Dal Dortmund al gol con la Turris: il viaggio di Onofrietti

Italiano di Germania con radici portoghesi, cresciuto nel Borussia Dortmund e già convocato in Nazionale da Bernardo Corradi. Ecco l'identikit di Vincenzo Onofrietti, rivelazione dell'ultima giornata di Serie C, in cui ha trovato il suo primo gol da professionista con la maglia della Turris. Da uno dei settori giovanili migliori d'Europa alla terza divisione italiana, il salto non deve essere stato semplice, soprattutto per un ragazzo che ha da poco compiuto 19 anni. L'ambientamento, per Onofrietti, non è ancora terminato. Ma la squadra allenata da Conte sta iniziando a raccogliere i frutti del suo talento. E dopo l'assist contro il Latina alla terza giornata, sabato è arrivata anche la rete contro il Giugliano, nella vittoria per 2-0 del club di Torre del Greco. Una magia arrivata nel finale, che spiega molto delle caratteristiche tecniche del classe 2005: controllo sulla fascia destra, doppio dribbling al limite dell'area e tiro che tocca il palo più lontano prima di infilarsi in rete. Il tutto, rigorosamente, fatto con il piede sinistro. Onofrietti è un mancino puro, nell'ultima giornata ha giocato largo sulla fascia ma il suo ruolo preferito è quello di mezzala o trequartista. Non a caso, i suoi modelli sono due giocatori che partono da quella zona di campo, ma in realtà possono essere definiti dei ‘tuttocampisti’: Kevin De Bruyne e Jude Bellingham. L'idolo sportivo, però, non è un calciatore, ma una stella dell'NBA: "Antetokounmpo per me è un esempio di mentalità: da solo riesce a trascinare l’intera squadra". Tornando al calcio, con Bellingham Vincenzo ha condiviso una parte del suo percorso: quando Jude diventava grande con la maglia del Dortmund, Vincenzo giocava nelle formazioni giovanili dei gialloneri. Dall'Under 12 fino all'Under 19, con anche un gol segnato in Youth League nella scorsa stagione, contro il Paris Saint-Germain. Nell'ultimo anno in Germania, prima del ritorno alle origini. Non tanto le sue, visto che Vincenzo è nato e cresciuto in Germania. Ad Arnsberg per la precisione, città della Renania Settentrionale-Vestfalia. A essere partito dall'Italia è invece il padre, grande tifoso del Napoli, che ha spinto molto per far sì che il figlio accettasse la convocazione degli Azzurri: "Quando l’Italia si è interessata a me - ha confessato nei mesi scorsi Vincenzo - ha scritto a mio padre, però all'inizio ho detto di no perché non conoscevo la lingua. Ogni anno loro ci hanno riprovato, così ho deciso di fare un tentativo e quando sono andato a Tirrenia e ho iniziato a giocare ho capito subito di aver fatto la scelta giusta". Il suo percorso in azzurro sta proseguendo e dall'Under 17, con Corradi in panchina, Onofrietti ha giocato anche con l'Under 18 e ora con l'Under 19, dove ha ritrovato l'ex attaccante di Chievo e Lazio come selezionatore. A livello di club, invece, la scorsa estate è stata quella di un'altra decisione importante: lasciare Dortmund e la Germania. E dove poteva andare, se non in Italia? Il Bari lo ha osservato e studiato attentamente, per poi decidere di puntare su di lui. E mandarlo a giocare e fare esperienza in C, proprio alla Turris, per muovere i primi passi da professionista e iniziare a farsi conoscere. Curiosamente, non lontano da quella Napoli da cui suo papà, tanti anni fa, era partito. E da quel Napoli, inteso come squadra, che è entrato un po' anche nel cuore di Vincenzo.