In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Calciomercato, Pato al Tianjin. E Kalinic resta

Calciomercato
Alexandre Pato con la maglia del Villarreal. Sarà del Tianjin Quanjian per 18 milioni di euro (getty)

L'ex "Papero" rossonero lascia il Villarreal e per 18 milioni approda da Cannavaro al Tianjin Quanjian. Sarà il quinto straniero del club, indizio che conferma ulteriormente la permanenza di Kalinic alla Fiorentina

Condividi:

Alexandre Pato saluta la Spagna, questa volta in direzione Cina: l’affare con il Tianjin Quanjian di Fabio Cannavaro è ormai chiuso e il "Papero" ha già le valige pronte. l'ex Milan, dopo una parentesi abbastanza incolore al Villarreal, raggiungerà dunque in Oriente Axel Witsel, anche lui arrivato a gennaio dopo essere stato molto vicino alla Juventus. Al club di Liga (prossimo avversario della Roma in Europa League) andranno 18 milioni di euro, il brasiliano percepirà uno stipendio da circa 6 milioni all’anno.

Fiorentina, buone notizie - Con Pato, saranno cinque gli stranieri nella rosa del Tianjin Quanjian: insieme al già citato Witsel, i brasiliani Geuvanio e Jadson, oltre al camerunese Kilama e al sudcoreano Kyung-Won Kwon. E cinque è anche il tetto massimo di giocatori non cinesi schierabili attualmente in campo dai club della Super League, numero che si abbasserà a tre a partire dalla prossima stagione. Un’altro indizio, dunque, che allontana Nikola Kalinic (già fermamente intenzionato a non partire) dalla squadra di Cannavaro: volesse prendere il croato, ora il Tianjin - che fino alle ultime ore aveva provato a convincerlo - dovrebbe per forza lasciare a casa uno dei suoi cinque extra. Di per sé, comunque, già l'acquisto di un attaccante come Pato dovrebbe fugare ogni possibile dubbio sulla permanenza a Firenze di Kalinic.   


18 regole per il mercato - È stato un gennaio accesissimo per il calciomercato cinese. Ma le spese pazze potrebbero presto finire, o comunque essere contenute. Nelle scorse settimane si è infatti passati ai fatti: sono state 18 norme per regolamentare il mercato, una svolta che ovviamente riguarda la Cina ma di riflesso tutto il mondo del calcio. Confermato il limite agli stranieri impiegabili che non potranno essere più di tre contemporaneamente in campo a partire da marzo contro i cinque degli anni scorsi. Prevista una tassazione speciale per gli acquisti di calciatori che superano determinate cifre, con il ricavato che sarà investito nello sviluppo del settore giovanile a cui comunque ogni club dovrà contribuire destinando al vivaio almeno il 15% annuo delle proprie spese. Un’altra norma introdotta prevede inoltre che tutte le società del massimo campionato cinese dovranno avere tre squadre giovanili (under 19, under 17 e under 15) e viene confermato anche l'obbligo di mettere in distinta due giovani under 23, di cui uno titolare. Un freno a quelli che l’Amministrazione generale dello Sport cinese annunciava come "Investimenti irrazionali da parte dei club che bruciano soldi con calciatori stranieri ingaggiati con stipendi eccessivi". E adesso 18 nuove norme per regolamentare tutto. La CFA passa ai fatti.