Aia, Zappi: "Orsato sarà commissario per lo sviluppo del talento arbitrale"

L'INTERVISTA

Ospite a Sky Sport 24, il  presidente dell'Aia, Antonio Zappi, ha parlato del nuovo ruolo di Daniele Orsato all'interno dell'Associazione Italiana Arbitri: "Andrà a supportare i nuovi innesti alla Can, svilupperà approcci formativi e metodologie tecniche per favorire la crescita dei talenti arbitrali". E sul Var a chiamata: "L'Aia sarà molto disponibile e interessata a qualsiasi tipo di sperimentazione, fermo restando che sarà l'Ifab a dire cosa fare"

All'ex arbitro Daniele Orsato sarà affidato il ruolo di Commissario per lo sviluppo del talento arbitrale. Lo ha detto a Sky Sport il  presidente dell'Associazione italiana arbitri, Antonio Zappi. Orsato, eletto miglior arbitro del mondo nel 2020 e ritiratosi lo scorso luglio agli Europei, "svilupperà approcci formativi e metodologie tecniche per favorire la crescita dei talenti arbitrali a disposizione degli organi tecnici", ha spiegato Zappi. In particolare, ha proseguito il n.1 dell'Aia, Orsato "andrà a supportare i nuovi innesti alla Can, in sinergia con Gianluca Rocchi e Maurizio Ciampi, per sostenere la crescita anche a livello internazionale dei migliori prospetti. L'Italia ha già arbitri di elite a livello internazionale, ma dobbiamo continuare a lavorare per il futuro a partire dal livello di base". Zappi si è anche espresso sull'ipotesi del Var a chiamata, sostenendo che "l'Aia sarà molto disponibile e interessata a qualsiasi tipo di sperimentazione, fermo restando che sarà l'Ifab a dire cosa fare. Io sono orientato verso un criterio di giustizia sostanziale, per cui anche una chiamata di capitani o allenatori possa consentire l'on field review perchè nessuna squadra possa uscire dal terreno di gioco pensando di aver subito una ingiustizia". Infine, sulla sperimentazione inglese della spiegazione pubblica da parte dell'arbitro della decisione dopo il controllo video, Zappi ha detto che "l'Inghilterra è avanti anche da punto di vista culturale per poter procedere in questa direzione, ma a me piacerebbe che in Italia si possa arrivare presto anche a questo, mutuando l'esperienza del rugby".