Malcuit e Ochoa gli ultimi rinforzi per il Napoli. L'analisi delle operazioni di mercato del club del presidente De Laurentiis, che punta a una crescita sostenibile di società e squadra con l'esperienza di Ancelotti come garanzia
Uno è praticamente definito, Malcuit, terzino destro del Lille. L’altro quasi, visto che in queste ore si sta stringendo anche per Ochoa, portiere messicano dello Standard Liegi. Due operazioni per completare la rosa, per consegnare ad Ancelotti una squadra più completa possibile. Quello che sognano a Napoli naturalmente è il grande colpo. Ma la filosofia del Napoli è sempre stata diversa. Il grande colpo (forse Higuain a parte) non è mai arrivato nella gestione De Laurentiis. Perché le indicazioni sono quelle di una crescita sostenibile, di una crescita comune: squadra e società insieme. I giocatori rendono grande il Napoli e viceversa.
Il vero acquisto top, come abbiamo avuto modo di dire tante volte, è Carletto Ancelotti. Voi direte: mica Sarri era scarso. Certo che no...ma Ancelotti con la sua grandissima esperienza di sicuro non garantisce di fare meglio di Sarri (ovvero vincere il campionato) ma garantisce di sicuro la crescita. E torniamo al discorso di prima. Quello che è mancato al Napoli lo scorso anno è stato il cammino in Europa, l’esperienza di poter gestire una rosa ampia, la capacità di gestire più obiettivi stagionali.
Gli arrivi in casa azzurra sono tutti proiettati ad allargare la rosa, mantenere alta la qualità (Ruiz, Meret, Verdi, Malcuit, Ochoa). Nessuno di questi è ancora un campione. E ancora è la parola chiave. Ma è stato così sempre. Hamsik lo è diventato al Napoli. Cosi come Insigne, Mertens, Callejon, Koulibaly, Zielinski e citate voi chi volete. Tutti rimasti dallo scorso anno, escluso Jorginho. La squadra forte era e forte è rimasta. Con alcune gemme in più. Non bisogna essere per forza pessimisti. L’entusiasmo aiuta, ma questa squadra ha già entusiasmato Ancelotti. A dispetto del 5-0 di ieri, anche senza il colpo da 90...