L'arrivo di Boniface al Milan e il nuovo attacco: cosa cambia ora

Che un attaccante servisse, era chiaro. Allegri lo voleva, Tare lo ha confermato. Ma quale tipo di attaccante, era tutto da capire. Perché nel duello tra Vlahovic e Hojlund, di cui su Sky Sport Insider abbiamo raccontato tutte le differenze, alla fine la spunta… Boniface. Piano B? Macché. Erano tre alternative. Per tre tipi di attacco diversi che Allegri aveva in mente e che alla fine convergeranno con l’arrivo del nigeriano. E con Gimenez. La novità tattica che verrà proposta è questa: perché c’è sì abbondanza a centrocampo, ma c’è pure lì davanti. Con tante varianti a cui contribuirà anche l’ormai ex Bayer Leverkusen. Boniface a Milano arriverà con la formula del prestito, perché è reduce da una serie di infortuni muscolari che andranno comunque gestiti in questa stagione. Prenderlo è una scommessa per il Milan, ma è un’occasione anche per il giocatore che vuole rilanciarsi e sa che la Serie A, soprattutto con un allenatore come Allegri in panchina, può fare al caso suo. Il problema è capire come. Parliamo di un attaccante dal gol abbastanza facile: 8 su 19 presenze in Bundes la scorsa stagione, 14 su 23 in quella precedente. Il tutto, senza considerare la Champions, l’Europa League o le altre competizioni. La struttura fisica è importante , ma questo non lo rende poco mobile. Vediamo i dati raccolti da Soccerment, che mettono a confronto Boniface con Gimenez . È interessante notare la differenza delle due heatmap, nelle quali emerge Boniface molto attivo non solo, o non tanto, dentro l’area, quanto anche nella trequarti o sulla fascia sinistra. A livello di rendimento, il numero dei tiri del nigeriano è molto più alto , cosa che permette di aumentare anche la statistica relativa agli expected Goal. Il rapporto di pericolosità, però, vede in realtà leggermente migliore il messicano, che tira di meno ma concretizza di più. Boniface, poi, è superiore al suo futuro compagno di squadra per vittoria dei duelli aerei, tocchi in area e più in generale per il coinvolgimento delle azioni a partire dalla trequarti, con un buon numero di azioni portate avanti palla al piede. A livello di gioco, la similarità maggiore era con Abraham , di poco più alta a quella di Morata , mentre con Gimenez e Jovic si attesta al 93%. Ed è un dato molto significativo per capire che tipo di giocatore Allegri si troverà in casa. Non un’alternativa a Gimenez, quanto una sua potenziale spalla. Se l’allenatore sta sperimentando diverse soluzioni, tra cui anche Leao e Pulisic punte in un 3-5-2 decisamente inedito, con l’arrivo di Boniface di fatto se ne andrebbe a creare una in più. Perché se dovesse giocare al posto di Gimenez, sarebbe allora al servizio della squadra, oltre che un finalizzatore. Se dovesse giocare con Gimenez, sarebbe una spalla del numero 7. Un arrivo, insomma, che non stravolge necessariamente le gerarchie, ma che anzi in qualche modo rasserena la posizione dello stesso messicano, arrivato con tante aspettative a gennaio e ora in cerca di rilancio. Con la maglia del Milan e con un nuovo compagno. La classica concorrenza sana che Allegri spera possa rendere tutti felici.

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Valentino Della Casa