Dopo quindici anni di assenza, Antognoni torna a casa, nella sua Fiorentina. Sarà responsabile delle relazioni esterne e farà da tramite tra squadra e società.
Erano quindici anni che Giancarlo Antognoni non ricopriva un ruolo nella dirigenza della Fiorentina. Dal 2001 al 2016, un passo lungo che segna un nuovo inizio: si occuperà di relazioni esterne e farà da collante tra squadra e società. Un ruolo a 360º per una bandiera che ritorna nella sua città, dopo i numerosi flirt degli ultimi mesi. Ieri l’anticipazione sul suo profilo Facebook: “Volevo augurare a tutti un buon 2017, per me da domani inizia una nuova avventura con la Fiorentina e questo mi riempie di gioia. Spero che insieme riusciremo a fare delle buone cose, io me lo auguro con tutto il cuore”, oggi l’ufficialità del nuovo incarico.
La rottura e il ritorno - Il riavvicinamento ai colori viola è stato lento, la ferita ancora aperta. Nel 2001 la separazione da quella che allora era la Fiorentina di Cecchi Gori, con cui Antognoni si era lasciato in maniera brusca. L’esonero di Terim l’apice della crisi, poi le dimissioni. E il silenzio, con incarichi assegnati solo dalla Federazione per la Nazionale U21. “Sa cosa mi dicono al bar, per strada, quando vado al ristorante? - aveva raccontato - Mi dicono: ‘Giancarlo, bentornato in famiglia’. Per me è come riconquistare l’amore della mia vita. Non è stato facile in questi anni. Cosa provereste incontrando ogni giorno la donna che ti ha fatto battere il cuore senza poterci stare insieme?”. Ora, quell’amore, l’ha riconquistato per davvero. Ed è tornato a essere capitano.
Della Valle - A riportarlo dell’orbita della Fiorentina Andrea Della Valle, che lo ha convinto a ritornare ‘in famiglia’: “Mi ha conquistato la sua passione, è veramente un tifoso. Fin dal nostro primo incontro mi ha fatto sentire uno di famiglia. Sono pronto a dare una mano, ma nessuno mi chieda miracoli”. Ma i tifosi viola già sognano, perchè il passato - come il cuore - batte forte e parla chiaro. Antognoni è tornato a casa.