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Calciomercato, il club degli scontenti per lo scarso minutaggio: ecco chi può partire a gennaio

Calciomercato

Un'analisi squadra per squadra su tutti i giocatori utilizzati per meno del 30% rispetto al tempo complessivo e sulla loro possibile partenza nella prossima finestra di calciomercato. Da Joao Mario e Hector Moreno per finire a Dodò, Gustavo Gomez e Di Gennaro. Ecco chi sono i possibili scontenti

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Avere una base solida è spesso motivo di vittoria per le grandi squadre. Allo stesso tempo però bisogna avere un grande polso nello spogliatoio e riuscire a far sentire parte integrante del progetto anche chi ha poche possibilità di scendere in campo. C'è chi infatti accetta la panchina prolungata per lasciar spazio agli obiettivi di squadra, come ad esempio molte seconde linee del Napoli: Ounas, Diawara e Chiriches sono a tal proposito dei chiari esempi. C'è chi invece, nonostante la squadra viaggi a ritmi altissimi, vuole avere la sua parte da protagonista e allora, visto lo scarso minutaggio, preferisce cercare fortuna altrove. Potrebbe essere il caso di Joao Mario nell'Inter che non ha mai convinto fino in fondo Spalletti. Ci sono infine altre due situazioni: chi fa utilizzo di un ampio turnover con ottimi risultati e sorrisi da parte di tutti, come Juve e Roma, e chi è costretto a scegliere sempre gli stessi uomini a causa di numerosi infortuni, come è spesso in questa prima parte di stagione a Simone Inzaghi e alla Lazio. In quest'articolo facciamo un'analisi dei possibili partenti in gennaio in relazione ai pochi minuti giocati nelle prime 16 giornate.

Atalanta

Nell'Atalanta sono 12 i giocatori che hanno ottenuto uno scarso minutaggio fin qui, con il picco raggiunto dai 455 minuti di Gosens, spalmati però in sole 7 partite. Molti di questi sono però giovanissimi elementi che potrebbero cambiare aria per fare esperienza e non in quanto scontenti. È il caso ad esempio di Vido, Melengoni e Mancini che difficilmente avranno quest'anno l'occasione di mettersi in mostra con la maglia nerazzurra. Da nerazzurro a nerazzurro è il percorso che intraprenderà invece il difensore Bastioni, già acquistato dall'Inter in estate e che potrebbe anticipare il suo approdo alla squadra di Spalletti per fornire un'alternativa in più in difesa all'allenatore toscano. Diversa invece la situazione di Orsolini che, nonostante abbia solo 20 anni, è più pronto e rispetto ai suoi coetanei e cerca quindi una squadra di A in cui trovare continuità. Troppo pochi i 102 minuti giocati per ora e con Ilicic e Gomez davanti sarà complicato trovare spazio. Scontenti potrebbero rivelarsi anche Haas e Joao Schmidt, 28 minuti in campo complessivamente, mentre sono destinati a restare Gollini, Corneluis e il già citato Gosens. Nonostante siano stati più in panchina che sul terreno di gioco, Gasperini ha fatto vedere di puntare tanto su di loro e difficilmente si priverà di loro.

Benevento

La situazione drammatica di classifica del Benevento probabilmente porterà pochissime uscite. Oltre a questo va considerato che la squadra campana è quella ad aver utilizzato più giocatori in Serie A. Ben 19 sono infatti scesi in campo per almeno iò 30% dei minuti totali, difficile quindi trovare qualcuno scontento. In fondo a questa speciale classifica troviamo Volpicelli, Alessio Donnarumma e Piscitelli, con 0 presenze in campionato. Piscitelli è il terzo portiere, ma a 24 anni potrebbe decidere di trasferirsi per giocarsi le sue carte da un'altra parte. Volpicelli e Donnarumma hanno invece rispettivamente 18 e 19 anni e il Benevento non può puntare su due giocatori così acerbi per tentare una salvezza disperata. Se vogliono fare esperienza quindi l'unica soluzione pare essere il prestito. Si aspettavano di giocare di più invece sia Gravillon che Brignola. Loro sì che potrebbero decidare di crescere e maturare in un altro club di A o magari anche di Serie B. Nessuna possibilità che vadano via invece Lucioni e Armenteros: il primo è fermo per doping, lo svedese di origini cubane ha invece saltato la prima parte di campionato per infortunio, ma De Zerbi lo ritiene imprescindibile.

Bologna

Uno spogliatoio contento a metà è ciò che rischia di trovare Donadoni. Tralasciando i giovani, per cui vale lo stesso discorso degli altri club, ovvero o si accetta la panchina perché non ancora pronti o si va a fare esperienza altrove, sono ben 11 i calciatori con un minutaggio scarso rispetto a tutti i compagni di squadra. Tra questi si possono giustificare gli ex Ternana, Avenatti e Falletti, entrambi fermati da infortuni, e Da Costa che, da secondo portiere, ha comunque giocato tre partite da titolare. Poco da dire anche su Okwonkwo, in rampa di lancio e sempre più protagonista nei rossoblù, e Petkovic, arrivato per fare la riserva di Destro e utilizzato 9 volte a partita in corso. Chi ha ben ragione di lamentarsi, dal proprio punto di vista, sono Taider, Maietta e Torosidis, giocatori che calcano i campi di Serie A da anni, ma che quest'anno hanno giocato poco più di 300 minuti a testa. Deluso anche Krejci, uno dei migliori nella passata stagione, con appena 170 minuti, e Crisetig che da qualche anno fa il giro delle squadre di A senza mai trovare la giusta identità e continuità.

Cagliari

Rastelli prima e Diego Lopez adesso tendono spesso a ruotare la squadra, impiegando quasi tutti gli uomini a disposizione. Per questo motivo tra i sardi è difficile trovare qualcuno scontento per aver giocato poco. Dessena, Giannetti e Melchiorri sono stati infatti frenati dagli infortuni, mentre Cossu, che non è più un ragazzino, era consapevole fin dall'inizio che sarebbe stato utilizzato col contagocce. Si aspettavano di più invece Miangue e van der Wiel (399 minuti in due), ma quest'ultimo, dopo un approccio complicato con il calcio italiano, si sta riscattando nelle ultime giornate e ora difficilmente lascerà anzitempo l'isola.

Chievo

Il Chievo ha costruito le sue fortune negli ultimi anni cambiando pochissimo. Pochi giocatori ma affidabili che hanno sempre garantito una salvezza tranquilla in Serie A. I veronesi sono infatti tra le ultime per giocatori utilizzati con almeno il 30% del tempo totale: solo 12. Tra gli "emarginati" non desta preoccupazione l'umore di Pellissier, Rigoni o Cesar, calciatori con l'età avanzata, o di Depaoli, elemento giovane che beneficia di ogni minuto in campo. Anche Stepinsky tra trovando sempre più fiducia da parte di Maran, mentre ci si aspettava di più da Garritano, elemento cardine dell'Italia Under 21. L'ex Cesena ha disputato appena 115 minuti, distribuiti in 7 gare, troppo poco per uno con le sue ambizioni. Appena due presenze anche per Gaudino, arrivato dal Bayern Monaco con ben altre intenzioni. Anche lui potrebbe essere ceduto, così come Nicolas Frey, rimasto fuori lista.

Crotone

Quella dei calabresi è una situazione in stallo. Ci potrebbero essere infatti giocatori col desiderio di partire, ma molto dipenderà dalla volontà di Zenga. L'allenatore è da poco approdato sulla panchina del Crotone e non è chiaro quindi su quali elementi vorrà fare affidamento per tutta la stagione. Tra i più scontenti c'è senza dubbio Izco, arrivato per dare esperienza alla squadra dopo i 13 anni tra Catania e Chievo. Solo 177 minuti per lui, divisi in cinque match. Ne ha giocati 200 in più il suo compagno Tonev, non tanti ma probabilmente sufficienti per tenerlo senza problemi. Faraoni è sceso in campo nella metà delle partite ed è destinato a restare anche lui se non arriverà un'offerta di un club più blasonato. Potrebbe andar via invece Kragl, arrivato dal Frosinone per affemarsi nella massima serie ma qui protagonista di soli 89 minuti in Serie A. Cercherà di trovare il suo spazio a Crotone infine Aristoteles, 71 minuti fin qui.

Fiorentina

Tende a cambiare poco anche Stefano Pioli (solo 13 con almeno il 30%), agevolato anche dal fatto di non giocare le coppe europee. Tra le 'riserve' se la maggior parte di loro si aspettava una figura di comprimario, ce ne sono un paio che potrebbero cambiare aria per giocarsi le proprie chance altrove. Il primo è Carlos Sanchez, 31 presenze la passata stagione, e sceso in campo per soli 335 minuti quest'anno. L'altro è Cristoforo, calciatore che ha mostrato le proprie qualità a tratti, e che non potrà essere soddisfatto degli appena 48 minuti accumulati fin'ora. Resteranno per far cambiare idea all'allenatore invece Vitor Hugo e Maxi Olivera. Gli infortuni giustificano la poca presenza fino a questo punto del campionato di Saponara ed Eysseric, mentre Babacar potrebbe partir via solo se qualcuno gli garantisse in modo continuativo una maglia da titolare.

Genoa

Il Genoa risente ancora del cambio di allenatore che porta spesso a rivoluzionare la squadra. Per questo saranno le scelte di Ballardini a guidare il mercato in uscita. Se Omeonga, in cima alla lista dei meno utilizzati, può essere assolutamente felice dei suoi 421 minuti, lo stesso non può dire ad esempio Gianluca Lapadula. I guai fisici ne hanno complicato la stagione, ma l'ex Milan e Pescara è stato spesso e volentiere relegato in panchina anche quando poteva tranquillamente giocare titolare. Bisognerà vedere se ci sarà un'altra squadra, dello stesso livello o superiore, pronta a puntare su di lui. Più facile trovare spazio altrove invece per Gentiletti e Cofie, uomini con circa 500 minuti complessivi che potrebbero però fare più comodo ad altri club con l'obiettivo salvezza. Infine ci sono le questioni Centurion e Ricci: il problema del primo è puramente psicologico e comportamentale, per cui sarà a discrezione della società se tenerlo o meno. Ricci invece sperava di esprimersi ad alti livelli con il suo mentore Juric. Non ce l'ha fatta e difficilmente avrà risultati migliori con Ballardini, per cui la cessione sembra la strada più facile al momento.

Inter

Il club di Suning è forse l'unica tra le big che effettuerà un'operazione in uscita nel mercato di gennaio. Il nome altisonante è quello di Joao Mario, impiegato fin qui per 456 minuti distruibiti in 11 partite. Spalletti ha provato a dargli fiducia ma non ha mai ottenuto le risposte che voleva, mentre il portoghese è consapevole delle sue qualità ed è quindi convinto che potrebbe fare in maniera molto più netta la differenza. La soluzione? Cambiare maglia e ritrovarsi in un altro ambiente, magari al PSG che aveva spinto per acquistarlo già in estate. Non è però l'unico. Va ricordato infatti che l'Inter è la squadra con meno giocatori utiilizzati, solo 12. Ecco perché Eder potrebbe chiedere la cessione. L'italo-brasiliano è la prima e unica alternativa a Icardi, ma giocando così potrebbe perdere la Nazionale. Discorso diverso per Dalbert, Karamoh e Joao Cancelo, utilizzati col contagocce. È troppo presto per etichettarli come bocciati e la giovane età è dalla loro. Destinati a rimanere infine anche Ranocchia e Santon, che godono della fiducia dell'allenatore.

Juventus

Se Spalletti cambia poco, Allegri al contrario è quello che cambia di più tra le big del campionato. 17 i bianconeri che hanno accumulato almeno il 30% del minutaggio, difficile trovare quindi uno scontento in rosa. Con Pjaca e Howedes esclusi per infortunio, chi ha giocato meno è Sturaro. Solo 195 minuti per lui, in media tuttavia con le altre stagioni giocate a Torino. Una caratteristica di Allegri è poi quella di inserire gradualmente i nuovi acquisti, per cui non preoccupano i pochi minuti giocati da Bentancur, Bernardeschi e De Sciglio. Occhio infine alla situazione di Marchisio. Al rientro dall'infortunio il centrocampista ha giocato 271 minuti fin qui. Quasi impossibile vederlo cambiare squadra a gennaio, ma in futuro chissà...

Lazio

Altra formazione con un 11 tipo è la Lazio. Ciò è dovuto sia alle scelte di Inzaghi che agli infortuni che hanno privato l'allenatore di Felipe Anderson e Nani. Il brasiliano ha fatto il suo esordio a Bergamo contro l'Atalanta, mentre l'ex United non è riuscito a giocare più di 104 minuti. Problemi fisici anche per Wallace che ha visto il campo in appena 4 occasioni. Hanno giocato poco ma non hanno voglia di lasciare la capitale Lukaku, Patric, Caicedo e Felipe Luiz, mentre ben diversa è la situazione di Mauricio, Djordjevic e Di Gennaro che aspettano solo la squadra giusta per rilanciarsi lontano da Roma. I vari Murgia, Palombi e e Crecco dovranno invece scegliere se continuerà a maturare in una grande squadra come la Lazio o andare a trovare continuità in un club con meno ambizioni.

Milan

In casa rossonera trovare sorrisi al momento è complicatissimo. Lo scarso minutaggio però in questo conta poco. Da valutare sono le situazioni di Locatelli e Antonelli. Il primo è apprezzato da Gattuso ma allo stesso tempo ambito da tante società medio piccole di A. A lui se scelta lottare per una maglia da titolare nel Milan o trasferirsi in prestito per avere meno concorrenza. Più complicata invece la questione Antonelli, sceso in campo per 38 minuti questa stagione. Se ritiene ancora di poter dare tanto, probabilmente la cessione è la strada migliore. Sicuri di partire invece, sempre che si presentino buone offerte, Paletta, José Mauri e Gustavo Gomez, spariti da tempo dai radar rossoneri.

Napoli

Se c'è un problema che ha accusato il Napoli in questa prima metà di stagione è la mancanza di alternative. Pare difficiile quindi credere in delle cessioni importanti da parte della società campana. Le uniche eccezioni potrebbero essere Giaccherini e Tonelli, giocatori importanti ma delusi per essere stati impiegati appena 60 minuti fin qui. La tendenza di Sarri a scegliere sempre gli stessi titolari (il Napoli è a quota 12 per giocatori utilizzati come Inter e Lazio) ha prodotto di conseguenza il poco minutaggio di Chiriches, Diawara, Rog, Maksimovic e Ounas. Nessuno di loro è però sulla lista dei possibili partenti. Potrebbe finire al Chievo infine Milik. In questo caso però la causa non sarebbe i pochi minuti giocati, ma la possibilità di ritrovare la condizione dopo il doppio infortunio al crociato.

Roma

L'arma vincente di Di Francesco è stato l'ampio turnover. Per questo motivo, al netto degli infortuni, tutti hanno avuto la possibilità di giocare un numero cospicuo di parte e di sentirsi importante per la squadra. Tutti tranne Hector Moreno, impiegato per appena 227 minuti fin qui e finito dietro tutti nelle gerarchie dell'allenatore giallorosso. Attenzione poi a Cengiz Under. Il talento turco ha dimostrato di avere bisogno ancora di tempo per adattarsi al calcio italiano. Per questo la soluzione di un prestito potrebbe essere l'ideale per trovare più facilmente il campo rispetto ai 314 minuti giocati fino alla 16^ giornata.

Sampdoria

La Sampdoria nelle prime giornate ha viaggiato alla grande, salvo poi fermarsi nelle ultime 4 partite. Tutto questo grazie all'affidabilità di ben 16 calciatori (4^ per numero di giocatori impiegati) e senza Dodò, 0 presenze in campionato e con una valigia pronta per una nuova avventura. Cessione che potrebbe riguardare anche Jacopo Sala, sparito progressivamente dai radar di Giampaolo. Ha la qualità e l'ambizione di voler puntare in alto, probabile quindi una sua richiesta a gennaio per trovare una squadra che punti al 100% su di lui. Da valutare infine Ricky Alvarez, sceso in campo per soli 117 minuti in 6 gare.

Sassuolo

Da Bucchi a Iachini. Il Sassuolo sta lentamente ritrovando i risultati, ma sono ancora tanti i calciatori che reclamano spazio. Tra questi in particolare Goldaniga e Biondini che ritengono insufficienti i 442 minuti complessivi giocati finora. Se le cose non cambieranno a breve, cambiare aria potrebbe essere la soluzione migliore. Cessioni che potrebbero coinvolgere anche altri elementi della rosa neroverde, come Letschert, Cassata e Dell'Orco, che non hanno quasi mai potuto dimostrare il loro valore nonostante il Sassuolo faticasse come non mai negli ultimi anni. Diverso il discorso che riguarda Ragusa: l'attaccante è tra i meno utilizzati con 343' ma è stato quasi sempre chiamato in causa a partita in corso come dimostrano le 12 presenze accumulate nei primi 16 turni di campionato.

SPAL

Poco da recriminare ha invece Leonardo Semplici. L'allenatore della SPAL ha dato la possibilità a quasi tutti gli elementi della sua rosa di impressionarlo e affidargli una maglia da titolare. Luca Rizzo ad esempio ha giocato 439 minuti ma può già vantare 10 presenze in campionato. Alle sue spalle c'è Floccari il cui minutaggio è destinato ad aumentare dopo la doppietta decisiva realizzata a Benevento. Chi potrebbe essere non molto soddisfatto è invece Marios Oikonomou. Il greco ha lasciato Bologna con la voglia di rilanciarsi, ma ha calcato i terreni di gioco solo tre volte quest'anno, per un minutaggio complessivo di 164 minuti.

Torino

Il Torino rischia di essere la questione più difficile da risolvere dal punto di vista degli scontenti. Ben 7 sono infatti gli elementi che ci aspettava di vederli con continuità in campo, ma che non hanno fino a questo punto del campionato sforato neanche i 400 minuti. La giovane età e il ruolo delicato possono giustificare il poco utilizzo di Lyanco e Bonifazi, così come l'infortunio può motivare le sole 5 presenze di Barreca. Poco da dire invece sull'impiego minimo di Valdifiori, Acquah e Boyè, che potrebbero ben presto chiedere la cessione per trovare continuità altrove. Sadiq è stato già bocciato e, a meno di colpi di scena, saluterà a gennaio la squadra granata, mentre in crescita è il rendimento e il minutaggio di Berenguer che ne esclude una sua immediata partenza.

Udinese

Situazione tranquilla invece per Massimo Oddo. La squadra friulana è piena di giovani e, chi più chi meno, stanno trovando tutti la loro chance di mettersi in mostra. È calato il minutaggio rispetto alla scorsa stagione di Emil Halfredsson, ma l'islandese è comunque stato chiamato in causa 9 volte in questa Serie A. Difficile quindi al momento prevedere una sua richiesta di lasciare nell'immediato una società importante, come quella bianconera. Potrebbe essere ceduto invece Matos, qualora il brasiliano desiderasse giocare con continuità, magari anche in una serie cadetta

Verona

Tante rotazioni anche per il Verona, secondo insieme alla Juve nella classifica per numero di giocatori impiegati con almeno il 30% del minutaggio totale. Gli unici che potrebbero reclamare spazio o chiedere di essere ceduti sono Gonzalez, Calvano, Bianchetti e Cherubin, mai scesi in campo in questa stagione, e Franco Zuculini, utilizzato solo 13 minuti. Lo scarso minutaggio degli altri giocatori in lista è infine dovuto solo alla giovane età e alla delicata posizione di classifica che non permette a Pecchia di fare esperimenti.