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Pescara, Campagnaro: "Non è ancora il momento di smettere"

Serie B
Il difensore vuole continuare a fare parte del progetto del Pescara (LaPresse)

Il difensore argentino: "Se vengo gestito bene, come successo a fine campionato, posso ancora giocare e ho molta voglia di farlo. Qui a Pescara sto molto bene, ma devo capire come andranno le cose però la mia idea è continuare a giocare perché sento di poter essere ancora utile"

PILLON: "COL CLUB CERCHIAMO UN ACCORDO"

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Una stagione non semplice, sia per il suo Pescara - partito con ambizione che si sono poi presto trasformate in qualcosa di diverso - sia per il difensore biancazzurro Hugo Campagnaro. L’ex Inter e Samp ha avuto numerosi problemi fisici che non gli hanno permesso di aiutare la squadra con la sua esperienza. Ora, a campionato terminata, il suo futuro resta da definire. Intanto proprio il calciatore ha parlato di quelle che sono le sue intenzioni, in attesa di confrontarsi anche con la società: “Se vengo gestito bene, come successo a fine campionato, posso ancora giocare e ho molta voglia di farlo. Qui a Pescara sto molto bene, ma devo capire come andranno le cose però la mia idea è continuare a giocare perché sento di poter essere ancora utile. Non sono ancora pronto per essere un dirigente, mi sento un calciatore e ne parlerò col presidente Sebastiani con cui ho un ottimo rapporto. Lui sa che per me non è un problema di soldi restare, non ci saranno problemi".

Su Pillon e sulla stagione

E poi, sul rapporto con l’ultimo allenatore della stagione (dopo Zeman ed Epifani), Giuseppe Pillon, l’argentino aggiunge: “Con l’allenatore, che è stato bravissimo, ho svolto un lavoro personalizzato. Per stare al massimo, a 38 anni, è l’unica strada percorribile. Mentalmente sono a posto, così come fisicamente. A Pescara mi trovo molto bene. Non mi arrendo. Il mio desiderio è di continuare a giocare con questa maglia. Ho avuto molti problemi fisici ma proprio dal momento dell’arrivo di Pillon mi sono comunque sentito importante; lui mi ha detto che sarei stato utile. A Venezia sono entrato negli ultimi 20 minuti, molto complicati, ma ho potuto dare il mio contributo. Aiutare la squadra a raggiungere la salvezza mi ha fatto stare bene. Il ruolo dell’allenatore è quello di riuscire a far dare il massimo da ogni suo calciatore e Pillon ci è riuscito. La stagione è andata male, all’inizio siamo stati anche sfortunati negli episodi e siamo andati con il morale sotto i tacchi. Poi abbiamo cambiato passo e siamo venuti fuori da una situazione complicata lavorando bene".