De Bruyne al Napoli, è tutto vero: tutti i retroscena del colpo di calciomercato

La grandezza del matrimonio sta tutta negli ultimi passi verso l’altare. Quando De Bruyne scende dalla macchina che lo ha appena condotto a Villa Stuart per le visite mediche con il Napoli, verso le 10.20 di una mattina che difficilmente dimenticherà, viene sommerso da un’ondata di passione pura. Urla, spinte, grida, flash, mentre si guarda intorno spaesato, con lo sguardo perso nel vuoto, quasi come fosse intimidito da tutto questo calore. E conoscendolo è esattamente così. Sta tutta qui la grandezza dell’operazione. Nel convincere non tanto uno dei calciatori più forti degli ultimi 15 anni a firmare per il Napoli, ma uno degli uomini più schivi e quadrati del calcio a lasciarsi risucchiare da questo delirio d’amore. Perché il passaggio più complicato della trattativa è stato quello. KDB è un belga molto diverso da Mertens. Riservato, timido, attentissimo alla privacy. Aspetti sui quali Manna, direttore artistico dell’operazione più che direttore sportivo, coraggioso e ambizioso per tutto il tempo e il percorso dall’idea alla realizzazione, ha limato giorno dopo giorno. La casa giusta, che gli consentisse di avere il suo vecchio mondo all’interno di un nuovo mondo completamente diverso da quella Manchester dove è nata la sua famiglia. Le scuole giuste per i figli, private e internazionali. Gli spazi giusti per la moglie Michele Lacroix. Tutti fattori che venivano prima di quelli economici. Su quelli sportivi invece, De Bruyne non ha mai avuto dubbi. Scottato dal mancato rinnovo col City, alle prime difficoltà dopo anni storici in cui si è caricato spesso la squadra di Guardiola sulle spalle, KDB aveva voglia di rimanere in Europa, ad alti livelli, per dimostrare di essere ancora quel campione che ha fatto luccicare gli occhi degli appassionati di calcio e il Napoli si è mosso prima di tutti. Sono tutte cose che Sky Sport, con orgoglio lasciatecelo dire, vi ha raccontato in anteprima mondiale, a partire dallo scorso 7 maggio. Quando le reazioni alla notizia, data in diretta da Manchester, più che di incredulità furono quasi di ilarità: fantacalcio, impossibile, fake news. Era tutto vero. È tutto vero, come dicono oggi molti tifosi napoletani che aspettavano di vederlo mettere piede in Italia prima di abbandonarsi all’idea che non fosse solo una favola. Il viaggio di Manna a Manchester, quello di Michele a Napoli, la proposta del 2+1, il richiamo di un luogo già speciale per i coniugi De Bruyne che anni prima avevano scelto la Campania per il loro matrimonio, con Mertens come compare di nozze. E poi il richiamo di Lukaku, amico fraterno di Kevin oltre che compagno di nazionale. Le difficoltà logistiche prima ancora che economiche, poi la volontà ferma del giocatore di venire, di scegliere Napoli come sua prossima tappa di una carriera lunare. Infine, i dettagli burocratici da sistemare, i diritti d’immagine, un contratto complessissimo da definire ‘a modo De Laurentiis’ per un calciatore che è un’azienda. Una serie tv a puntate, con la pellicola che giorno dopo giorno sembrava sempre più ispirata a una storia vera. Fino ad oggi. Mettetevi adesso nei panni di un tifoso del Napoli: 2 scudetti in 3 anni e subito dopo l’acquisto di Kevin De Bruyne, il più grosso colpo di mercato della Serie A dall’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus, uno dei più clamorosi degli ultimi 20 anni in Italia. Semplicemente estasi. Anche perché a 33 anni Kevin De Bruyne sta ancora bene, ha qualche acciacco sì ma nell’ultima stagione ha giocato 40 partite, due anni fa ha fatto 18 assist, tre anni fa è arrivato sul podio al Pallone d’Oro . Il tutto senza dimenticare che porta con sé una bacheca da 22 trofei in carriera. Le perplessità sul suo impatto sulla Serie A sono, quanto meno ora, assolutamente ingiustificate. Bisogna solo godersi il lato artistico del calcio, che tanto è mancato negli ultimi anni e tanto manca in questi giorni al nostro paese. Saranno traiettorie mai viste prima e lampi di genio. Sbagliato aspettarsi che KDB si possa calare tra la gente come ha fatto il cittadino onorario Mertens, perché questo non succederà. Il meglio di sé De Bruyne lo darà in campo. Senza scomporsi, sempre col suo stile. Con quell’atteggiamento e quell’approccio alla vita che è la cosa più lontana possibile dai napoletani, ma con quel talento calcistico che è la cosa che più li fa sognare. Un matrimonio tra mondi che ci ha visti testimoni… di notte. Quella del 7 maggio 2025. La prima volta in cui Sky Sport parlò di De Bruyne al Napoli.

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