Angelo Stiller è davvero il nuovo Toni Kroos: tutto sul talento dello Stoccarda

In Spagna sono sicuri: in questa stagione il Real Madrid non ha vinto nessun trofeo perché non ha sostituito adeguatamente Toni Kroos. Un problema che, per chi dispone di un budget di mercato quasi illimitato come i blancos, ha una facile soluzione: comprare il ‘nuovo Toni Kroos’. Detto fatto? Non ancora. Ma, secondo i media spagnoli, potrebbe essere solo una questione di tempo. Ma chi è questo ‘nuovo Kroos’? Risponde al nome di Angelo Stiller, è anche lui tedesco e proprio in Germania lo hanno ‘eletto’ come erede di Toni. Ha 24 anni, gioca nello Stoccarda ma è cresciuto nel Bayern Monaco… proprio come Kroos. L’inizio al Bayern Monaco Stiller nasce a Monaco il 4 aprile del 2001 in una famiglia multiculturale. I suoi nonni materni sono croati e si sono trasferiti in Germania poco prima della nascita della madre di Angelo. Suo padre, invece, era un artista di origine americana. Inizia a giocare a calcio da piccolissimo e muove i suoi primi passi nel TSV Milbertshofen, un club della periferia nord di Monaco. Viene notato dal Bayern quando ha appena 9 anni ma inizialmente lui non è granché contento. Il motivo? Non vuole smettere di giocare con i suoi amici. Alla fine si convince, ma senza mai dimenticare il suo primo club. Negli anni a seguire, anche dopo il suo esordio in prima squadra con il Bayern, va – quando può – ad assistere alle partite del Milbertshofen e nel 2020 dona al club una sua maglia del Bayern autografata. Nel mezzo, il suo percorso nelle giovanili del club bavarese è un successo. A 16 anni guida da capitano l’under 17 e vince il campionato nazionale. La stagione successiva viene promosso con due anni di anticipo in under 19 e riesce a imporsi anche tra i più grandi grazie alla sua qualità tecnica e alla sua spiccata intelligenza tattica. Dalla stagione 2019-20 entra a far parte della seconda squadra del Bayern di Sebastian Hoeness, allenatore a cui Stiller si legherà in maniera fortissima. Nel Bayern II gioca 50 partite in due anni e nell’ottobre 2020 esordisce anche in prima squadra nella sfida di Coppa di Germania contro il Duren. Successivamente scende in campo anche in due partite di Champions League. Ma poco dopo la sua avventura in Baviera arriva al termine. E la colpa, o il merito – dipende dai punti di vista –, è di quel Sebastian Hoeness che lo aveva promosso da giovanissimo in seconda squadra. Seguendo Hoeness tra Hoffenheim e Stoccarda L’allenatore passa all’Hoffenheim e una delle sue prime richieste è proprio Stiller, che lascia il club dove è cresciuto per avere più spazio e raggiungere l’allenatore che lo ha lanciato. Ad agosto 2021 esordisce in Bundesliga con il suo nuovo club e inizia la sua ascesa. Con l’Hoffenheim gioca per due anni e nel complesso colleziona 52 presenze, 4 gol e 3 assist. Nel frattempo diventa anche un punto fermo della Germania Under 21, che trascina con la maglia numero 10 sulle spalle. Due anni più tardi una nuova svolta: lo Stoccarda lo acquista per 5 milioni su esplicita richiesta del nuovo allenatore del club. Il suo nome? Sì, avete indovinato: Sebastian Hoeness. E allo Stoccarda arriva la definitiva consacrazione di Stiller. Fin da subito prende per mano la squadra, imponendosi come uno dei leader tecnici in mezzo al campo. “È sempre in grado di adattarsi a un livello superiore. Questo perché capisce il gioco e sa quanti tocchi gli servono in una ogni situazione, e raramente sono più di due, a volte solo uno. È in grado di dettare il gioco” spiega Hoeness. In due stagioni gioca ben 81 partite, pochissime volte andando sotto la sufficienza. Da mediano segna 5 gol e serve 17 assist, dimostrandosi decisivo anche in termini realizzativi e non solo dal punto di vista tecnico-tattico. Nel 2024 arriva anche la prima convocazione in nazionale e immediatamente dopo l’esordio. Ora è stabilmente nei convocati di Nagelsmann e nel 2025 conquista anche il suo primo trofeo in carriera. Con lo Stoccarda vince la Coppa di Germania, riportando il club a vincere un trofeo dopo 23 anni di attesa. Cosa ha di speciale Angelo Stiller Per capire cosa rende speciale Stiller ci viene in supporto Soccerment, che definisce il centrocampista tedesco un ‘Buildup director’ e un ‘Roaming playmaker’ . Traduzione: Stiller è un giocatore che si concentra sulla costruzione del gioco ma che possiede anche le caratteristiche di un playmaker che si muove liberamente per il campo, bilanciando il lavoro difensivo con la creazione di occasioni. Analizzando le sue statistiche di stile, Stiller si distingue per il suo alto coinvolgimento nel gioco di squadra. Ha un team touch percentage del 12,97% e si posiziona nel 97° percentile rispetto agli altri centrocampisti della Bundesliga . Inoltre, Stiller mostra una tendenza a effettuare through balls , con un valore di 0,52 per 100 tocchi, che lo posiziona nell'87° percentile, mentre le pen area entries per 100 tocchi sono 5,93, 75° percentile. In termini di creazione di occasioni Stiller eccelle con un xOVA per 90 minuti di 0,21, che lo posiziona nel 91° percentile. Tra dati che evidenziano la sua propensione a spingere il gioco in avanti, ad arrivare nell'area avversaria e a creare occasioni per i compagni. Nel complesso, Stiller si distingue per la sua capacità di passaggio, con una short pass accuracy dell'85% e una long pass accuracy del 58%, posizionandosi rispettivamente nel 78° e 86° percentile tra i centrocampisti della Bundesliga. La sua capacità di mantenere il possesso è notevole, con un poss retention rate dell'87%, nel 84° percentile della Bundesliga. Allargando il confronto ai centrocampisti dei top 5 campionati Stiller risulta essere: nell’1% dei migliori centrocampisti per passaggi progressivi: 9,93 a partita nel 3% dei migliori centrocampisti per passaggi tentati: 85,5 a partita nel 5% dei migliori centrocampisti per xAG : 0,21 a partita nell’8% dei migliori centrocampisti per assist: 0,21 a partita nell’8% dei migliori centrocampisti per azioni da tiro: 3,85 a partita Numeri, dati e caratteristiche che ricordano davvero il miglior Toni Kroos. E che fanno gola a tutte le big europee, non solo al Real Madrid… Insomma, l’estate appena iniziata vedrà anche Stiller tra i protagonisti e se la sua prossima destinazione è ancora da definire una cosa è già certa: il ‘nuovo Kroos’ è pronto per il grande calcio.

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Emiliano Tomasini