Fattore 'bomber', quando nella corsa per la promozione diventano decisivi gli uomini gol

Quattro delle sei squadre che, classifica di oggi alla mano, andrebbero a fare i play off ce l’hanno. Ed è sicuramente un vantaggio. Arriverebbero senza Cremonese, che pure ha il terzo migliore attacco del campionato ma con il suo migliore uomo gol, Vazquez, 9 reti, squalificato fino al 5 maggio. E il Bari, che ha invece il peggior attacco tra le prime otto e il suo miglior marcatore, Lasagna, è andato a segno solo sei volte in stagione. FRANCESCO PIO ESPOSITO , 14 GOL Il ragazzino è già… un ragazzone: centonovanta centimetri di forza, talento e straordinario senso del gol. Compirà vent’anni a fine giugno e la sua estate se la sogna colorata: con lo Spezia punta alla promozione e l’Inter, che ne detiene il cartellino e con cui ha appena rinnovato, lo potrebbe portare negli Stati Uniti per il Mondiale per Club. Allo Spezia ha avuto il tempo di acclimatarsi nella passata stagione per poi esplodere in questa, spesso assistito dai rifornimenti del fratello Salvatore. Formidabile dentro l’area piccola, letale sullo sviluppo delle palle inattive che sono diventate la specialità della squadra di D’Angelo che, con il mercato di gennaio, gli ha pure affiancato Gianluca Lapadula. L’italo-peruviano si è sbloccato nella partita contro la Sampdoria con una doppietta ed è un altro che - 61 gol in 114 gare di B, con promozioni tra Pescara e Cagliari - sa come si fa. ANDREA ADORANTE , 14 GOL Anche lui prodotto del vivaio dell’Inter , è il centravanti che ha garantito il salto di qualità alle vespe di Castellammare. Nella Triestina, fino a un anno e mezzo fa, vivacchiava; da gennaio ’24 in poi si è messo a segnare e non si è più fermato: dodici gol nelle diciotto gare del girone di ritorno in C, quattordici in questa stagione. Se la squadra di Pagliuca è diventata la vera rivelazione del campionato - quinto posto, da neopromossa - lo si deve anche a lui. E lui, a venticinque anni, sa che questo è il momento di prendersi la storia. PIETRO IEMMELLO , 16 GOL Al Re, l’aria di casa fa decisamente bene. Quando aveva deciso di tornare nella sua Catanzaro, a gennaio di tre anni fa, ci aveva prima pensato bene: essere profeta in patria non è mai facile. Ma dopo aver girato tanto, da Vercelli fino a Las Palmas, passando da Sassuolo e Benevento e lì assaggiando la Serie A, era arrivato il momento di farlo. Giusta intuizione: 72 gol già regalati alla causa giallorossa. Una macchina sempre accesa. In città gli hanno dedicato anche un murales, per Caserta è il terminale perfetto, come lo è stato per Vivarini, per i compagni è un totem. E, da capocannoniere del campionato, punta dritto al trofeo 'Pablito'. JOEL POHJANPALO , 9 GOL Il bilancio del finlandese è solo apparentemente meno corposo di quelli dei colleghi. Intanto, nove gol li ha segnati in nove partite e poi non vanno dimenticati i sei messi a referto, in A, con il Venezia fino a gennaio. Della squadra veneta è stato capitano e trascinatore l’anno scorso, con le ventidue reti che l’hanno spinta fino alla promozione. Dalla laguna al 'Barbera': zero problemi di ambientamento e zero problemi di compatibilità con Brunori, attacca e segna quasi con furia, la sua zazzera bionda diventa incubo per ogni difensore. Il limite, casomai, sta nella squadra: alla perenne ricerca di un equilibrio.

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