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Napoli, da Vargas a Pavoletti: la storia degli ultimi sei mercati di riparazione

Calciomercato

Manca poco al mercato di gennaio, il Napoli si muoverà per un attaccante ed un terzino. Come hanno operato gli azzurri negli ultimi sei anni? Da Vargas nel 2012 a Pavoletti, passando per Manolo Gabbiadini: tutti i movimenti nel mercato di riparazione

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Primo posto in campionato con un punto di vantaggio sulla Juventus, il Napoli giocherà a Crotone venerdì sera con l'obiettivo di vincere e festeggiare il titolo di campione d'inverno. Poi, per gli azzurri, sarà anche tempo di calciomercato e di intervenire per rinforzare la rosa a disposizione di Maurizio Sarri. Le priorità del Napoli, ormai, sono note: a gennaio si cercherà di regalare all'allenatore un attaccante ed un terzino per sopperire agli infortuni che ormai da mesi tengono fermi Arkadiusz Milik e Faouzi Ghoulam. E se in attacco sembra ormai scontato l'arrivo di Roberto Inglese, già preso dal Napoli in estate e lasciato in prestito al Chievo, sono molte le alternative per la difesa che il direttore sportivo Giuntoli sta valutando prima di scegliere l'uomo giusto da regalare a Maurizio Sarri.

I mercati di riparazione dell'era Sarri

Quella dell'attaccante è una necessità che si ripete a distanza di un anno. A dicembre 2016 gli azzurri chiusero l'acquisto di Leonardo Pavoletti, che arrivò poi a gennaio in azzurro. Un rinforzo reso necessario dal primo grave infortunio di Arkadiusz Milik, che anche in questa stagione ha lasciato Maurizio Sarri senza un'importante alternativa in attacco. Pavoletti lo scorso anno arrivò dal Genoa per 13 milioni, rinforzo di gennaio insieme a Leandrinho: per il brasiliano 500 mila euro di indennizzo al Ponte Preta, giovane di prospettiva da far crescere in Primavera senza aver avuto ancora alcuna chance in prima squadra. E se la coincidenza con lo scorso anno riguarda l'attaccante, il primo Napoli di Sarri aveva in comune con quello di oggi un primo posto in classifica da difendere. Due anni fa gli azzurri si laurearono campioni d'inverno vincendo a Frosinone, ma a gennaio decisero di non stravolgere la rosa. Investimento di 9 milioni per Alberto Grassi, che tra panchina e prestiti (prima all'Atalanta e poi alla Spal) non ha mai avuto vere e proprie occasioni in azzurro, e prestito di Vasco Regini per allungare la rosa in difesa. Due acquisti che, però, non trovarono spazio, Napoli che poi arrivò secondo al termine della stagione.  

Da Vargas e Gabbiadini: investimenti di gennaio

Andando indietro, il Napoli si è mosso in maniera certamente più forte e decisa sul mercato nel gennaio del 2015. In panchina c'era Rafa Benitez e De Laurentiis regalò allo spagnolo Manolo Gabbiadini: investimento di 13 milioni, l'attaccante arrivò dalla Sampdoria e subito diventò una pedina importante nel 4-2-3-1 azzurro. In quella finestra di mercato arrivò poi anche Ivan Strinic a costo zero dopo la fine dell'esperienza al Dnipro, oltre al ritorno di Uvini dal Santos. Anche nella stagione precedente gli azzurri si mossero in maniera importante. Nel gennaio 2014, infatti, il Napoli acquistò Jorginho dall'Hellas Verona per ben otto milioni, regalandolo a Benitez per il suo centrocampo. In quella sessione di mercato arrivò anche Faouzi Ghoulam dal Saint-Etienne per 5,5 milioni di euro. Poi furono acquistati il brasiliano Henrique dal Palmeiras per 4 milioni e la comproprietà di Andujar dal Catania per un milione di euro. L'anno precedente, invece, c'era Mazzarri ed il Napoli acquistò Emanuele Calaiò come vice-Cavani: 2 milioni di euro al Siena per il ritorno dell'Arciere al San Paolo. Dall'Udinese arrivò Armero (3 milioni per la comproprietà) mentre in difesa arrivò lo svincolato Rolando. Dall'Hajduk Spalato, invece, arrivò Radosevic per 2 milioni di euro, il centrocampista croato ha però giocato pochissimo nella sua esperienza azzurra. Investimento importante anche nel 2012: il Napoli pagò 12 milioni di euro all'Universidad de Chile per Edu Vargas, uno dei talenti più importanti del calcio sudamericano. Per lui poche chance ed appena tre gol in azzurro, tra l'altro tutti segnati in un'unica partita di Europa League contro l'AIK Solna al San Paolo.