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Pro Vercelli, Legati: "Dobbiamo essere più squadra"

Serie B
Elia Legati, difensore della Pro Vercelli (lapresse)

Il difensore dei piemontesi in conferenza stampa: "Ora serve lavorare con serenità, a Venezia con equilibrio. Dobbiamo capire chi siamo: abbiamo cali di attenzione che non ci possiamo permettere"

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La Pro Vercelli a caccia di punti. La sconfitta di Parma dell’ultima giornata ha spinto i piemontesi ancora più in basso nella classifica di Serie B e il riscatto - per ragioni di lotta salvezza - deve essere immediato. La sfida del prossimo weekend, però, sarà tutt’altro che semplice: si giocherà infatti a Venezia contro l’ottima squadra di Inzaghi. Elia Legati, difensore 32enne, ha analizzato il momento della squadra, a cominciare dal match del Tardini: “L’ho vista dalla tribuna, la squadra ha fatto quello che doveva fare: partita a viso aperto contro una squadra forte - ha ammesso - Partita equilibrata per 55 minuti, poi abbiamo pagato il primo episodio a sfavore: è successo quello che ci era già capitato con il Foggia. Nel calcio l’episodio peggiore che può capitare è gol ed espulsione, compromette tutto. Dobbiamo riflettere su quella partita, bisogna capire che in questo momento serve ancora più attenzione. Dobbiamo diventare ancora più squadra e imparare a soffrire tutti insieme. Bisogna rimanere in partita anche negli episodi sfavorevoli, le partite si possono rimettere in piedi anche al 90′: serve equilibrio”.

"A Venezia servirà equilibrio"

Ora testa al Venezia: “Bisogna mantenere equilibrio - ha continuato Legati - qui lo sappiamo bene e l’abbiamo sempre fatto. Dobbiamo lavorare bene e con serenità, andiamo a giocare una partita importante contro una squadra forte. Non dobbiamo farci prendere dall’ansia. Il Venezia è una squadra solida che subisce pochi gol, non possiamo andare allo sbaraglio: non è il momento, in questo periodo gli episodi non ci girano a favore. La partita è delicata, come tutte quelle che ci aspettano fino alla fine dell’anno. Servirà girare con i due davanti, è fondamentale. Al fatto di volercela giocare con tutti dobbiamo aggiungere l’atteggiamento della squadra che non molla mai e l’organizzazione. Poi potremo dare fastidio a tutti. Dobbiamo fare punti e abbiamo le carte in regola per farli”. Sulla Pro: “Noi dobbiamo capire chi siamo: quelli di Novara e con l’Empoli o quelli di Pescara e Parma? Siamo tutti e due. Dobbiamo aggiungere a quello che il mister ci dà a livello organizzativo uno spirito feroce. Abbiamo ogni tanto cali di attenzione che non ci possiamo permettere”. Una battuta sulla partita da ex: “Ho ricordi dolci e amari: dolci perché sono stato benissimo e amari perché la società è fallita e non prendevamo gli stipendi da gennaio. Ho avuto allenatori come Serena e Dal Canto che sono stati molto importanti, non abbiamo perso lo spirito nonostante tutte le difficoltà. Ricordo con piacere quell’esperienza”, ha concluso il difensore.