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Casa SPAL, inaugurato il nuovo convitto del Settore Giovanile biancazzurro

Serie B

Marina Presello

Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato anche il sindaco di Ferrara Alan Fabbri e il Vicario Generale della Diocesi di Ferrara Mons. Massimo Manservigi, accompagnati dal presidente biancazzurro Joe Tacopina, dal direttore generale Andrea Gazzoli, dal direttore tecnico Fabio Lupo e dal responsabile del settore giovanile Andrea Catellani, che hanno fatto gli onori di casa

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Un momento importante per la SPAL, ma un momento importante per tutta la comunità di Ferrara: è stata infatta inaugurata Casa SPAL, il nuovo convitto del Settore Giovanile biancazzurro. A pochi minuti dal centro cittadino, la nuova casa del vivaio spallino è in grado di ospitare fino a 70 ragazzi ed è dotata di spazi comuni polifunzionali, quali aule studio, sale comuni, mensa, sala giochi e sala riunioni, oltre ad un ampio giardino ed un campo da calcio, che sarà prossimamente messo a disposizione della scuola calcio biancazzurra.

Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato anche il sindaco di Ferrara Alan Fabbri e il Vicario Generale della Diocesi di Ferrara Mons. Massimo Manservigi, accompagnati dal presidente biancazzurro Joe Tacopina, dal direttore generale Andrea Gazzoli, dal direttore tecnico Fabio Lupo e dal responsabile del settore giovanile Andrea Catellani, che hanno fatto gli onori di casa. "Con Casa SPAL presto tanti altri dei nostri ragazzi ci auguriamo possano compiere un percorso imporante e riescano a raggiungere nuovi prestigiosi traguardi con la maglia biancazzurra", il messaggio che arriva dal club.

"Non si può spiegare quanto sia felice oggi - ha affermato il presidente Tacopina - nel poter presentare a tutti voi la nuova casa del nostro settore giovanile. È senza dubbio uno dei giorni più emozionanti che ho vissuto dal mio arrivo a Ferrara. Voglio ringraziare tutte le persone qui presenti oggi e tutti coloro che hanno lavorato duramente negli ultimi mesi per rendere possibile la realizzazione di questo sogno. È un giorno speciale non solo per il nostro Settore Giovanile, ma per tutta la SPAL. È la dimostrazione tangibile di quello che ho sostenuto fin dal primo giorno: credo ciecamente nel nostro vivaio, che è il cuore pulsante del Club, e rappresenta un asset fondamentale in grado di restituirci un importante vantaggio competitivo nel prossimo futuro rispetto a tante altre realtà".

"Oggi sento la grande responsabilità di dover essere all'altezza di un progetto simile - ha dichiarato il direttore tecnico Fabio Lupo - e, al tempo stesso, ho l'occasione di realizzare quello che è il sogno della mia carriera. Quando penso alla mia società ideale, mi immagino esattamente una realtà in grado di fare calcio sostenibile attraverso la creazione di un settore giovanile con basi solide e di sicura prospettiva. Ho sempre creduto fosse un'utopia e, invece, oggi è diventata realtà."

"Se oggi siamo qua - ha dichiarato Andrea Catellani - tanto lo si deve alle persone presenti in questa sala, che hanno lavorato instancabilmente negli ultimi mesi per consentire alla SPAL di porre una pietra miliare del proprio futuro. Credo che oggi non solo la SPAL, ma anche tutta la città di Ferrara abbia un elemento capace di contraddistinguerla a livello nazionale, non solo per quanto riguarda il panorama calcistico. 

 

"La parte sportiva è senza dubbio rilevante, - prosegue il responsabile del vivaio biancazzurro - ma è molto più importante creare un percorso per i ragazzi che consenta loro di sentirsi a casa anche se si trovano a migliaia di chilometri da casa. Riuscire a fare questo non è una semplice soddisfazione personale, ma è quella di un intero gruppo di lavoro che mette in campo ogni giorno il massimo della professionalità e della disponibilità".

 

"Per noi fare settore giovanile significa immaginare il futuro dei nostri ragazzi e trattarli come figli, - ha terminato Andrea Catellani - perché per noi sono tali, figli da appoggiare e far crescere passo dopo passo. Ci auguriamo che siano sempre di più i giovani calciatori in grado di raggiungere la nostra prima squadra, diventando un patrimonio del club, ma sarà altrettanto bello e gratificante per tutti noi tra dieci o quindici anni ricevere un messaggio da qualcuno dei ragazzi passati qua che ci ringrazia per la formazione e l'esperienza vissuta tra queste mura."