00. Terza piazza per Andrea Marinozzi . 20° - Nessun vincitore del premio ‘Ciccio Caputo’ Tra le statistiche più inutili ma incredibilmente curiose abbiamo il trittico minuto-maglia-giornata, ovvero il premio intitolato a Ciccio Caputo, ultimo in Serie A a realizzare questo incredibile incastro. Ci riferiamo al fatto di segnare un gol nel minuto che corrisponde al numero di maglia e che deve essere lo stesso della giornata di campionato. Caputo ci riuscì nell’ottobre del 2021 segnando con la maglia numero 10 al 10’ della 10ma giornata. La combo maglia-giornata, maglia-minuto, minuto-giornata è più frequente di quanto si possa pensare. In questa stagione, basandoci sull’accoppiata maglia-giornata, ci siamo andati davvero vicini in casa Atalanta. Pasalic, maglia numero 8, segnò all’ottava giornata ma al settimo minuto di gioco. Stessa sorte per Lookman: gol all’11ma di campionato, con la maglia numero 11 ma al 10° minuto. Per vincere il premio ‘Ciccio Caputo’, il minuto deve essere quello esatto: non vale dire, per esempio, “è il 24’ del secondo tempo”. 21° - Sono 38 o 41 giornate? Quanto è durato il campionato di Serie A, comprensivo di recuperi, in minuti e secondi? Il numero iperbolico è 36.957 minuti e 19 secondi. I minuti di recupero, in tutto, sono stati 2.757 che equivalgono a oltre 30 partite da 90 minuti. Insomma è come se le giornate fossero state 41! Non ci sono state partite che siano durate esattamente 90 minuti . La più ‘breve’ è stata Roma-Parma 5-0 mentre la palma di gara ‘infinita’ è quel pazzo Napoli-Parma 2-1 con ben 15 minuti di recupero nel solo secondo tempo: la durata totale del match è stata di 109 minuti e 8 secondi. 22° - Parma giovane. Lotta scudetto over 30 Non possono mancare i dati relativi all’età media delle varie formazioni titolari viste in questa stagione. In 14 delle prime 15 posizione quanto a XI titolare più giovane troviamo il Parma. Nella sfida contro la Lazio, la formazione titolare ducale aveva un’età media di 22 anni e 260 giorni, record per la Serie A 2024-2025. L’unica ‘intrusa’ nel monopolio parmense è il Genoa. L’affare Scudetto si è risolto all’ultima giornata con Napoli e Inter in lotta serrata dopo l’uscita dalle pretendenti dell’Atalanta. Ci sono state in tutto 760 formazioni titolari: le 30 più ‘vecchie’ sono proprio di Inter e Napoli. Alla 30ma di campionato, l’Inter scesa in campo contro l’Udinese aveva un’età media di 31 anni e 226 giorni. La più alta stagionale. 23° - L’incredibile striscia di imbattibilità del Venezia Giocare accorti nel primo tempo per poi rivalutare nella ripresa. È una possibile strategia che però porta a moltissimi 0-0 dopo 45 minuti. Quanti? Per l’esattezza sono stati 122 a fronte dei 28 a fine gara. Tra gli 0-0 del primo tempo spiccano Torino e Venezia. I granata, dalla nona alla diciannovesima giornata non hanno mai segnato nei primi 45 minuti di gioco. L’1-1 contro la Juventus ha messo fine alla striscia. Di contro c’è il Venezia che dalla ventunesima alla tretatreesima di campionato è rimasto sempre imbattuto nel primo tempo. Striscia nella striscia sono gli 11 0-0 consecutivi. L’imbattibilità si è interrotta contro il Milan. 24° - A che ora è il campetto? Sei orari differenti di inizio gara in questo campionato, comprese le 16:00 di Roma-Cagliari. Su un totale di 360 sfide, ben 157 si sono giocate alle 20:45. Le ‘vecchie 15:00’ sono state teatro di soli 88 match. Il Milan ha timbrato ben 24 volte il cartellino alle 20:45. I rossoneri, insieme alla Juventus, non sono mai stati calendarizzati alle 15.00 mentre le regine dell’ora di pranzo sono state Genoa, Cagliari e Monza con 5 presenze a testa. Unica squadra a non aver pranzato sul campo è stata l’Inter. 25° - Mateo Retegui ‘imperfetto’ L’attaccante dell’Atalanta ha vinto il titolo cannonieri con 25 reti. Considerando la sua posizione nella classifica giornata per giornata scopriamo che il bomber azzurro ha occupato la prima posizione, solitaria o in coabitazione, in 37 turni su 38. Al termine della quarta di campionato infatti, da solo in testa c’era Marcus Thuram. Negli ultimi 50 anni di Serie A, solo in due casi un giocatore ha fatto ‘percorso netto’: Di Natale nel 2009-2010 e Lautaro Martinez lo scorso anno. Il capitano dell’Inter, nelle prime due giornate, era primo in compagnia. Dalla terza in poi fu un monologo. 26° - Inter a +6 sul Napoli. Udinese, Cagliari ed Empoli a secco È un giochino che forse lascia il tempo che trova ma è piuttosto curioso: se le partite fossero durate 45 minuti, quale sarebbe la classifica finale? Andando a chiedere alla classifica minuto per minuto la risposta è: scudetto all’Inter che ha chiuso a quota 73 punti. Napoli secondo a 67! Tra gli exploit, rapportati poi alla classifica finale ‘vera’ troviamo l’Udinese con 52 punti all’intervallo e soprattutto l’Empoli che ne ha 46. Friulani e toscani, insieme al Cagliari, sono le uniche squadre di questa stagione senza punti guadagnati o persi nel recupero. Ciò non significa che non abbiano segnato nel recupero del secondo tempo: il Cagliari per esempio l’ha fatto due volte ma quei gol non hanno modificato in meglio il segno della partita . 27° - Preservata la tripla cifra ma ne mancano quasi 30 Sappiamo bene che, all’asta del fantacalcio, i rilanci più folli arrivano per i rigoristi. Avere quel +3 garantito va pagato. Chissà che ritorno d’investimento avranno avuto i vari fantamanager quest’anno visto che sono stati assegnati solamente 104 rigori, 27 in meno rispetto al 23-24. Per trovare un totale più basso bisogna tornare alla stagione 2003-2004 quando il totale fu 101. Ricordiamo che, giusto per comparare un po’, il record nella storia della Serie A è di 187 della stagione 2019-2020. 28° - Alzati, scaldati ed entra Abbiamo un nuovo primatista di una classifica molto curiosa. Chi ha passato il maggior numero di minuti in campo senza però essere mai titolare? La stagione che si è appena conclusa ha ‘premiato’ Alieu Njie. Il giovane granata non è mai stato inserito nella formazione iniziale ma ha corso sul terreno di gioco per un totale di 381 minuti che attualmente è il dato più alto considerando gli ultimi 10 anni. Secondo posto per Charpentier. Entrambi però potrebbero uscire di classifica alla prima da titolare. A quel punto tornerebbe in testa Buchanan. 29° - Thiaw entra in un club molto ristretto Scorrendo la classifica cannonieri notiamo che ci sono ben 170 calciatori che hanno segnato in tutto il campionato meno di tre gol. E considerate che un giocatore vorrebbe tanto realizzare una rete. Malik Thiaw ha ‘superato’ questi 170 colleghi solo... con le autoreti! Capocannoniere ‘al contrario’ è il difensore del Milan che ha bucato per tre volte il proprio portiere. Andando a scavare nei numeri mai nessuno è riuscito a fare ‘meglio’ ovvero 4 o più autogol nella stessa stagione. Con Thiaw ci sono altri 7 cognomi dal 1929 a oggi. 30° - Buon compleanno Keita Quanti calciatori hanno giocato nel giorno del proprio compleanno in questa stagione? Il totale dice 37, diviso per 28 titolari e 9 subentrati. Tra loro c’è stato anche un esordio assoluto in A. Due i casi ‘quasi gemellari’, ovvero di giocatori nati lo stesso giorno mese ma NON anno che sono scesi in campo da titolari nel giorno del proprio compleanno. Parliamo di Izzo e Silvestri e della coppia Valentini-Nico Gonzalez . L’unico però ad andare a segno nel giorno del proprio compleanno è stato Keita Balde: l’attaccante del Monza ha festeggiato i propri 30 anni realizzando una splendida rete contro l’Inter a San Siro l’8 marzo. 31° - Somme identiche tra formazioni titolari Ebbene sì: chi è appassionato di numeri e dati curiosi conta anche questo. Di che parliamo? Della somma dei numeri di maglia delle varie formazioni titolari. Chi ha avuto il dato più basso e più alto ma soprattutto quante volte è successo che la somma dei numeri di maglia dell’11 titolare della squadra A coincidesse con la somma della squadra B ? In Juventus-Empoli alla quarta di campionato i titolari bianconeri hanno registrato il dato più basso quanto a somma dei numeri di maglia . Quello più alto è invece del Milan . In ben tre occasioni invece abbiamo avuto somme identiche tra formazioni titolari: Roma-Napoli , Roma-Como e Inter-Napoli . 32° - La fiera dell’assist Appassionati di statistica e fantallenatori ricorderanno a lungo la trentaduesima giornata di campionato della stagione 24-25. Non sembra un dato così clamoroso ma pensateci un attimo e riparliamone. A cosa ci riferiamo? La trentaduesima giornata è stata caratterizzata dal 100% di assist. Ci sono state solamente 19 reti ma la curiosità è che tutti quei +3 al fanta sono arrivati con un +1. Si era partiti con la rete di Leao su assist di Fofana e aveva chiuso la settimana perfetta il gol di McTominay su assist di Lukaku. Pensateci: un rigore non ha assist, una punizione nemmeno, un gol dopo un rimpallo in area neppure…. Non è incredibile? 33° - Concittadini ma non connazionali In questa stagione ci sono stati nove casi differenti di giocatore che ha segnato a un suo concittadino. Escludiamo però gli italiani che hanno segnato a portieri italiani nati nelle stesse città. Restano fuori dal conteggio tre casi piuttosto curiosi perché marcatore e portiere che ha subìto gol sono nati nella stessa città ma sono di nazionalità diverse: De Winter, belga nato ad Anversa, ha segnato a Svilar, nato ad Anversa ma di nazionalità serba. Stesso discorso per Lukaku-Svilar e Valeri-Stankovic. Il portiere del Venezia è nato a Roma ma è nazionale serbo. Precisazione: Valeri rientra anche nella prima categoria perché ha segnato anche a Falcone. 34° - Inzaghi tredicesimo assoluto per gialli I dati sulle ammonizioni ricevute durante una gara di Serie A ‘incoronano’ Rovella che è andato molto vicino alla tripla diffida. La squalifica per somma di ammonizioni scatta ogni 5 gialli. Rovella ha chiuso la stagione con 13, davanti a Izzo e Bijol . In totale sono stati 12 i calciatori finiti in doppia cifra quanto ad ammonizioni. Dietro questa dozzina c’è un allenatore: Simone Inzaghi. Il tecnico dell’Inter, non considerando i rossi, ha chiuso la stagione 24-25 con 9 ammonizioni, staccando Paolo Zanetti che si è fermato a ‘soli’ 7 cartellini. 35° - Un punteggio tennistico mai accaduto prima Analizziamo i risultati di questa stagione: è curiosa l’assenza di qualche risultato abbastanza probabile come il 4-2 o il 4-3. Manca all’appello anche il 6-0 ma attenzione perché invece lo 0-6 è uscito due volte sulla ruota della Serie A: 0-6 della Fiorentina a Lecce e 0-6 dell’Inter a Roma contro la Lazio. In 92 stagioni di Serie A non era mai capitata una doppia vittoria fuori casa per 6 a zero. Prima di quest’anno, nella storia del nostro campionato, lo 0-6 si era verificato solo 8 volte. 36° - Marini-Doveri? Insieme a te Diamo uno sguardo anche agli accoppiamenti Arbitro-Var. Incrociando i dati notiamo che alcuni direttori di gara, evidentemente, hanno un feeling particolare con qualche collega in sala a Lissone. È il caso di Daniele Doveri che in questa stagione ha diretto 18 gare. Il 50% delle partite che lo ha visto in campo, aveva al monitor la stessa persona, ovvero Valerio Marini. È questo il duo che si è ripetuto più volte in stagione. Marini è stato anche il VAR più utilizzato in assoluto con 38 presenze. Mazzoleni si è fermato a 37. 37° - O capitano! Mio capitano! Tra i più grandi misteri di stagione c’è quello legato a Falcone: il portiere del Lecce è stato l’uomo copertina nell’ultima sfida che è valsa la salvezza della squadra di Giampaolo. Torniamo però a inizio campionato. La prima stagionale dei giallorossi è contro l’Atalanta. A scambiare il gagliardetto, nel pre partita, è proprio Falcone, scelto come capitano. Dalla seconda giornata in poi, la fascia sarà sempre sul braccio di Baschirotto che, non si sa perché, non è riuscito a fare 38 su 38 da capitano visto che alla prima contro l’Atalanta era regolarmente in campo! Baschirotto e Di Lorenzo sono stati per 37 volte su 38 capitani. Terzo posto per De Roon con 34. Di Lorenzo ha saltato una giornata per squalifica. Le squadre invece con più capitani differenti sono state Monza e Juventus, entrambe con 7 diversi giocatori che si sono presentati all’arbitro nel cerimoniale pre partita. 38° - Metterci la testa… da lontano Capitolo autogol: nella stagione appena conclusa sono stati 37 con due particolarità che non capitano tutti i giorni . Nella stessa giornata di campionato, la ventiseiesima, abbiamo avuto ben due autoreti da fuori area: Thiaw contro il Torino e Rrahmani contro il Como. Però c’è chi ha fatto un qualcosa che davvero davvero davvero non capita spesso: al 37’ minuto della sfida tra Lecce e Monza, Dorgu riesce nell’impresa di segnare un autogol di testa da fuori area! Difficile ricordarne altri. 39° - Peccato per Circati e Pedrola Contiamo da uno a quaranta, considerando gol e autogol: tutti i numeri di maglia hanno segnato almeno una rete tranne la maglia numero 39. Ben quattro portieri con il numero 1 hanno fatto registrare autogol: Joronen, Montipò, Leali e Meret. Con il 12 sono andati a segno solo Sensi e Bradaric. Con il 40 solo un giocatore . Parliamo di Okoye. Niente reti da parte dei 39 che sono scesi in campo in quest’annata. Tra i giocatori di movimento, quella cifra era sulle spalle di Circati del Parma e di Pedrola del Bologna. 40° - Continua la toccata e fuga dalla B Tra le tre squadre retrocesse alla fine di questa stagione troviamo il Venezia. L’avventura della squadra di Eusebio Di Francesco in Serie A è durata solamente 38 partite. Continua quindi la ‘tradizione’ che vede almeno una neopromossa retrocedere subito. Prima del Venezia avevamo avuto Frosinone, Cremonese, Venezia nuovamente e molte altre ancora. L’ultima volta con tre neopromosse tutte salve risale al celeberrimo 2007-2008 quando dalla B arrivarono Juventus, Napoli e Genoa. 41° - Rimandato il gol ‘gemellare’ Niente da fare. Nemmeno in questa stagione abbiamo potuto festeggiare un gol davvero particolare. Nella sfida tra Bologna e Roma ci siamo però andati vicini. Parliamo della rete dei gemelli, ovvero: chi segna ha la stessa identica età del portiere che subisce la rete. Chiaramente escludiamo gli autogol dei portieri…. Dicevamo che ci siamo andati vicini visto che Ferguson, il 12 gennaio, realizzò un gol a Svilar. Il centrocampista del Bologna è nato il 24 agosto 1999 mentre il portiere giallorosso è nato il 27 agosto 1999. Solo 3 giorni di differenza. La distanza di età maggiore invece è del duo Mbangula-Reina. Poco più di 20 anni per l’esterno juventino contro i quasi 42 del portiere del Como. Differenza di età, al momento del gol, tra marcatore e portiere: 21 anni e 138 giorni. 42° - Da Capo Verde a Mali e Suriname È l’Italia, ovviamente, la nazione con più reti messe a segno in questa stagione. Seguono in classifica Argentina e Francia . Tra le nazioni con una sola rete messa a referto ne segnaliamo tre per la particolare ‘distanza’ dalla fine del campionato. In Verona-Napoli 3-0 va a segno Rocha Livramento, nato in Olanda ma naturalizzato capoverdiano. Quello alla prima giornata è stato l’unico gol di Capo Verde che nelle successive 37 è rimasta a secco come nazione. All’opposto invece Suriname e Mali. Entrambe erano a quota 0 gol prima dell’ultima giornata. Poi sono arrivate le reti di Haps e Coulibaly. 43° - Stagione a specchio per Tudor L’ultimo cambio di panchina nella Serie A 2024-2025 ha riguardato la Juventus con Igor Tudor chiamato a sostituire Thiago Motta. Il tecnico croato si è seduto in panchina per 9 gare di campionato portando a casa 5 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta. Curiosamente, anche lo scorso anno Tudor fu chiamato alla trentesima di campionato. Sedutosi sulla panchina della Lazio, allenò in campionato per 9 giornate. Bilancio? 5 vittorie 3 pareggi e 1 sconfitta! 44° - Professione quarto uomo In stagione si sono visti in tutto 41 arbitri diversi: chi però ha giocato in tutte le posizioni? Sono stati in totale 11 quelli che hanno arbitrato, fatto VAR, fatto AVAR e fatto il Quarto ufficiale. La curiosità può invece riguardare quelli che nella stagione 24-25 hanno solamente fatto compagnia ai vari allenatori senza mai dirigere o essere a Lissone in sala. Ecco chi ha fatto solo il Quarto ufficiale in A nella stagione 24-25: Galipò , Capaldo , Scatena , Perri , Passeri , Santoro , Pagliardini , Cipressa . 45° - La differenza c’è e si vede Tra gli uomini-scudetto c’è sicuramente stato Pedro, osannato dai tifosi del Napoli per quel rigore segnato all’Inter alla penultima di campionato. Il giocatore della Lazio non solo ha messo a referto ben 9 gol dalla panchina ma è anche stato il giocatore più basso a segnare una rete. Il più alto è decisamente da record visto che Isaak Touré ha timbrato contro il Torino. Il difensore dell’Udinese è alto 206 centimetri. Curiosità finale: Pedro non è il giocatore più basso ad aver fatto punti. Il primato in questo caso spetta a Dodò: nessuna rete ma autore di 5 assist. Altezza: 166 centimetri, uno in meno rispetto a Pedro. 46° - Quante ne ha prese Zaccagni! Per il quinto anno consecutivo, Mattia Zaccagni è sul podio. Da quando gioca con regolarità in Serie A , il capitano della Lazio è sempre stato tra i più colpiti. Nella classifica dei falli subiti di questa stagione solo Dan Ndoye è andato in tripla cifra. L’esterno svizzero del Bologna ha ottenuto 101 fischi a favore. Secondo posto di questa speciale classifica occupato da Zaccagni che ha il seguente ‘curriculum’: prima stagione con almeno 20 gare giocate , quarto posto per falli subiti. Dall’annata successiva abbiamo: terzo posto, terzo posto, primo posto, secondo posto e di nuovo secondo posto. 47° - E pensare che il Torino…. La stagione dei granata si è chiusa con una sconfitta casalinga che ha lasciato la squadra di Vanoli all’undicesimo posto in classifica. Annata totalmente anonima quindi per la squadra di Cairo? Non proprio: il presidente, dopo la trentottesima, ha esternato la propria delusione. Ma torniamo per un attimo al gol di Gabbia segnato nel derby di andata. Quella rete fu importante anche per il popolo granata. Il Torino infatti, il 24 settembre 2024, era da solo in testa alla classifica. Un digiuno che durava da ben 47 anni. 48° - Coperto tutto l’orologio Anche in questa stagione si è registrato un gol per ogni singolo minuto di gioco ‘nomale’ ovvero da 1 a 90. Allargando l’inchiesta anche al minutaggio dei recuperi abbiamo un solo ‘buco’ ovvero il sesto minuto di recupero del primo tempo. Al 45 è stato segnato un gol, così come al 45 , quello di Pinamonti contro il Monza. Il minuto con più reti è stato il 49’ con un totale di 21 gol: da Thauvin e Adams alla prima di campionato, a Hainault nell’ultima. Seconda piazza di questa speciale classifica i minuti 53 e 61 con 18 gol a testa. 49° - Un record che non verrà mai battuto Chiudiamo con un dato davvero incredibile: Diego Coppola ha fatto registrare una ‘combo’ mai vista da quando le statistiche di Serie A sono così capillari. Il difensore del Verona ha giocato 2.926 minuti, ha commesso in tutto 44 falli e ne ha subiti… zero! Fatto più unico che raro: un giocatore con così tanti minuti, con tanti duelli dove si danno ma si prendono anche, che chiude senza falli subiti. Per darvi un’idea: il secondo giocatore della speciale classifica ‘ne faccio ma non ne subisco’ è Posch con 11 falli commessi e 0 subiti in 388 minuti. 50° - Scudetto perso al 95esimo! È solo un gioco. Senza altre pretese. Inoltre è logicamente infattibile visto che cambierebbero troppe dinamiche . La matematica però ci dice che anche giocando la Serie A al contrario, la prima giornata è la trentottesima e poi si va all’indietro, i punti e le posizioni finali non cambierebbero. Sarebbe però diverso il percorso: la Roma ad esempio dominerebbe l’andata del nostro ‘campionato ribaltato’ con ben 46 punti, salvo poi crollare nel finale. La cosa pazzesca, ricordando il primo turno sarebbe quel gol di Messias al 95esimo su rigore parato e ribadito in rete. Con il Napoli sconfitto 3-0 a Verona, l’Inter arriverebbe al 94’ con lo scudetto in tasca visto il +1 sulla squadra di Conte. Il 2-2 di Messias consegnerebbe il titolo al Napoli al fotofinish.

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Quanto conosci davvero la Serie A? Le curiosità più incredibili del campionato

Giorgio Sigon