Vicenza-Padova: il derby veneto che monopolizza la Serie C (e le biglietterie)

Il conto alla rovescia è quasi terminato. Lo scontro diretto tra Vicenza e Padova che deciderà le sorti del campionato si giocherà domenica 16 febbraio al Menti alle ore 15, una partita che i tifosi stanno aspettando da quattro mesi. Tanto è passato dalla sfida dell’andata all’Euganeo quando – era il 6 ottobre - il Padova si impose per 1-0 con gol di Michael Liguori. Da allora il Padova e il Vicenza hanno fatto il vuoto alle loro spalle e oggi il Padova deve difendere i 3 punti di vantaggio sul Vicenza quando ancora manca un turno di campionato prima dello scontro diretto. Alla sfida del Menti di domenica 16 febbraio non guarderanno solamente i tifosi dei due club ma tutti gli appassionati di calcio perché la qualità del gioco espresso dalle formazioni allenate da Andreoletti e Vecchi è stato veramente da categoria superiore. Ma come arrivano le due squadre alla sfida che è una sorta di finale di Champions per il campionato di serie C? E quanto entusiasmo c'è dietro questa partita? Analizziamo il tutto nel dettaglio, con una sorpresa finale. LA FORMA Al momento quella che sembra stare meglio è la squadra biancorossa di Stefano Vecchi che nel 2025 ha sempre vinto ed è riuscita a rosicchiare punti importanti alla capolista Padova passando da -10 a -3 e avvicinandosi sensibilmente alla vetta. La rimonta del Vicenza è stata caratterizzata soprattutto dai gol del ‘Cobra’ Rolfini, rientrato a dicembre dopo il grave infortunio al ginocchio dell’anno scorso e capace di segnare ben 8 gol dall’inizio di dicembre a oggi. Il Vicenza non perde dall’8 dicembre e può vantare una condizione fisica eccellente. In difesa i biancorossi hanno blindato la propria porta: con appena 11 gol subiti in tutto il campionato il Vicenza è la formazione professionistica italiana che vanta la difesa meno battuta. Il Padova nell’ultimo mese ha un po' frenato dopo aver condotto fino a dicembre un campionato praticamente perfetto. I recenti pareggi per 1-1 con Arzignano e Pro Vercelli ma soprattutto la sconfitta contro la Virtus Verona per 0-1 del 1° febbraio hanno fatto accendere un segnale d’allarme nella squadra di Andreoletti. Il Padova continua a giocare un ottimo calcio, va ritrovata tuttavia quella concretezza sotto porta che era stato un tratto distintivo della squadra fino a Natale. È vero che la sconfitta contro la Virtus Verona è stata anche frutto di episodi sfavorevoli ma in attacco il Padova deve ritrovare al più presto i gol dei suoi bomber Bortolussi e Liguori . IL MERCATO A gennaio il Vicenza ha inserito in squadra solo l’esterno sinistro difensivo Andrea Beghetto in prestito dal Pisa , la squadra non aveva bisogno di grossi innesti e Stefano Vecchi ha preferito non toccare i delicati equilibri di spogliatoio. I veri acquisti del nuovo anno sono stati Ferrari e Ronaldo, rientrati dopo mesi di assenza causa rottura per entrambi del legamento crociato del ginocchio. È chiaro che la presenza a centrocampo di Ronaldo e in attacco del “Loco” Ferrari rappresenta per Vecchi una garanzia assoluta, le rotazioni sono aumentate per quantità e qualità e - ora che la volata promozione è lanciata - il Vicenza è pronto a sfidare a viso aperto la corazzata di Andreoletti. Il Padova dal canto suo a gennaio ha inserito tre giocatori in rosa: il secondo portiere Sala dal Crotone, il difensore Pirrello dal Gubbio ma soprattutto Cristian Buonaiuto in attacco dalla Cremonese. Tutti e tre hanno alzato ulteriormente il tasso tecnico della squadra. Soprattutto Buonaiuto – per lui un ritorno a Padova dopo tanti anni – può essere importantissimo per ridare slancio alla fase offensiva del Padova, magari a cominciare proprio dallo scontro diretto del 18 febbraio. LA STORIA RECENTE Il Padova è retrocesso in C nel giugno 2019 e da allora ha giocato 5 campionati arrivando per tre volte secondo e non riuscendo mai a superare lo scoglio dei playoff. La sconfitta più bruciante rimane quella del giugno 2021 quando il Padova perse ai rigori contro l’Alessandria una finale che ancora fa male. L’anno scorso fu il Mantova di Possanzini a spegnere i sogni padovani durante la regular season, la corsa biancoscudata finì poi ai quarti di finale dei playoff proprio per mano del Vicenza che si impose 2-0 in casa e 1-0 a Padova . Il Vicenza ha lasciato la serie B il 20 maggio 2022 quando la squadra biancorossa allenata da Francesco Baldini perse i playout contro il Cosenza di Bisoli . L’anno scorso solo la sconfitta in finale playoff contro la Carrarese ha impedito al club di Renzo Rosso di tornare in B, quest’anno a Vicenza si augurano che l’esito sia differente. I BIGLIETTI La caccia al biglietto è durata un'ora sola: tutto esaurito nelle rivenditorie online. Un risultato clamoroso. Il Menti ha una capienza massima di 11 mila posti, di cui 7500 occupati dagli abbonati biancorossi. Il settore ospiti può contenere 1200 spettatori e naturalmente è stato subito venduto vista la gran massa dei tifosi padovani che quest’anno ha seguito la squadra di Andreoletti su tutti i campi del girone A. Restavano dunque 2300 biglietti che sono stati bruciati nel giro di pochi minuti. Visti i precedenti piuttosto caldi delle ultime stagioni, Vicenza-Padova sarà un match caratterizzato da misure molto stringenti dal punto di vista dell’ordine pubblico. Ci si gioca una stagione in 90’ e naturalmente la tensione in campo e fuori sarà tanta. È ragionevole supporre che il sold out verrà raggiunto nel giro di poche ore dal momento dell’apertura delle biglietterie del Menti. Per chi resterà fuori ci sarà la diretta di domenica su SkySport.

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