Il direttore sportivo della società piemontese ha parlato in conferenza stampa: "Giusto fare un primo bilancio adesso, non faccio il parafulmine. 17 punti non sono né tanti né pochi, con la Ternana saà un'opportunità importante"
Prima della partenza per Terni, dove il Novara sarà impegnato domenica 12 novembre per la 14° giornata del campionato di Serie B, al Centro Sportivo Novarello-Villaggio Azzurro è tempo di conferenza stampa. A prendere la parola in presenza dei giornalisti è stato il direttore sportivo Domenico Teti. “Dopo oltre 100 giorni di lavoro è corretto fare un punto della situazione per rispondere a tutte le vostre domande, in secondo luogo è evidente che dopo la sconfitta di sabato scorso, in qualità di responsabile dell’area tecnica io debba metterci la faccia. Stiamo facendo l’autocritica costruttiva che ci porterà a crescere nelle difficoltà. Nel derby è mancata quella carica agonistica che non ci è mancata in altre gare, e che ci aveva portato a giocare da collettivo. Dobbiamo rimanere focalizzati sull’oggi, per la concentrazione vista in settimana garantisco che la squadra teneva molto a questa partita, se c’era una partita da non sbagliare era questa, ne siamo tutti consapevoli. Volevamo dare un segnale di maturità e non ci siamo riusciti, ma la prestazione non è in linea con la qualità della nostra squadra; viviamo un campionato altamente competitivo, e noi siamo tra le 3 squadre che hanno fatto 3 vittorie di fila” ha esordito.
La ricerca della continuità
Sui giovani della rosa: “In questo momento, non avere a disposizione Maniero e Sansone è un problema ma devo ricordare che i giocatori scesi in campo nel Derby sono gli stessi che hanno ricevuto elogi in altre occasioni. Stiamo lavorando per mettere in campo il giusto mix tra giocatori esperti e giovani, abbiamo bisogno di trovare continuità di rendimento, sono i risultati positivi a generare fiducia e indicare la giusta strada. Quattro sconfitte in casa sono troppe, ci sono stati anche risultati bugiardi ma dobbiamo uscire da questo trend”. Sull’attacco: “Maniero è una prima punta classica, è reduce da un trauma al polpaccio, infortunio delicato per il quale non possiamo affrettare i tempi. Macheda sa essere risolutivo e fare più movimento, e poi abbiamo Da Cruz che interpreta questo ruolo mettendoci gamba e rapidità, la risposta è sempre nel gruppo, l’attaccante non può mai bloccare il lavoro di squadra; abbiamo un gruppo giovane per scelta, Corini sta aiutando tanti uomini a realizzarsi”. Sui tifosi: “Il tifoso gioisce e soffre per il nostro operato, vi assicuro che per quello che si sentono addosso, tutti i giocatori avrebbero voluto star qui con me; vorrebbero rigiocarla stasera, ma indietro non si torna, dobbiamo dare risposte fin da subito. La squadra si è confrontata, ha cercato di capire cos’è successo e perchè la partita è stata approcciata nel modo sbagliato, da questo dobbiamo ripartire, Terni diventa un’opportunità importante nella sua difficoltà. La classifica? E’ parziale, abbiamo 17 punti che non sono né tanti né pochi, dobbiamo rimanere concentrati sulle risposte da dare, la Ternana al Liberati è una casa difficile da affrontare, non possiamo pensare alla graduatoria, a dicembre cominceranno a delinearsi dei valori e in primavera ci sarà il rush finale”.
Responsabilità condivise
Sull’identità: “Ciascuna squadra è alla ricerca della sua identità, questa squadra è stata rinnovata a partire dalla guida tecnica e ha dimostrato più volte di non essere arrendevole e avere carattere anche in campi molto difficili. Abbiamo risposto presente quando dovevamo farlo, ma stiamo parlando di 100 giorni di lavoro e dobbiamo crescere tanto. Corini nell’immediato si è assunto le sue responsabilità, ma in area tecnica le responsabilità sono totalmente condivise, era disponibile a parlare con voi giornalisti ma non aveva senso parlare in 2 a distanza di pochi minuti. Non sono qua per fare il parafulmine, sono qua perchè ho rispetto delle convinzioni su cui abbiamo fondato questa stagione. Non do giudizi definitivi a novembre, facciamo un calcio di chances, di possibilità, i calciatori devono crescere con noi e non alle nostre spalle. Non dobbiamo nascondere nulla, staff, giocatori e società sono tutti i giorni qui a lavorare ma cercare dei capri espiatori non fa parte della nostra filosofia. Noi cerchiamo soluzioni, e lo facciamo nell’amarezza che ha generato una brutta sconfitta”.