Pro Vercelli, il presidente Secondo: "Dobbiamo lottare fino alla fine"
Serie BIl numero uno dei piemontesi dopo l'1-1 con la Virtus Entella: "Avremmo meritato di più per le tante occasioni avute, ma il pareggio è giusto. Ora due trasferte dure, ma possiamo dire la nostra contro tutti"
Derby senza un vincitore: la sfida tra Pro Vercelli e Virtus Entella finisce 1-1. Le due squadre ancora appaiate in classifica (a 17 punti), anche dopo la delicata sfida del Piola. Ai piemontesi non è riuscito di ribaltare lo svantaggio iniziale, firmato dall’ex La Mantia, anche se la prova soddisfa Gianluca Grassadonia. A intervenire all’indomani del pareggio casalingo anche il presidente del club, Massimo Secondo, che così si è espresso sulla gara: “Un tempo a testa - ha ammesso - Il primo tempo sembrava la Pro vista a Pescara, invece nel secondo tempo la partita è cambiata completamente e siamo tornati quelli di Empoli e Novara. Giusto un pareggio, anche se forse noi avremmo meritato qualcosa di più viste le numerose occasioni avute. Loro oltre al gol non ci hanno particolarmente impensieriti”. Il rientro di Vives e, soprattutto, di Mammarella hanno restituito solidità alla Pro: “Mi piace sottolineare la prestazione strepitosa di Mammarella, spiace perchè potevamo ribaltarla completamente”.
"Possiamo dire la nostra contro tutti"
Pro Vercelli che ora si avvia verso due settimane di fuoco, come ha ricordato Secondo: “Adesso andremo a giocare due trasferte difficilissime, a Parma e Venezia, ma io ritengo che ci siano le possibilità per portare a casa qualche punto. Se saremo quelli del primo tempo non ce la faremo, ma se la Pro sarà quella del secondo tempo c’è da avere fiducia. Dovremo arrivare con grande umiltà, sappiamo che sono squadre importanti sotto tutti i punti di vista, ma a me non piace partire sconfitto. Dobbiamo lottare fino alla fine, dobbiamo essere consci che possiamo dire la nostra contro tutti”. Una battuta finale sulla sua nuova nomina a consigliere: “Per quanto riguarda la nomina a consigliere, un ringraziamento va agli altri presidenti che mi hanno votato. Credo che non sia tanto merito mio quanto più dello staff, Bordone, Avarello, che hanno fatto sì che nonostante le limitate dimensioni del team si sia potuto raggiungere questo traguardo importante, figurando come modello per organizzazione e serietà. Si arriva in un momento difficile per il calcio italiano, dopo la non qualificazione ai mondiali, va rivisto tutto dal punto di vista dell’organizzazione. I campionati italiani sono tra i più importanti al mondo, credo ci sia la possibilità di migliorare e di riportare l’Italia tra le migliori”, ha concluso il presidente della Pro Vercelli.