Pisa, Gattuso: "Pronto a fare passo indietro"
Serie B"Non ho sensazioni positive - ha detto il tecnico - gli ultimi minuti di gara sono stati imbarazzanti. Fatico a fare una disamina in modo corretto della partita, abbiamo pure rischiato di perdere la partita e mi assumo io le responsabilità per tutto. Le facce dei ragazzi sono paurose, sono molto preoccupato"
Il pareggio contro il Latina non è andato giù a Gennaro Gattuso, dopo essere passata in vantaggio al 50’ con Manaj la formazione nerazzurra è stata raggiunta nel finale dal gol di Corvia. Alla fine è 1-1, un risultato che così come una settimana fa ha sottolineato qualche problema nella gestione di minuti finali da parte della formazione toscana. Ora sono 34 i punti in classifica del Pisa, che nel prossimo turno è atteso dalla complicata trasferta per affrontare l’Hellas Verona. Dopo il novantesimo l’allenatore si è così sfogato in sala stampa, annunciando anche riflessioni importanti in ottica futura: "C’è rabbia per questo pareggio - ha esordito dicendo Gattuso - quella di oggi è stata una gara difficile che eravamo anche riusciti a sbloccare ma dopo il vantaggio è subentrata la stessa prestazione di Vicenza, gli stessi problemi, le stesse difficoltà. Non abbiamo saputo gestire il risultato e chi è entrato ha dato veramente poco. Sto notando che a livello fisico un po’ paghiamo, in tanti mi chiedono sempre il cambio: oggi abbiamo fatto gli ultimi 25’-30’ di partita giocando in modo imbarazzante".
E ancora: "Fatico proprio a fare una disamina in modo corretto della partita, finora anche quando soffrivamo il campo lo tenevamo abbastanza bene mentre oggi abbiamo pure rischiato di perderla e mi assumo io le responsabilità per tutto, sono io che traghetto questa barca ma faccio fatica a tirare fuori di più a questa squadra, anche se cerco di capire sempre cosa potrei fare per migliorare. Vedo anche le facce dei ragazzi, sono paurose e quando si subisce gol è blackout totale, ci sgretoliamo proprio. Sono molto preoccupato. Ora devo capire se sono io il problema, se non vengo più ascoltato dai ragazzi e in quel caso sarei costretto a fare un passo indietro. Mancano 11 gare e c’è ancora tempo. I miei giorni però stanno per finire, il calcio per me è sofferenza e diventa difficile gestire una situazione. Dove c’è qualche problema si alza subito la mano".
"Non vedo né voglia né spirito: si può giocare male, ma non si deve mai mollare di un centimetro e non deve mancare la cattiveria agonistica. Se si possono trovare delle colpe (visto che alla fine 34 punti li abbiamo fatti sul campo) quelle sono mie: devo riflettere bene, ho sensazioni non positive e non mi quadra qualcosa. Non posso vedere gente che si accontenta, a livello caratteriale mi aspetto troppo di più, anche se poi vedo che in settimana lavorano tutti bene. Poi quando succedono queste cose i ragazzi stanno male: ma per rispetto di tutti, devo capire se posso ancora far qualcosa", ha concluso Gattuso.