I due club di Serie C sono in arretrato coi pagamenti. Ad Arezzo i calciatori sono senza stipendio da agosto, a Vicenza non sono stati pagati nemmeno i dipendenti del club. In dubbio Gubbio-Vicenza di venerdì, ad Arezzo se ne vanno gli investitori di novembre
"L'Aic e i calciatori professionisti tesserati per la società Vicenza Calcio S.p.A., vogliono porre in evidenza l'anomala situazione del club e formalmente comunicare lo stato di agitazione e il preavviso di sciopero". Lo annuncia il sindacato dei calciatori in una nota. "Vi è stato un lungo periodo di incertezza e promesse mancate, situazione conclamata ieri con il mancato pagamento degli stipendi relativi ai mesi di settembre e ottobre 2017 nel termine ultimo previsto per i controlli Covisoc. Siamo alle porte delle festività natalizie senza che i calciatori, ed alcuni dipendenti, abbiano percepito le mensilità dovute. Non si conoscono l'entità del dissesto e i termini di un eventuale piano di salvataggio", ha proseguito l'Aic. "Per tali motivi i calciatori professionisti tesserati con la società Vicenza Calcio S.p.A. potrebbero non scendere in campo già venerdì prossimo a Gubbio, sostenuti dall'Aic in questa loro protesta".
In forse la gara con il Gubbio
Con questo comunicato si rende nota un'altra situazione allarmante che potrebbe portare, dopo il Modena, un'altra nobile decaduta del calcio italiano al fallimento. La situazione del Vicenza, che milita nel girone B di Serie C, ed occupa la 14^ posizione in classifica, è critica. Innanzitutto dal punto di vista sportivo il mancato versamento degli stipendi e delle contribuzioni potrebbe presto portare a una penalizzazione di 4 punti in classifica ma soprattutto in mancanza di garanzie per il futuro i calciatori potrebbero decidere di non scendere in campo nella prossima gara in programma venerdì contro il Gubbio.
Trattativa per la cessione fallita
La proprietà della squadra è da tempo in discussione. Poche settimane fa è saltata la trattativa fra il gruppo Vi.Fin. di Marco Franchetto, ultimo proprietario del club, al gruppo Boreas Capital di Francesco Pioppi, che sembrava invece vicina alla conclusione. Lunedì scorso il vecchio CdA è stato rimosso e l’imprenditore piemontese Fabio Sanfilippo, mediatore per conto di un gruppo ancora non noto, è stato nominato amministratore unico della società.
Il passato glorioso
Il Vicenza è uno dei club con il maggior numero di campionati di serie A disputati e ha spesso "regalato" al calcio italiano campioni di indiscusso valore: da Paolo Rossi a Luca Toni passando anche per Roberto Baggio. E negli anni '90 fu protagonista di una bellissima favola europea: il Vicenza, allora allenato da Francesco Guidolin, vinse la Coppa Italia (battendo il Napoli) e l'anno successivo arrivò fino alla semifinale di Coppa delle Coppe, eliminato dal Chelsea che poi vinse il trofeo.
L'Arezzo segue il Vicenza
"Con la presente l’A.I.C. e i calciatori professionisti tesserati nella stagione 2017/2018 per l’US Arezzo s.r.l., stante la situazione e le evoluzioni societarie degli ultimi giorni, sono a lamentare l’estrema incertezza in cui versano i lavoratori della società. Come noto, dopo lunghe trattative, si è giunti alla cessione delle quote sociali e il rinnovo integrale di tutti i dirigenti. Nonostante ciò, i calciatori non hanno ricevuto ancora gli stipendi relativi a settembre ed ottobre e saranno costretti a subire penalizzazioni sportive a causa dei ritardi e delle carenze societarie. Non vi è stata alcuna comunicazione formale della nuova proprietà in ordine alle tempistiche previste per i pagamenti. Nonostante questo i calciatori, con grande senso di responsabilità, e disciplina si sono resi disponibili per la prossima trasferta in Sardegna. Per tali motivi l’A.I.C. annuncia lo stato di agitazione dei calciatori professionisti tesserati con l’US Arezzo s.r.l. e indice sin d’ora lo sciopero dei predetti calciatori per sabato 30 dicembre 2017 auspicando che il club, posto quanto sopra, adempia al pagamento delle somme contrattualmente dovute, quantomeno per le mensilità di settembre ed ottobre 2017, e a tutte le obbligazioni contrattuali nel termine di mercoledi 27 dicembre, in modo da evitare l’esercizio del diritto di sciopero".
A novembre il cambio di proprietà
Meno di un mese fa, il 23 novembre, c'era stata la cessione del 99% delle quote del club toscano PROGRAMMA MUTUO S.R.L. a NEOS SOLUTION SOC. CONSORTILE R.L. La situazione economica del club toscano, però, non è migliorata da allora ad oggi, portando così i calciatori dell'Arezzo (non pagati nei mesi di settembre ed ottobre) a proclamare lo scipero per la sfida del 30 dicembre prossimo, contro la Giana Erminio, valida per il girone A di Serie C.
Rescissa la compravendita
NEOS SOLUTION SOC. CONSORTILE R.L. ha rescisso il contratto di compravendita del 99% delle azioni del club toscano, rinunciando così all'acquisto della società. Un ulteriore capitolo di un momento terribile per l'Arezzo. Nonostante i contratti firmati in data 23 novembre, con la cessione quattro giorni dopo, non sono stati ripianati i debiti nè pagati gli stipendi. Per quanto riguarda la questione legata ai tesserati, durante il pomeriggio c'è stata una riunione tra il patron Matteoni, i direttori Zavaglia e Di Iorio e la squadra, proprio per parlare della situazione relativa ai mancati pagamenti e per provare a risolvere la situazione, con la possibilità di messa in mora della società. Ora la rescissione del contratto di compravendita, con il patron Matteoni che dovrà rilevare le quote di Neos ed andare avanti da solo.