Perché (e per chi) Chiesa sarebbe un affare

Cogliere l’occasione, sfruttarla. Riprendersi. Federico Chiesa l’occasione vorrebbe raccoglierla di nuovo. Anzi, potrebbe esserla lui. Perché, non è mistero, dal Liverpool è in uscita e la possibilità di tornare in Italia comunque c’è. Non è avanzata, ma c’è. E potrebbe permettergli di ritrovare uno spazio che, a quasi 28 anni, sente di meritarsi ancora. Prima di tutto, l’interessamento. Quello dell’Atalanta per poter sostituire eventualmente Lookman. Poi, la suggestione: la possibilità di tornare a lavorare con Max Allegri, al Milan. Ma come si inserirebbe il giocatore? Cosa porterebbe alle due squadre? Per capirlo meglio, ci viene incontro Soccerment. ‘Nuovo’ Lookman Non è un mistero che l’Inter si stia muovendo con insistenza per il giocatore nigeriano. E nemmeno che l’Atalanta, tra i nomi sul taccuino per sostituirlo abbia in mente l’ex Juventus. Ma perché? Più che la heatmap , è interessante la Spiderchart tra i due giocatori. Una premessa fondamentale: se dell’atalantino si considera il rendimento della scorsa stagione, per Chiesa il dato di riferimento è il campionato precedente, quello in Serie A con la Juventus. Troppi pochi i minuti giocati in Inghilterra per avere una rilevazione significativa. Ma entriamo nel dettaglio. La Juventus di Allegri presentava in generale un gioco meno offensivo rispetto a quello dell’Atalanta di Gasperini. Ma questo non ha impedito a Chiesa di avere dei dati comunque simili a quelli di Lookman, anche se l’area verde rispecchia in generale un gioco più offensivo. Coincide la media dei tiri nei 90’, ed è più alto, per Chiesa, il numero di dribbling riusciti o di tocchi per la squadra nel terzo offensivo. Lookman tenta di più la giocata individuale, soprattutto quella palla al piede , e si sa rendere più pericolo per il dato di expected goal. Ma sono simili, questo è abbastanza evidente. Con Chiesa che tornerebbe ma dovrebbe recuperare la fiducia che in questi mesi si è un po’ persa per strada. Suggestione Milan E come ritrovarla, se non con Allegri? Il discorso, lo diciamo subito, è questo: un esterno in rossonero può arrivare solo se va via un giocatore nella stessa posizione. E allora, sì, Chiesa potrebbe essere l’occasione da cogliere al volo, sia economicamente, sia tecnicamente. In questo caso, abbiamo un po’ più giocato a fare il direttore sportivo, proponendo un confronto tra Chiesa e Leao e Chiesa e Pulisic. Ma sappiamo bene che il portoghese non si muoverà , e nemmeno l’americano è in discussione. Ma sulle fasce sono i due giocatori più rappresentativi e Chiesa rappresenterebbe la prima alternativa per l’una o l’altra corsia. Tenendo sempre conto la premessa sulla raccolta dei dati di cui sopra, vediamo che tra Chiesa e Pulisic le caratteristiche sono abbastanza diverse: il primo tenta più dribbling, il secondo lavora di più per la squadra. Più simili le caratteristiche con Leao, i cui dati però sono in generale migliori. L’unica vera aderenza è sulle potenziali minacce dai passaggi: entrambi sono in grado di creare quelle soluzioni offensive per aiutare la squadra ad andare a rete. Cosa significa questo? Che a livello puramente statistico, Chiesa in rossonero si integrerebbe molto bene, offrendo soluzioni diverse ma non snaturando l’anima della squadra. Rispetto a tutto questo, però, c’è la valutazione umana. Perché un giocatore rimasto fermo per quasi un anno deve essere recuperato. Nella fiducia in sé stesso, prima ancora che dal punto di vista atletico. E da queste valutazioni, il mercato si accende.

Cosa vedere:

Come vederlo:

Online con Sky:

Perché (e per chi) Chiesa sarebbe un affare

Valentino Della Casa