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Gattuso: "Grazie Pisa, mi sono sentito amato"

Serie B
Gennaro Gattuso ha salutato il Pisa (LaPresse)

Il tecnico saluta quella che è stata la sua casa per due anni: "Non posso dimenticare chi mi ha sostenuto nelle tante difficoltà, giorno dopo giorno l'emozione che questa città ha saputo regalarmi si è alimentata del calore. Non lo dimenticherò mai"

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Si è conclusa dopo due stagioni l’avventura di Gennaro Gattuso alla guida del Pisa, la gara giocata in casa contro il Benevento ha segnato la fine della sua storia con il club nerazzurro. Già nel post partita l’ex centrocampista del Milan aveva colto l’occasione per ringraziare tutti i componenti della società che tanto gli ha dato e a cui lui stesso ha dato molto. “Sono stati anni intensi, li porterò sempre dentro di me. Tengo molto ai valori che il calcio mi ha donato, sarò alle volte sopra le righe ma l’affetto del pubblico mi ripaga di tutto".

"Oggi il club ha un futuro sicuro"

Sulle pagine de Il Tirreno, poi, Gattuso ha voluto scrivere una lettera aperta alla città, al club e a tutti quelli che hanno reso indimenticabile la sua esperienza in nerazzurro. Queste le sue parole: "Quando arrivai in mezzo a voi, ero ignaro di quello che avrei vissuto e ricevuto da quest’avventura - si legge - giorno dopo giorno l'emozione che questa città ha saputo regalarmi si è alimentata del calore, dei sorrisi e dell'affetto che ognuno a modo suo, ha saputo trasmettermi. Oggi il Pisa ha un futuro sicuro. Ma non posso dimenticare chi mi ha sostenuto nelle tante difficoltà che insieme abbiamo dovuto affrontare: ogni componente del mio staff, tutti i calciatori che ho allenato, i miei tifosi, la Curva Nord, fino all'ultimo dei bambini che veniva fino a San Piero anche solo per una foto".

"Non dimenticherò mai quello che ho vissuto qui"

"Coloro che giorno dopo giorno hanno fatto crescere un sentimento sincero che resterà per sempre. Un sentimento che possiamo comprendere e che custodiremo solo noi che l'abbiamo vissuto. Grazie Pisa, grazie a tutti i tifosi: mi avete fatto sentire uno di voi, mi sono sentito amato. E non lo dimenticherò mai". Ora il tecnico è pronto a ripartire: "Non posso più sbagliare, ne deve valere la pena. Mi sono sempre messo in discussione, non posso allenare tanto per fare e ho bisogno di lavorare pensando solo al calcio: se questo non succederà farò altro", come ha detto dopo il Benevento.