Il giocatore dell’Avellino ha commentato la partita persa contro il Foggia, sottolineando come l’espulsione di capitan D’Angelo prima della fine del primo tempo abbia condizionato la gara: "In dieci uomini era davvero complicato vincerla"
Si ferma a Foggia la striscia positiva dell’Avellino, costretto ad arrendersi allo Zaccheria dopo aver conquistato sette punti in tre partite. Gli uomini di Novellino passano in vantaggio con Asencio, per poi venire rimontati dai rossoneri grazie ai gol di Nicastro e Mazzeo. Sconsolato Fabio Migliorini per l’esito dell’incontro, su cui pesa l’espulsione nel primo tempo di D’Angelo: "La partita era stata preparata bene e l'approccio avuto lo ha dimostrato. Siamo riusciti a fare gol subito ma il pareggio e l'espulsione hanno condizionato una gara di per sè difficile. In dieci uomini era davvero complicato vincerla. Non si può non concedere occasioni agli avversari. C'è da capire se possiamo correggere i nostri errori e da cosa derivano. Morero? Ci siamo trovati bene. Ripeto, ci sono stati due tipi di partite, uno in parità numerica e l'altro in inferiorità. Però ho avuto sensazioni positive con Santiago. Questo è un campionato che regala sempre partite imprevedibili. Credo che dobbiamo pensare gara dopo gara, vedremo il futuro cosa ci riserverà. C'è molto equilibrio. Le assenze forse pesano, credo però in tutti i miei compagni. L'Avellino ha una rosa di qualità secondo me. La sfida col Cesena? Purtroppo facciamo i conti con infortuni e squalifiche. Dobbiamo solamente pensare a fare bene e a lavorare sul campo. Non mi preoccupano le assenze, basta la mentalità giusta".
Il racconto del match con il Foggia
Seconda vittoria di fila per il Carpi così come per il Foggia, rivitalizzato dal trionfo di Chiavari. A porte chiuse e dopo 4 mesi senza gioie in chiave casalinga, i pugliesi ritrovano un successo allo Zaccheria davvero vitale per la stabilità in classifica. Qui capitola l’Avellino, avanti con il 4° gol personale del giovane Asencio ma penalizzato dall’espulsione diretta di capitan D’Angelo al 43’. Se Mazzeo spreca il calcio di rigore assegnato prima dell’intervallo dopo l’1-1 di Nicastro, lo stesso bomber rossonero raggiunge la doppia cifra nella ripresa siglando il definitivo 2-1. Stroppa abbandona definitivamente la zona che scotta pur senza blindare la difesa (44 gol al passivo), piuttosto centrando i tre punti casalinghi che sembravano un tabù. Paga dazio invece Novellino in precedenza reduce da un trend positivo con 7 punti in 3 partite.