La beffa della maglia di Bonucci, interviene il Codacons
CalciomercatoIl Codacons lancia un appello allo Juventus Store: "Appare doveroso consentire di sostituire la maglietta acquistata del difensore bianconero con la maglia di un altro giocatore juventino. Nessuno si poteva aspettare che in pochi giorni Bonucci si sarebbe trasferito al Milan, non consentire al consumatore di cambiare la maglia rappresenterebbe una doppia beffa per lui"
La cessione di Leonardo Bonucci al Milan spiazza i tifosi della Juventus che, smaltita la delusione anche con qualche insulto di troppo via social, si sono recati allo Juventus Store per cambiare la maglia del difensore acquistata quando nessuno immaginava l'addio. Dopo aver sborsato 105 euro, un sostenitore della Juve si è visto negare dal negozio bianconero la possibilità di cambiare la casacca con quella di un altro giocatore. Oltre al danno, la beffa.
Sul caso interviene il Codacons, che rivolge un appello allo Juventus Store. "Appare doveroso consentire di sostituire la maglietta acquistata del difensore bianconero - scrive l'associazione dei consumatori - con la maglia di un altro giocatore juventino. Nessuno si poteva aspettare che in pochi giorni Bonucci si sarebbe trasferito al Milan, non consentire al consumatore di cambiare la maglia rappresenterebbe una doppia beffa per lui".
Il precedente in Inghilterra
Una storia simile, con lieto fine per il tifoso di turno, accadde nel 2011 in Inghilterra. A ricevere il rimborso di una maglietta fu James McGhee, padre del piccolo Jon, entrambi tifosi del Reading. James regalò al figlio la maglia di Gylfi Sigurdsson, ma pochi giorni dopo il compleanno del piccolo Jon avvenne la cessione dell'islandese all’Hoffenheim. Una vera e propria beffa per i McGhee, ma James non si scoraggiò e portò in tribunale la squadra inglese, per essere risarcito con la cifra di 72 sterline: 30 per la maglia e il resto per i danni morali.