Un'estate per rivoluzionare il West Ham

Il nuovo idolo dei tifosi del West Ham è tedesco. Ma non fa il calciatore. E neppure l’allenatore. E’ Tim Steidten. E in maglia Irons ha portato in una sola estate Wan Bissaka, Todibo, Kilman, Guido Rodriguez, Summerville, Guilherme e Fullkrug. Una raffica di acquisti per rendere possibile la rivoluzione che ha in mente Lopetegui: trasformare il vecchio West Ham di Moyes – solido, un po’ vintage, ma vincente in Europa – in un animale completamente diverso e magari di nuovo competitivo per le prime posizioni in Premier League. Non male, come impatto, per uno che lavora dietro le scrivanie. Di mestiere, infatti, Tim Steidten fa il “technical director” ed è stato uno dei co-protagonisti, forse non abbastanza reclamizzato, del miracolo-Bayer Leverkusen. Il suo contributo alla causa di Xabi Alonso? Jeremie Frimpong, Piero Hincapie, Edmond Tapsoba. Sono solo alcuni dei giocatori portati nel club dell’Aspirina nel quale ha lavorato negli anni accanto a Simon Rolfes e Rudi Voeller. Così come aveva fatto con Moussa Diaby, poi venduto a peso d’oro all’ Aston Villa. Operazione virtuosa come quella realizzata quando era al Werder Brema – club della città dove Steidten è nato – e prese con una grande intuizione Serge Gnabry, poi rivenduto al Bayern Monaco. Non a caso uno così abile era stato accostato al Liverpool per il ruolo di “sporting director”. Di sicuro di calcio ne sa a pacchi. La metamorfosi degli Hammers è appena iniziata e per vedere che frutti porterà basterà aspettare. Dopo la sconfitta di misura contro l’Aston Villa all’esordio è arrivata una convincente vittoria contro il Palace in trasferta, dove ha brillato tra gli altri Max Kilman. Centrale difensivo mancino acquistato dai Wolves, dove era alle dipendenze di Lopetegui, per 40 milioni di sterline. Londinese di origini russe e ucraine, fino all’approdo al Wolverhampton era un giocatore della nazionale di futsal dell’Inghilterra. Energico e dominante fisicamente, ha la personalità e il piede per impostare e venire avanti con personalità come sul gol dello 0-2 firmato Bowen a Selhurst Park. Uno dei difensori più sottovalutati della Premier League è forse arrivato con l’allenatore basco all’anno della sua consacrazione. Al suo fianco, come accaduto in Coppa di Lega nella partita vinta contro il Bournemouth, è destinato a giocare Jean-Clair Todibo. Cresciuto alla Masia, si è consacrato a ottimi livelli da regista difensivo del Nizza di Farioli, a lungo in testa alla classifica nella prima metà della stagione nella Ligue 1 2023-24. Giocatore dominante in impostazione e nel palleggio è un vero e proprio leader difensivo in grado di guidare una linea che dovrà essere completamente diversa e molto più protagonista e autosufficiente in fase di costruzione rispetto all’era-Moyes. Sulla fascia destra in difesa si candida per una maglia da titolare Wan Bissaka, subentrato con ottimi risultati a Coufal in casa del Palace nel secondo tempo in quella posizione e addirittura schierato a sinistra contro il Bournemouth in Coppa di Lega. La sua prestanza a livello fisico alla lunga potrà essere preferita alla costanza di Coufal, capace di servire 7 assist in Premier league nella scorsa stagione. A centrocampo l’uomo d’ordine è già l’argentino Guido Rodriguez, titolare nelle prime due di campionato dell’era-Lopetegui, arrivato a parametro zero dal Betis Siviglia. E se Luis Guilherme, attaccante esterno da 19 gol nel 2023 al Palmeiras, non ha ancora trovato spazio in queste prime partite, Crysencio Summerville, votato miglior giocatore del Championship l’anno scorso con 20 gol nel Leeds, si è già affacciato con spunti importanti da esterno sinistro e destro. Al centro dell’attacco vuole scalzare la titolarità di Michail Antonio Niclas Fullkrug, centravanti della nazionale tedesca a segno contro Scozia e Svizzera a Euro 2024 e capace di trascinare l’anno scorso il Borussia Dortmund in finale di Champions League. Con 12 gol segnati in Bundesliga l’anno scorso e tre nella cavalcata-Champions del Bvb è il tipico centravanti d’area di rigore vecchio stile, un modello completamente diverso dal muscolare contropiedista che è Antonio, riferimento perfetto per il vecchio West Ham di Moyes che difendeva basso e ripartiva. Fullkrug dovrà essere il target offensivo di una squadra che vuole essere dominante nel palleggio e molto più presente in area di rigore avversaria rispetto al passato. La rivoluzione di Steidten e Lopetegui al London Stadium già iniziata.