Carpi, Romairone: "Non è finita, Benevento dovrà correre più di noi"
Serie BIl ds del Carpi: "Abbiamo fatto quel che dovevamo fare, volevamo vincere ma sapevamo che c'era da soffrire. Non è ancora finita, il Benevento dovrà correre più di noi per ottenere la Serie A. Futuro? Ci aspetta una partita troppo importante per parlarne ora"
Il Carpi non riesce a vincere nella gara d’andata della finale playoff, contro il Benevento è 0-0. La squadra di Castori dovrà ora andare a vincere al Vigorito per tornare in Serie A ad un anno dalla retrocessione in B.
"Abbiamo fatto quel che dovevamo"
Per Giancarlo Romairone, però, non è ancora finita: "Sappiamo che si gioca su 180 minuti e che quindi bisognava fare una gara di sacrificio, di attenzione, cercando anche di gestire i calciatori in diffida. Siamo riusciti a fare quel che dovevamo fare. Certo, volevamo vincere, ma sapevamo che c’era da soffrire, da correre e di non essere ammoniti. La nostra speranza è quella di arrivare in questa situazione negli ultimi 20 minuti di Benevento. Sappiamo che non sarà facile, ci sarà un ambiente importante a loro vantaggio ed avranno due risultati su tre. Ma dovranno correre più di noi, poi si faranno i conti".
"Non cambiamo le nostre caratteristiche"
Il Carpi doveva provare a ribaltare questa sera il pronostico ed il vantaggio dei due risultati su tre nella gara di ritorno. La squadra di Castori, però, ha avuto poche chance: "Non tiriamo tantissimo in porta, viviamo sulla pazienza, sul ritmo, sull’aggressività e su fiammate improvvise. Sono queste le nostre caratteristiche. Non le cambiamo, non dobbiamo cambiarle. I ragazzi erano vogliosi di fare molte cose ma ci sono altri 90 minuti di fuoco e difficili, ma siamo soddisfatti di quello che abbiamo fatto. Non andiamo a Benevento da favoriti. Ma se dovevamo costruire qualcosa negli ultimi due mesi, questo era quello che dovevamo fare. Qualcosina è mancato".
"Futuro? C’è una partita troppo importante da giocare"
In ogni caso, a prescindere dal risultato del ritorno, il futuro di Romairone dovrebbe essere in Serie A. C’è soprattutto il Chievo su di lui, in seconda linea anche l’Udinese. Ma il ds biancorosso rimanda il discorso relativo al futuro: "C’è una partita troppo importante per il Carpi e quello che abbiamo fatto in questi ultimi 20 mesi – conclude - In questo momento sarebbe riduttivo parlare di ogni singolo. Manca ancora una battaglia da fare e da preparare. Dopo la partita di Benevento si faranno mille progetti, il Carpi le sue valutazioni e ognuno le proprie".