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Parma, Calaiò: "Ora c'è più equilibrio, fiducia al nuovo presidente"

Serie B

L'attaccante degli emiliani ha parlato alla stampa dopo l'allenamento a Collecchio: "Il mio segreto? Da anni curo l'alimentazione e tengo sotto controllo il fisico: tante terapie e prevenzione degli infortuni"

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Emanuele Calaiò, autore domenica scorsa della doppietta con cui il Parma ha conquistato la sua settima vittoria in campionato, oggi è stato protagonista di un appuntamento stampa al termine dell’allenamento mattutino che la squadra Crociata ha sostenuto al Centro Sportivo di Collecchio: “Nelle prime partite della stagione dal centrocampo in su eravamo un po’ inceppati. Ci stiamo cominciando a conoscere, capendo le caratteristiche dei nostri compagni. Sono arrivati giocatori nuovi, esterni nuovi e mediani di centrocampo nuovi. Ci è voluto un po’ di tempo per assemblarci e adesso le cose vanno migliorando. Trascorrendo il tempo, tutto viene più semplice. Con Roberto Insigne ci troviamo bene. Lui è un giocatore di gamba, che ha un buon passo. Questa sua peculiarità ci facilita, perché lui, oltre ad andare con la sua accelerazione sull’esterno viene anche dentro all’area e gli viene naturale avvicinarsi a me. Il segreto per essere così in forma a trentacinque anni? Viene dal mio passato, perché è da anni che mi curo nell’alimentazione e a livello fisico. Sono bravissimi anche i fisioterapisti che mi sopportano ogni giorno, perché faccio tante terapie. Prevengo gli infortuni. Bisogna sempre fare vita sana e sacrifici. Io ho sempre fatto sacrifici e, nonostante tante partite senza segnare, credo che la gente, indipendentemente dal gol, abbia capito e apprezzato il mio lavoro e come sudo la maglia ogni volta. Da parte mia, a volte, è mancato il gol, ma mai l’impegno. Credo sia evidente”.

“Fiducia ai nuovi vertici societari”

“Rispetto a tanti anni fa è una Serie B diversa. In passato era un campionato di un livello molto superiore. C’erano squadre e piazze importanti. Quando ho vinto la B con il Napoli, c’erano la Juventus e il Genoa e poi il Piacenza con Nainggolan e Nocerino e già dopo dieci gare si vedeva nettamente la differenza tra le squadre che puntavano in alto e quelle che dovevano salvarsi. Ci sono squadre, come in questa stagione Frosinone, Palermo, Empoli e Bari, che tra le rose e il paracadute dovuto alla retrocessione dalla Serie A hanno un qualcosa in più che in questo momento non si sta vedendo. Ora c’è molto equilibrio, bisogna ogni sabato stare sempre attenti. Noi dobbiamo cercare di raccogliere il massimo, partita dopo partita. Le prossime nostre avversarie sulla carta sembrano tutte abbordabili, ma in realtà sono le più difficili di tutte. L’Ascoli era la squadra peggiore che ci potesse capitare, nonostante la sua crisi. I giocatori ascolani sono tutti con l’allenatore e non vogliono che si dimetta o sia esonerato. Verranno al Tardini per giocare con il coltello tra i denti, perché sono ultimi e vorranno fare bella figura. Non dovremo sottovalutarli, senza imborghesirci dopo la vittoria di Cittadella continuando a lavorare e a esprimere il nostro gioco e a essere cattivi. Sono le qualità che ci vogliono in Serie B. Mi auguro che la nostra squadra sabato dimostri la maturità di saper stare sul pezzo e di affrontare la partita con l’Ascoli come se fosse quella con il Palermo. Questa squadra ha bisogno di dimostrarsi matura, di far vedere un miglioramento sotto questo aspetto. Conosco i miei compagni e noto che ci siamo, siamo sul pezzo e ci stiamo allenando bene. C’è il giusto entusiasmo, ma stando con i piedi per terra. L’arrivo di una nuova componente maggioritaria nella proprietà del club lo stiamo vivendo da giocatori, nello spogliatoio e sul campo, pensiamo a lavorare. Siamo sicuri che il nuovo presidente farà il bene del Parma. Se questo nuovo gruppo viene a inserirsi a fianco della vecchia proprietà, significa che il Parma vuole crescere e vuole fare qualcosa di buono. Ben vengano per il bene del Parma” ha concluso l’attaccante.