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Reggina, problemi di formazione per Maurizi in vista del match con il Catania

Serie C - Lega Pro
L'allenatore della Reggina Maurizi insieme al presidente Praticò, foto Instagram Reggina

Problemi di formazione per Agenore Maurizi in vista del prossimo impegno della Reggina, che affronterà in trasferta il Catania. L'allenatore amaranto dovrà fare a meno di La Camera, squalificato per due turni dopo il rosso ricevuto nel match con il Monopoli

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Messo alle spalle il pesante ko interno subito contro il Monopoli, la Reggina si prepara adesso per il prossimo complicato impegno in calendario, che vedrà gli amaranto impegnati in trasferta contro il Catania. Sfida sulla carta proibitiva per gli uomini di Maurizi che, nella gara d’andata, sono riusciti a mettere alle corde gli avversari strappando tre punti fondamentali per la propria corsa salvezza. La situazione attuale però non induce all’ottimismo, viste le assenze che peseranno sulle scelte di Maurizi. L’allenatore amaranto infatti dovrà fare a meno di La Camera, fermato per due giornate dal Giudice Sportivo dopo il rosso ricevuto contro il Monopoli, e di Giovanni Giuffrida, tutt'altro che al meglio dopo il problema muscolare accusato quasi un mese fa. Pienamente recuperato invece Jacopo Fortunato, rientrato in gruppo dopo l'infortunio di qualche settimana fa. Per sostituire il centrocampista messinese, Maurizi dovrà fare di necessità virtù visto che solo tre sono i giocatori che per caratteristiche si avvicinano al ruolo. Fortunato però è al rientro dopo un mese di stop, Mezavilla ha giocato solo 23 minuti negli ultimi mesi e Castiglia ha fatto sapere di non gradire quella collocazione tattica. Per questo motivo si sta forzando nel recupero di Giuffrida, un elemento di esperienza che indubbiamente può dare una grossissima mano in una fase molto delicata del torneo e della stagione. Dubbi e problemi dunque per Maurizi a pochi giorni dalla delicata sfida con il Catania, un match complicato e difficile in cui servirà la partita perfetta per strappare almeno un punto. L’allenatore amaranto però ci crede, la Reggina ha già dimostrato di saper sorprendere.

Problema Granillo

La sconfitta subita dalla Reggina nella delicata gara contro il Monopoli ha acuito la crisi in casa amaranto, la soglia playout si avvicina e urge un deciso cambio di rotta per evitare lo spettro della retrocessione. I numeri ottenuti al Granillo però non lasciano dormire sonni tranquilli, dal momento che Castiglia e compagni in questa stagione hanno raddoppiato le sconfitte rispetto al 2016-2017, passando da 3 a 6. Resta adesso vicinissimo il record negativo del 2014-2015, quando i ko furono sette e condannarono la Reggina al penultimo posto in classifica, che obbligò gli amaranto a salvarsi tramite i playout. Pur vincendo le restanti gare davanti ai propri tifosi, Maurizi non riuscirebbe a far meglio di Zeman, capace di conquistare l'anno scorso nove vittorie al Granillo che sopperirono al pessimo rendimento esterno (1 vittoria, 8 pareggi e ben 10 ko). Fortunatamente per gli amaranto, il saldo negativo della stagione 2013-2014 non verrà ripetuto, visto che in quel caso la Reggina salutò la serie B con quattro vittorie in casa a fronte di 11 sconfitte. Il successo manca in questo campionato dalla gara con il Catania del 28 ottobre, dopodiché la Reggina ha vinto al Granillo una sola partita, quella contro la Paganese. Tre i pareggi e ben cinque le sconfitte.

Parla il presidente

La Reggina purtroppo non riesce a scaldare in questa stagione il proprio pubblico, anche per questo motivo il trend casalingo non è certamente positivo. Le numerose sconfitte subite non aiutano un ambiente che ha un disperato bisogno dei propri sostenitori: "Tutti devono starci vicino, noi dirigenti siamo di passaggio ma la squadra resta ed è quella che va sostenuta" le parole del presidente Praticò. "E’ triste andare allo stadio e trovarlo vuoto, mi chiedo cosa abbiamo fatto di male per meritare tutto questo. Martino? Ho già parlato della nostra separazione, i nostri programmi non coincidevano, per il futuro di questa società riteniamo si debba stare con i piedi per terra per non rischiare di inciampare, ci piace fare un passo alla volta senza affogarci. Per quanto riguarda Maurizi, invece, devo dire che è un grande lavoratore, una persona che sa quando accelerare e quando frenare. Ha in mano la situazione e sa fare giocare bene la squadra e nella prima parte lo avete visto tutti. Adesso c’è da raggiungere al più presto l’obiettivo, riteniamo sia preparato e quindi in grado di farci arrivare alla salvezza".