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Barcellona, Piqué: ogni amore ha una fine. "Quando sarà il momento andrò via"

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Intervista rilasciata dal centrale catalano in occasione del decimo anniversario dal suo esordio in blaugrana. Tra i temi anche il suo futuro: "Non dirò come Puyol di rimanere fino a 40 anni al Barcellona per poi andarmene l’anno dopo. Quando sarà il momento dirò basta"

PIQUÉ ADDIO NAZIONALE: "ORA PENSO SOLO AL BARCELLONA"

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Prima l’addio alla nazionale, ora anche quello al Barcellona? No, nessun vero segnale lanciato da Gerard Piqué a quella che è la sua casa ormai da dieci anni, e che, con la Catalogna nel cuore, lo sarà per sempre. Solo una lucida analisi basata anche sulla sua carta d’identità: “Quando sarà il momento alzerò la mano e smetterò”. Onesto, perché per dare il massimo al proprio club bisogna anche essere sempre al massimo. Il centrale catalano lo sa, e lo ha riferito ai media ufficiali del Barcellona nell’intervista in occasione del decimo anniversario dal suo esordio in blaugrana, le cui parole sono state riportate anche da As: “Quel giorno giocare al Camp Nou fu grandioso, anche se sono entrato in un largo 4-0 (nel 2008, in un preliminare contro il Wisla Cracovia, ndr). In realtà non mi sarei mai aspettato di vincere tutto quello che ho vinto - ha poi proseguito Piqué - e avere qui l'importanza che ho avuto. Mi sono divertito e mi sento un privilegiato. Un giorno anche io dovrò alzare la mano e dire basta, ma fino a quel momento cercherò di godermi ogni attimo”.

Le Champions e Puyol  

L’intervista di Piqué prosegue poi nel ricordo nei momenti più dolci: “Penso alle Champions - dice lui -, sopratutto quella di Berlino del 2015 (vinta contro la Juve in finale, ndr), mi ha fatto molto emozionare perché i primi sei mesi erano stati molto difficili. E poi era il nostro secondo triplete. Vincere il primo è stato grandioso, ma ripetersi era il segno che questo gruppo di giocatori ha fatto cose veramente incredibili”. Dunque il parallelo con Puyol, il suo grande punto di riferimento: “Mi ha accolto come un fratello. È sempre stato un esempio e ci siamo sempre trovati benissimo insieme. Noi uguali? Non dirò come lui di rimanere fino a 40 anni al Barcellona per poi andarmene l’anno dopo. Mi godo il momento anno per anno e quando sarà tempo di smettere lo capirò”.