Bari, Sogliano: "Cerco un allenatore con idee e voglia di stare qui"
Serie BIl direttore sportivo del Bari in conferenza stampa: "Vogliamo un allenatore che abbia idee, identità e voglia di stare qui. Bari è un banco di prova importante, si è spesso sotto giudizio, ma un professionista deve scegliere di venire qui. Mercato? Ripartiremo dei giovani ma anche dai più esperti. Di questa stagione cancellerei gli ultimi due mesi"
Stagione conclusa con la delusione di aver visto sfumare l’obiettivo playoff, Bari quindi costretto a ripartire dalla Serie B. Ma senza Stefano Colantuono, il cui contratto è in scadenza e non sarà rinnovato come già annunciato dal presidente Giancaspro e dallo stesso allenatore. Chi continuerà con i biancorossi, invece, è Sean Sogliano, che avrà il compito di dover costruire una squadra all’altezza della situazione.
"Vogliamo un allenatore con idee e identità"
E questa mattina il direttore sportivo è intervenuto in conferenza stampa, tracciando un bilancio di questa stagione e parlando, soprattutto, anche del futuro del Bari. "Idee chiare, identità di gioco e voglia di stare a Bari: questo l'identikit che cerchiamo – ha dichiarato il direttore sportivo biancorosso - Per un allenatore, Bari è un banco di prova importante. Si è spesso sotto giudizio, ma un professionista deve scegliere di venire qui. Vorrei trovare un allenatore che abbia idee chiare e identità ben precisa, per trasmettere ai calciatori un gioco". Sul mercato: "Prima sceglieremo l’allenatore, poi i calciatori. Prenderemo dei giovani, quando ne vedo di bravi aumenta la voglia di fare questo lavoro. Ma ci sarà qualcun altro di esperienza, tipo Brienza: qualsiasi allenatore di B lo vorrebbe. Il budget? Non è un problema. Sono abituato a lavorare con quello che si può mettere a disposizione, ma quella che abbiamo messo alle spalle non è stata una stagione da o la va o la spacca. Non siamo certo in mezzo a una strada, tutti i calciatori che sono arrivati sono stati all'interno del budget. Gli obiettivi? Siamo una società di serie B, dove tutte le squadre possono vincere il campionato. La gente si aspetta tanto da me e lo capisco: oggi non siamo in grado di promettere la serie A, dobbiamo dirlo. Sarei un bugiardo se dicessi questo. Siamo in grado di promettere voglia di lavorare".
"Ultimi due mesi da buttare"
Un bilancio su questo campionato: "E' stato un campionato strano: nel corso degli ultimi due mesi abbiamo fatto male. La colpa però è solo nostra. Perché abbiamo staccato la spina? Se avessimo la risposta, saremmo intervenuti a stagione in corso. Non nego che sia accaduto, abbiamo avuto una serie di infortuni: non può però essere una scusante sufficiente. Siamo arrivati cotti a livello nervoso nella fase finale del campionato. Sono convinto che questa squadra fosse in grado di arrivare nelle prime 8. Se oggi guardiamo alle quattro finaliste dei playoff, noi le abbiamo battute tutte e 4".
"Con Colantuono nessun problema. Stellone? Mentalità diverse"
Su Stellone e Colantuono: "Nel calcio si vince in tanti e si perde in pochi. Uno di quelli che perde è sempre il direttore sportivo. Io e Colantuono non abbiamo avuto alcun problema, tantomeno abbiamo mai pensato di mandarlo via: inizialmente ci ha dato una grande mano, mentre nella fase finale del campionato non sono andate bene delle cose, e lui lo sa. Cortocircuito squadra-Colantuono? In maniera manifesta no, ma se c'è stato è stato a livello involontario. Le cose che devo dire le dico in faccia a una persona, con Stellone l'ho sempre fatto. Ha detto una cosa giusta, che abbiamo una mentalità completamente diversa. E di questo sono felice. Sarò un pazzo, ma per me il lavoro viene sempre al primo posto, dalla mattina alla sera penso al Bari".