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Silvio Berlusconi a Sky TG24: "Allegri al Monza? Non credo"

Calciomercato

L'ex presidente del Monza, ora del fratello Paolo, ha parlato a "Tribù - Europa 19" su Sky TG24, rispondendo a una domanda di Fabio Vitale sulla possibilità che Allegri possa allenare i biancorossi: "Non credo, non ne ho sentito parlare. Abbiamo Brocchi che ci dà già garanzie, il primo obiettivo del club non è arrivare in Serie A"

LA CONFERENZA DI ALLEGRI E AGNELLI LIVE

 

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Allegri al Monza? Non credo succederà”. Silvio Berlusconi, ex presidente del club lombardo, ora passato nelle mani del fratello Paolo, ha smentito la possibilità che Massimiliano Allegri, reduce dal divorzio con la Juventus, possa ripartire dal progetto Monza. Lo ha fatto a “Tribù - Europa 19”, approfondimento di Sky TG24 curato da Fabio Vitale. “Non penso possa succedere - ha detto l’ex Presidente del Consiglio, parlando di Allegri -  Non ho assolutamente sentito parlare di questo. Il Monza ha un allenatore (Christian Brocchi, ndr) che ha fatto diversi anni di scuola al Milan e quindi funziona benissimo per una squadra come la nostra”.

"Monza, la Serie A non è primo obiettivo"

La squadra biancorossa ha superato i primi due match di playoff in Serie C ed è pronta a giocarsela contro l’Imolese al terzo turno: “Vogliamo fare non tanto una squadra con ambizioni di Serie B o di Serie A, cosa che sarebbe molto gradita - ha proseguito Berlusconi, ribadendo i concetti sul codice etico già espressi al momento dell’acquisto del club - ma soprattutto una squadra che giochi un gioco diverso, con ragazzi educati, ben pettinati, senza barbe incolte e soprattutto senza tatuaggi e orecchini. Che non facciano falli veramente tesi a fare male all’avversario, che rispondano bene all’arbitro, che sollevino l’avversario che hanno fatto cadere con un fallo e che quando fanno un autografo scrivano il nome e cognome leggibile”. E ancora: “Il calcio di oggi in Italia non mi appassiona più. Ci sono squadre piene di stranieri che hanno nomi anche impronunciabili e difficili da ricordare. Il calcio è diventato poi troppo un gioco di forza, non c’è più una tecnica squisita ma solo scontri. Non è più bello”, ha concluso.