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Caso Bergamini, avvocato e sorella convinti di arrivare alla verità

Serie B

Silvia Vallini

Il corpo di Denis Bergamini investito da un camion il 18 novembre 1989

Il caso di Donato Bergamini, il calciatore del Cosenza morto a 27 anni lungo la Statale 106 Jonica nel 1989, è stato riaperto dalla Procura di Castrovillari con l’ipotesi di omicidio volontario. Due gli indagati: l’ex fidanzata Isabella Internò e Raffaele Pisano, l’autista del camion sotto al quale il ragazzo si sarebbe suicidato. È un caso che Sky Sport sta seguendo da anni grazie al lavoro del corrispondente dalla Calabria Bruno Palermo e di Silvia Vallini

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L'avvocato Fabio Anselmo spiega che la riesumazione prevista per il 2 di maggio è solo rimandata e la famiglia è convinta di essere finalmente vicina alla verità. Ricordiamo che il caso di Donato Bergamini, il calciatore del Cosenza morto a 27 anni lungo la Statale 106 Jonica nel 1989, è stato riaperto dalla Procura di Castrovillari con l’ipotesi di omicidio volontario in concorso con l’aggravante della premeditazione, degli abietti e futili motivi e delle sevizie. Due le persone iscritte nel registro degli indagati: l’ex fidanzata Isabella Internò e Raffaele Pisano, l’autista del camion, sotto al quale, secondo le ricostruzioni dell'epoca, il ragazzo si sarebbe buttato suicidandosi. Ora invece il Pm di Castrovillari Facciolla afferma che “il suicidio non è ipotizzabile”.

Il rinvio della riesumazione è dovuto alla riserva di incidente probatorio presentata dal legale di uno dei due indagati. Ora non sarà più il Pm, bensì il Gip di Castrovillari a nominare i periti. Cosa cambia ai fini delle indagini?

Il punto cruciale della riapertura consiste proprio nella convinzione che avvalendosi delle nuove tecnologie è possibile attraverso una serie approfondita di esami ricostruire dinamica e modalità delle ferite, arrivando ad avere quindi un chiaro quadro della vicenda. Ricordiamo peraltro che i Ris di Messina nella perizia del 2012 concludevano che Donato fosse morto prima dell’impatto con il Tir o che fosse comunque in limine mortis. Aspetto in parte presente nelle precedenti perizie di Avato e soprattutto di Testi e Bolino, che escludevano già anche il trascinamento del corpo per 59 metri smentendo quindi le ricostruzioni dell’epoca. Ma quali saranno ora i tempi?

Per quanto riguarda il movente, il Pm Facciolla ha dichiarato che lo stesso potrebbe ricondurre a un mix di tematiche sentimentali e d’altro genere. La sorella di Denis, Donata Bergamini, si dice aperta a qualsiasi ipotesi perché nulla la può più sconvolgere dopo tanta sofferenza. Per lei conta solo la verità. Ed allora, ci sarà un processo?

È uno sfogo umanamente comprensibile dopo 28 anni di battaglie e di attesa. Ma la posizione della signora Isabella Internò è di indagata e c'è un processo da celebrare.