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Reggina, Maurizi: "Futuro? Dopo la Juve Stabia ne discuteremo con la società"

Serie C - Lega Pro

L'allenatore della Reggina ha parlato del suo futuro, sottolineando come dopo la partita con la Juve Stabia incontrerà la società per decidere se proseguire o meno la sua avventura sulla panchina amaranto

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Il pareggio ottenuto contro la Sicula Leonzio in trasferta ha aumentato l’entusiasmo in casa Reggina, un risultato positivo inutile ai fini della classifica ma importante per migliorarla dopo la salvezza ottenuta contro l’Akragas. In attesa di concludere il campionato con l’ultimo impegno casalingo contro la Juve Stabia, il club del presidente Praticò sta già programmando il futuro, partendo dalla conferma dell’allenatore. Proprio Maurizi ha parlato del suo futuro in questi giorni, ribadendo le sue sensazioni: "La squadra ha dimostrato molto, giocando sempre al massimo e senza risparmiarsi. Anche contro la Sicula siamo andate bene, facendo una buona prestazione. I meriti della salvezza vanno divisi tra tutti, squadra e staff, senza dimenticare la società che ci ha sempre supportato. Ho incontrato gente disponibile e competente, il massimo per poter raggiungere i traguardi sportivi. Il mio futuro? Pensiamo alla Juve Stabia e poi valuteremo tutto il resto".

Progetto amaranto

Maurizi poi si sofferma sui punti cardine su cui dovrà basarsi il progetto Reggina: "Per mettere su una squadra, dal punto di vista dell'organizzazione di gioco, servono anni di lavoro. I grandi tecnici parlano di tre anni. A mio modesto avviso serve almeno un anno per arrivare ad una certa organizzazione di gioco. La Reggina, a gennaio, ha dovuto rivoluzionare l'organico e serviva tempo per ricostruire l'identità e una certa organizzazione di gioco. La Reggina merita palcoscenici diversi, la meritano i tifosi e la società, ma credo che il club farà di tutto per far tornare in alto questa squadra. Gli occhi della tigre sono fondamentali in questa categoria. Armeno? Veniva da sei mesi di inattività. Lo abbiamo sfruttato secondo le sue caratteristiche, senza spremerlo più di tanto nelle prime settimane. Lui e Hadziosmanovic venivano da mesi senza giocare e li abbiamo portati in condizione, ieri hanno fatto una grande gara. Per quanto riguarda Giuffrida, infine, dico che è un giocatore che in campo mette tutto se stesso. Ho poco da dire su di lui, è giusto che esca dal campo con gli applausi del pubblico".