Un'ordinanza cautelare investe i vertici del club pugliese: arrestato il patron Fedele Sannella, a suo carico accuse di riciclaggio. La Procura di Milano chiede il commissariamento della società
Nuovo terremoto societario nel Foggia. Dopo le vicende giudiziarie che hanno portato all'arresto dell’ex vicepresidente onorario del Foggia Calcio Ruggiero Massimo Curci, la Procura della Repubblica di Milano ha emesso un'ordinanza d’arresto per riciclaggio a carico del proprietario del Foggia Calcio, Fedele Sannella. L’accusa nei confronti del presidente del club pugliese è quella di aver utilizzato denaro di provenienza illecita: secondo l'accusa, nelle casse del Foggia a titolo di "finanziamento soci" sono stati riciclati dal commercialista Massimo Ruggiero Curci 2 milioni di euro frutto di evasioni fiscali.
A seguito dello sviluppo dell’attività investigativa sono emerse importanti responsabilità a carico di Sannella che avrebbe ricevuto e riciclato personalmente parte di tale denaro, 378.750,00 euro in contante, reimpiegandoli nel Foggia Calcio sia attraverso il pagamento di somme di denaro in nero ad atleti, allenatori, procuratori, sia mediante pagamenti funzionali alla gestione della società calcistica, ostacolando così l’identificazione della provenienza illecita del denaro. Oltre all’arresto del presidente del Foggia, La Dda ha chiesto la nomina di un commissario giudiziale per un anno nei confronti del Foggia. Numerose, inoltre, sono state le perquisizioni eseguite nelle abitazioni di Fedele Sannella e del fratello, oltre che nella sede del club.