Il giocatore non si è visto con i compagni causa mal di pancia, mentre era assente Ceccaroni impegnato a Milano come rappresentante dell'AIC, come Corbo e Mulattieri impegnati con la Nazionale Under 18; Ammari, Mastinu e Palladino hanno svolto lavoro dedicato
“Splendido sole e gran caldo questo pomeriggio sul 'Comunale' di Follo dove i bianchi hanno dato inizio alla preparazione in vista dell'anticipo del 41a giornata di B, in programma venerdì 11 maggio, alle ore 20:30, sul terreno in sintetico del 'Partenio - Lombardi', ospiti dell'Avellino di mister Foscarini”. Inizia così il classico report giornaliero dello Spezia, che dopo aver sconfitto nettamente la Pro Vercelli prepara il suo ultimo impegno contro la squadra di Foscarini. Nella seduta odierna il gruppo si è diviso in due parti che hanno lavorato su tabelle differenti: scarico tra campo e palestra per chi ha giocato contro la Pro Vercelli, seduta basata su esercitazioni tecniche, conclusioni a rete e partitine a tema per il resto dei calciatori. Non si è visto con i compagni Bolzoni, a riposo precauzionale causa mal di pancia, mentre era assente Ceccaroni impegnato a Milano come rappresentante dell'AIC, come Corbo e Mulattieri impegnati con la Nazionale Under 18; Ammari, Mastinu e Palladino hanno svolto lavoro dedicato. Per la giornata di domani è in programma una seduta di allenamento che verrà svolta a porte chiuse.
Dopo il successo ottenuto sabato ha poi parlato anche Luca Mora, soffermandosi sul momento del gruppo e sul finale di stagione: “E’ chiaro che quella che viviamo sia una situazione strana di classifica, essere salvi, ma non poterci giocare i playoff; stiamo cercando di dimostrare in ogni partita di voler dare il massimo comunque, è il nostro lavoro, allenarsi con tutto l'impegno possibile e cercare di ottenere il massimo risultato al di là della classifica. Gli obiettivi sono anche personali, ognuno ci tiene alla propria dignità professionale. Con la Pro Vercelli avevamo tutto da perdere, ma abbiamo disputato una gran partita. In Italia non si vede l’ora di dire che i calciatori si vendono le partite o che sono già al mare; sono cose brutte da sentirsi dire. Ci siamo sempre allenati al massimo, basta assistere agli allenamenti per rendersi conto che siamo un gruppo a cui, da questo punto di vista, non si può rimproverare nulla. Abbiamo giocato una gara di grinta, di attenzione, con anche un pizzico di fortuna, fattore importante. A livello personale non posso essere contento, non è stato un girone positivo. So che sono momenti che possono capitare, ma non saprei dare il motivo; so bene quello che valgo e non credo di essere riuscito a trasferirlo sul campo, ma sono sereno, non ho nulla da rimproverarmi; sono un professionista, mi sono sempre allenato bene, il rapporto con gruppo e staff è stato da subito molto buono, ho vissuto bene la città”.
E poi: “Appena arrivato stavo bene a livello fisico, stavo giocando con una certa continuità, ma non si tratta mai solo di condizione fisica, ma di tante componenti che vanno ad incidere; trasferirsi dopo tre anni, nuovo gruppo, nuova realtà, non voglio cercare alibi. Sono arrivato a giocare in Serie A senza che nessuno mi regalasse nulla, per le mie qualità; qualità che non sono riuscito a dimostrare in campo per un insieme di fattori. Questo è un gruppo nuovo, con un nuovo mister, con una tradizione diversa negli ultimi anni che, rispetto a Ferrara che veniva dalla C, ha giocato più volte i playoff; sono convinto si possa fare bene davvero perchè il gruppo è sano, ha saputo reagire ai momenti difficili; non dimentichiamo che era un anno di ricostruzione, ci sono basi umane e tecniche per fare bene. Ovvio che spero di tornare in A, è il sogno di ogni giocatore; se sono venuto allo Spezia è perché ci credo davvero di poter fare bene qui, può ricrearsi qualcosa di simile a quanto successo alla SPAL”.