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Brescia, Marino si presenta: "Promozione? Tutto è possibile, ma niente illusioni"

Serie B

Prime parole da allenatore del Brescia per Pasquale Marino. Scelto dal presidente Cellino per sostituire Boscaglia, l’ex Catania – nell’ultima stagione a Frosinone – si è presentato in conferenza stampa: "Questa è una grande piazza. Promozione? Tutto è possibile, ma non voglio illudere nessuno". 

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Una nuova sfida da vincere per Pasquale Marino. Dopo la delusione della passata stagione sulla panchina del Frosinone, l’ex allenatore di Catania e Udinese riparte dal Brescia: è lui il profilo scelto con forza dal presidente Massimo Cellino per rilanciare la sua squadra dopo l’esonero di Roberto Boscaglia. Tanta voglia di iniziare, Marino si è presentato ai media e ai nuovi tifosi in conferenza stampa: "Il mio obiettivo è riuscire a dare un’identità al Brescia, una società gloriosa che merita palcoscenici importanti – ha esordito Marino -. Questa è senza dubbio una grande piazza e per me essere qui rappresenta una grande responsabilità. Cosa cambierò? Io ho una mia idea di gioco e la porto avanti: cerco sempre di mettere in atto un calcio propositivo, che non dipende dai numeri e dai moduli".

Non voglio illudere nessuno

"Non voglio illudere nessuno, dobbiamo lavorare al meglio e vedere dove arriviamo, senza fare il passo più lungo della gamba – ha proseguito il nuovo allenatore del Brescia - . La promozione? Tutto è possibile, ma bisogna essere razionali nel dare valutazioni. Però mi piacciono le sfide, anche con il Vicenza qualche anno fa ho rischiato di farcela. Nella scorsa stagione non siamo andati in A con il Frosinone a causa di un gol, per questo ancora un po’ di rammarico c’è. Ma il Brescia adesso ha altri obiettivi, dobbiamo gettare le basi per il futuro". 

Cellino e quella telefonata di notte

In chiusura Marino ha parlato del rapporto con il presidente Cellino, che lo ha voluto con forza dopo l’esonero di Boscaglia: "Sostituirò un collega che stimo, un allenatore bravissimo – ha concluso Marino -. Da un certo punto di vista dispiace, io però devo dare il massimo per questa squadra. C’è tanto entusiasmo, ho firmato un contratto fino a giugno 2019 e con me lavorerà lo staff di sempre. Se sono spaventato da Cellino? Tocchiamo ferro, ma se uno fa bene non deve avere paura. Il presidente l’ho visto entusiasta e trasmette positività. E volete sapere? Una volta mi ha tenuto al telefono da mezzanotte fino alle due e mezza, nemmeno con mia moglie ho parlato al telefono così a lungo. Credo da parte sua ci fosse stima anche a causa degli incontri precedenti, magari si è ricordato delle belle partite in passato tra di noi e ricollegandosi a quello ha fatto un pensiero nei miei confronti. Magari avendo rilevato la società tardi il presidente ha fatto un po’ tutto di fretta, ma c’è tempo per migliorare. Di certo sappiamo che dobbiamo sfoltire un po’ l’organico. Però, anche con il ds, non abbiamo ancora parlato di mercato".