Cosa potrà dare Nemanja Matic al Sassuolo

Un lampo, un’intuizione. Il calciomercato è anche questo: colpi a sorpresa, tenuti in gran segreto fino alla stretta di mano. Il ritorno in Italia di Nemanja Matic, direzione Sassuolo, rientra a pieno titolo in questa categoria. Giornate di contatti, poi un incontro decisivo in un hotel del centro di Milano. E Matic si è convinto. Sulla sua scelta hanno pesato alcuni punti importanti: la voglia di essere chioccia di un gruppo giovane e l’esigenza di una scuola internazionale per l’istruzione dei figli. Accontentato. A 37 anni, l’ex Roma torna in Serie A. Senza alcuna intenzione di smettere. Cosa porterà Matic al Sassuolo? Partiamo dai numeri. Nemanja Matic ha all’attivo 702 presenze in carriera. Ha giocato in Serbia, Slovacchia, Olanda, Portogallo, Inghilterra, Italia e Francia. Ha vinto tre Premier League, è stato nominato due volte calciatore serbo dell’anno e solo tre anni fa è stato inserito negli undici migliori calciatori dell’Europa League . I dati non si discutono: è un campione. Ha nel curriculum 59 gare in Champions League, 48 in nazionale. E il suo stato di forma è ancora fuori discussione: non sarà più un ragazzino – la carta d’identità recita 1° agosto 1988 - ma lo scorso anno è sceso in campo 39 volte con una maglia pesante come quella del Lione, tra Ligue 1 ed Europa League. In Serie A, quindi, può ancora dire la sua: specialmente in una realtà giovane come il Sassuolo. Matic porterà alla squadra di Fabio Grosso tanta, tantissima esperienza: è evidente. Ma non solo. È diventato un calciatore da oltre 300 presenze tra Chelsea e Manchester United grazie alla qualità del suo mancino e soprattutto alla quantità che riesce a portare davanti alla difesa. Lo aiuta il suo fisico: un metro e novantacinque per ottantasei chili. Doti – tecniche e atletiche – che lo hanno reso uno dei fedelissimi di José Mourinho. Chelsea, United e poi Roma: sempre accanto allo Special One. Il Sassuolo con Matic ha chiuso un vero e proprio colpo. Per le sue qualità in campo e per l’aspetto mediatico: su Instagram, per esempio, il centrocampista serbo ha quattro volte i followers del club e il suo annuncio è stato ripreso in tutto il mondo. Nel calcio del 2025 conta anche questo. Così il Sassuolo ha battuto… il Pisa Ma come ha fatto il Sassuolo a convincere Matic? E soprattutto, chi erano le concorrenti? La risposta all’ultima domanda dista meno di cento chilometri in linea d’aria: sull’ex Roma c’erano certo molti club internazionali, ma il giocatore aveva scelto di tornare in Italia e la squadra più interessata – neroverdi a parte – era il Pisa. Oltre all’incontro milanese con il Sassuolo, Matic si è anche riunito - in video call - con i dirigenti nerazzurri. Entrambi i club gli hanno offerto la possibilità di essere leader e hanno messo a disposizione dei figli una scuola internazionale. La scelta, alla fine, è ricaduta sui neroverdi, complice anche l’ottimo rapporto tra l’Ad Giovanni Carnevali e l’agente del calciatore, Vlado Lemic. La trattativa economica è stata rapida: Matic non ne ha fatto una questione di soldi, ma di ambizioni e prospettive. Vuole essere leader, riferimento per le nuove generazioni. E ha ritenuto il Sassuolo – quarta rosa più giovane per calciatori impiegati nella prima giornata di Serie A – l’ambiente perfetto. Un ritorno in Italia inaspettato ma gradito. L’ennesimo di un mercato atipico, in cui si è puntato tanto sull’esperienza: Dzeko alla Fiorentina, Immobile al Bologna, Modric al Milan. Adesso all’elenco si aggiunge Matic: a sorpresa, nuovo leader del Sassuolo.

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Luca Bendoni