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Brescia, Martinelli: "Cellino vuole di più da noi"

Serie B
Il giocatore del Brescia Martinelli, foto Getty

Il giocatore del Brescia ha commentato lo sfogo di Cellino, interpretandolo come un messaggio utile a dare una sterzata a tutto l’ambiente

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Situazione difficile in casa Brescia alla luce delle dichiarazioni del presidente Cellino che, dopo gli ultimi deludenti risultati, ha mandato un messaggio non proprio piacevole alla squadra. Un invito ad onorare il simbolo stampa sulla maglia che ha suscitato la voglia di reazione dei giocatori, in particolare di Alessandro Martinelli il quale ha voluto esprimere il suo personale punto di vista: "Credo che le parole del presidente siano da vedere come una cosa positiva, se pretende di più da noi vuol dire che ci stima. Certo può essere interpretata in vari modi, ma credo che noi dobbiamo prenderle come stimolo a fare di più. Non stiamo dando il massimo, ma vedendo le partite e le avversarie affrontate qualche rammarico c'è perché avremmo potuto avere qualche punto in più. Mercato? Non ci pensiamo, mancano ancora tante partite e se facciamo bene possiamo far capire a Cellino che non servono molto ricambi".

Lo sfogo di Cellino

Questo lo sfogo di Cellino che ha scosso l’ambiente Brescia: “Non ho visto tante squadre di un valore tecnico più elevato di noi in questo campionato, ma purtroppo ho visto parecchie squadre da noi incontrate con una determinazione superiore alla nostra e con una voglia di vincere più evidente nell’approccio alla gara. Ho l’impressione di aver trovato un andazzo dell’accontentarsi con troppa facilità in questo club. Si possono mettere tutti i leoni, o meglio tutte le leonesse che si vogliono sulla maglia... ma… sarei soddisfatto se si interpretassero l’allenamento e la gara con la determinazione rappresentata da questo simbolo: è un problema che ho notato anche nelle squadre del settore giovanile, dove la prestazione ed il risultato conseguente dovrebbero imbarazzare parecchio gli atleti e addetti ai lavori. Si cerca troppo spesso il nostro errore o per di più quello dell’allenatore nello schieramento tattico! Ma chi va in campo dovrebbe cercare di essere più critico e capire che le partite si giocano e si vincono con il cuore, l’amor proprio e  il desiderio del risultato, prendendosi la responsabilità di combattere e di dare tutto quel che si ha per onorare una maglia e coronare i sogni  dei tifosi, che in loro ripongono  tante aspettative e fiducia! Mi aspetto un po’ più di rispetto e di voglia di crescere dai miei calciatori! Sono finiti i tempi dei mediocri a Brescia! Questa è la mia promessa!".