Calciomercato, chi ha sfruttato meglio la sessione di gennaio? Il bilancio dopo un mese

I protagonisti sono abbastanza evidenti, quelli mancati c’è tempo ancora di aspettarli. Ma la sorpresa, se così vogliamo dire, è che quelli che hanno funzionato meglio sono gli acquisti del Como. Più di Gimenez e di Kolo Mouani? Sì. E vi diciamo perché. Il Como è stata certamente la regina del mercato invernale. In totale, compresa la finestra estiva, ha speso poco più di 100 milioni di euro. Ha preso 10 giocatori alcuni dei quali sono diventati autentici protagonisti in questo primo mese post mercato . Sorprese e protagonisti. Tra algoritmi e intuizioni Portiere, centrocampista e attaccante. Butez, Caqueret e Diao. Sono arrivati da pochissimo e già abbiamo imparato a conoscerli. Tanto da chiedersi come mai anche altri club che avevano queste esigenze non si sono buttati su questi nomi o su profili simili. Sembra un paradosso, ma l’interrogativo aleggia. La prima considerazione da fare è che ovviamente le maglie hanno un peso diverso: quindi non tutto va bene per tutti. Ma quello che il Como ha proposto in questo mercato è stato andare a cercare, come spesso ha sottolineato il direttore sportivo Ludi, dei giocatori prima attraverso lo studio dei numeri e dei video, dragando il mercato internazionale, alla ricerca di determinate caratteristiche e poi - dopo aver ristretto il campo - con la valutazione dei dirigenti. Un processo che spesso viene usato, ormai, dai club. Ma che in una realtà come il Como sta funzionando alla perfezione. Serviva un regista raffinato, uno con colpi anche da trequartista, che potesse dare l’accelerata decisiva alla manovra di Fabregas: l’investimento non è stato banale , ma il Como aveva bisogno di un giocatore così e Caqueret ha ripagato la fiducia con due assist e con prestazioni sempre solide. D’altronde arrivava dal Lione, già nel giro della nazionale francese. Ed è subito entrato alla perfezione nei meccanismi, senza neanche bisogno di ambientarsi. Addirittura meno è costato Assane Diao, che probabilmente è la sorpresa più grande di questo mercato invernale. Ha segnato gli stessi gol di Kolo Mouani, tanto per intenderci, o più di Gimenez, arrivati con grandi speranze ma che non hanno impedito alle rispettive squadre di venire eliminate ai playoff di Champions, tanto per essere crudi. I 12 milioni spesi sono già un investimento clamoroso: 5 gol in 9 presenze . Ma soprattutto, anche per lui, la centralità nel progetto di Fabregas. Ma c’è un altro esempio che potrebbe meritare il podio: Jean Butez. Alzi la mano chi lo conosceva già. Perché se per gli altri due, gli esperti di calcio internazionale potevano aver intercettato i loro nomi nei propri radar, per un portiere è obiettivamente più complicato. Soprattutto se giochi nell’Anversa e se nell’ultima stagione sei stato sempre in panchina. La chiamata di Butez arriva da uno studio di caratteristiche specifiche di cui il Como aveva bisogno. La capacità di essere bravo non soltanto in porta , ma soprattutto abile nel dialogare con i compagni per la prima costruzione. Nel giro di pochi giorni si è preso il posto da titolare e non l’ha più lasciato. È ovvio che non ci sono soltanto giocatori del Como nella lista di quelli che hanno funzionato in questo mercato di gennaio. Juve, Milan e gli attaccanti Non possono non esserci Kolo Mouani e Gimenez. L’impatto avuto con le rispettive squadre è stato molto forte. 5 gol più un assist per l’ex Paris, 3 gol e 2 assist per l’ex Feyenoord. Nessuno può dire che non erano proprio quei giocatori che servivano. E al di là dei numeri sono stati importanti per ridare fiducia alle rispettive squadre per colmare un buco che si era creato e che andava assolutamente tappato nel miglior modo possibile. C’è una macchia però nel loro rendimento. La cosa più importante per Juventus e Milan è la Champions League, arrivati a questo punto della stagione. Sia la qualificazione per la prossima stagione, sia cercare di andare avanti il più possibile in questa. L’aiuto di Kolo Mouani e Gimenez doveva servire anche a questo. Non possono da soli invertire un trend, ma la speranza sulle loro spalle era questa. Kolo Mouani in Champions League non ha segnato. I suoi squilli sono arrivati in campionato e dove sono arrivate le cinque vittorie consecutive. Ma in Champions quell’aiuto che sarebbe servito non si è concretizzato. Discorso diverso per Gimenez. Addirittura in gol praticamente con la partita che neanche era iniziata, proprio contro la sua ex squadra, aveva messo in mano al Milan la possibilità di qualificarsi per gli ottavi. In questo caso sono stati i rossoneri che non lo hanno seguito. Ma al di là dei risultati di squadra non si può certo dire che i due giocatori non siano di valore e non abbiano rispettato le aspettative. Tanto che la Juventus sta già cercando di capire come poter trattenere Kolo Mouani anche per la prossima stagione, sebbene sia tutt’altro che semplice. Torino Nazionale Hanno avuto un ottimo impatto con la loro nuova realtà anche i due centrocampisti del Torino: Elmas e Casadei. Quest’ultimo in gol nell’ultima partita dei granata, Elmas già ne ha segnati due. La coppia di centrocampisti a disposizione di Vanoli ha stuzzicato anche la curiosità di Spalletti, andando oltre i semplici numeri di gol realizzati dai nuovi. La prospettiva disegnata dal Torino potrebbe essere utile anche alla Nazionale, per il futuro. Gli altri E poi meritano una menzione anche gli acquisti funzionali: Kelly , Walker , Zalewski , gli ultimi due al netto degli infortuni. Così come Billing al Napoli: che forse è fra quelli che hanno giocato meno ma che con il suo exploit nella sfida scudetto contro l’Inter ha impresso il suo nome a fuoco nella storia di questo campionato e ovviamente a Napoli sperano di potersene ricordare a lungo. Oppure Bernede del Verona che ha avuto il merito di firmare il gol della vittoria del Verona contro la Fiorentina, risultato che ha messo in difficoltà il cammino viola. Dei nuovi acquisti quello su cui si sono accese maggiori attenzioni e per il quale ancora non ci sono state risposte univoche è Joao Felix: praticamente sempre schierato da Sergio Coinçeao, ha mostrato la sua qualità, ma non è riuscito veramente ad incidere. Anche qui torniamo al discorso che abbiamo fatto per gli altri: non può dipendere soltanto da un singolo il rendimento della squadra, anche se il singolo è un giocatore importante.

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