Il team manager ed ex difensore biancazzurro sul momento della squadra: "Se siamo in questa situazione è colpa di tutti. Ma nulla è ancora perduto del tutto: possiamo rialzarci"
Continua la crisi della Virtus Entella, capace di vincere l’ultima gara in campionato un mese fa. La sconfitta con il Cittadella ha riportato in basso la squadra di Alfredo Aglietti, distante ora tre punti dalla zona salvezza. Le prestazioni faticano ad arrivare e il momento è decisivo: settimana prossima, in più, la sfida estera contro l’Empoli secondo in classifica. A intervenire per parlare del momento della squadra è stato il Team Manager ed ex difensore biancazzurro, Cesar: “Giocatori, staff, società: dobbiamo unirci tutti in questo momento difficile - ha ammesso - È un momento che solo con questa testa dobbiamo riuscire a uscirne. Non dobbiamo cercare alibi, qualsiasi essi siano, perchè bisogna cercare, ognuno dentro di sé, di capire che quello fatto fino ad ora non basta. Bisogna fare qualcosa in più, tutti. Vuol dire che se siamo in questa situazione tutti hanno commesso errori e tutti insieme dobbiamo cercare di uscirne”. E ancora: “Il tempo c'è, non è perso assolutamente niente. Siamo veramente in difficoltà ma c'è da dire che in alcune partite noi abbiamo raccolto meno di quanto seminato. Io sono fiducioso che possiamo cambiare rotta subito, non sarà facile perchè poi c'è questo mese dove abbiamo cinque gare difficili, ma io sono positivo e fiducioso”.
Il ds Superbi: "Giusto modificare il calciomercato"
Non solo Cesar. A parlare durante la settimana, sebbene di altri temi, è stato anche il direttore sportivo del club, Stefano Superbi, che in questo modo ha commentato la decisione della Lega di modificare il regolamento relativo alla finestra di calciomercato dalla prossima stagione: “Una scelta intelligente e auspicabile - ha spiegato il ds - Due mesi di mercato in estate e uno a gennaio erano obiettivamente troppi. Sforbiciare il periodo delle trattative di questo un terzo della sua durata lo trovo una decisione condivisibile e seria, fatta anche in base alle esperienze degli ultimi anni che hanno dimostrato che molte operazioni si concentrano all'inizio o alla fine del mercato lasciando un'ampia fascia di tempi morti”, ha concluso.