Serie C, la Ternana di Abate è una macchina da gol: perché è il miglior attacco d'Italia

33 gol segnati: miglior attacco d'Italia. Non soltanto della Serie C, il suo campionato, ma di tutti i tornei professionistici. La Ternana di questa prima parte di stagione è la squadra più spettacolare di tutte, quella che segna di più e, allo stesso tempo, riesce a non concedere troppo agli avversari avendo la terza migliore difesa di tutte le cento squadre 'pro' con otto reti subite, dietro solo a Juventus e Vicenza con sette. Certamente i numeri non dicono tutto, ma molto sulla squadra di Ignazio Abate, alla prima esperienza con i 'grandi' dopo tre stagioni nel settore giovanile del Milan, gli ultimi due alla guida della Primavera. Di talenti, soprattutto per quanto riguarda l'attacco, Abate ne ha già allenati. Uno su tutti? Francesco Camarda, ora protagonista tra il Milan Futuro e la prima squadra di Paulo Fonseca. Tre anni, quelli in rossonero, in cui i giovani lanciati sono stati tanti: Simic, Bartesaghi, Liberali e Zeroli, per citarne giusto qualcuno, con cui ha anche raggiunto la finale di Youth League ad aprile. La scorsa estate, quando tutto faceva pensare a un suo passaggio naturale proprio al Milan Futuro, la scelta del club è ricaduta invece su Daniele Bonera. E per Abate è arrivato quindi il momento di iniziare una nuova avventura, lontana da quella che per oltre dieci anni era stata la sua casa, prima da calciatore e poi da allenatore. A puntare su di lui, appunto, la Ternana. Ma non la stessa che vediamo ora alle spalle del Pescara, a tre punti di distanza dalla vetta del girone B. Un'altra società, con un'altra proprietà e dei problemi che hanno portato a irregolarità nei pagamenti di alcuni dipendenti e collaboratori e una conseguente penalizzazione di due punti in classifica. Due punti che fanno ora la differenza, così come l'unica sconfitta nella stagione fin qui quasi perfetta delle Fere: prima giornata, proprio contro il Pescara. Tre punti al momento decisivi, in attesa della gara di ritorno del 22 dicembre, appena prima di Natale: un incrocio in cui si capirà molto di questo testa a testa. Per i bilanci bisognerà aspettare la fine della stagione, ma è già possibile fare delle considerazioni sulla gestione Abate a Terni. Un approccio non semplice, in una città e con una tifoseria che arrivava da mesi di contestazione e dalla retrocessione dalla Serie B dell'ultima stagione, dopo la sconfitta al playout col Bari: "Capisco la vostra delusione - disse Abate nella conferenza stampa di presentazione - so che è stata tanta ed è normale, ci sono passato anche io. Questo è il calcio, ma adesso non possiamo piangerci addosso, creare la teoria degli alibi. Dobbiamo ripartire tutti insieme uniti, la società vuole fare le cose per bene e sicuramente vi prometto che da parte mia ci sarà grande dedizione al lavoro e che i tifosi riusciranno a rispecchiarsi nel gruppo che si formerà". Detto, fatto, anche se in realtà non è stato tutto così semplice. Ma la Ternana di oggi sembra veramente un gruppo unito, in cui tutti si aiutano e anche i calciatori con maggior talento, dal capocannoniere del girone Cicerelli a Cianci e Romeo, passando anche per chi c'era anche l'anno scorso come Tiago Casasola, autore del quinto gol nell'ultima giornata contro la Lucchese e tredicesimo marcatore stagionale dei rossoverdi. Un altro dato che indica la forza e la qualità della Ternana: col miglior attacco d'Italia, a segnare sono anche i difensori.

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