Giro, arrivederci Irlanda: 3a tappa a Dublino e poi riposo

Ciclismo
Una pecora "ossigenata", omaggio dell'Iralnda del Nord al Giro, che lascia il Regno Unito e per la 3a tappa arriverà a Dublino (Getty)
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La corsa rosa saluta l’isola con una frazione ancora per velocisti, 187 km da Armagh (Irlanda del Nord) a Dublino (Eire). Il percorso presenta solo due salite e un'altra insidia: il vento. Dopo il successo di Kittel, si riparte con Matthews in rosa

Un ultimo sprint e poi per il Giro sarà tempo – finalmente, dirà qualcuno – di volare in Italia. Prima c’è da fare visita anche all’Irlanda “vera” e l’occasione sarà la terza tappa: 187 km da Armagh (ancora in Irlanda del Nord) a Dublino, capitale dell’Eire. Sarà una frazione ancora per velocisti, ma da prendere con le molle soprattutto perché il percorso si avvicina più volte alla costa e ci resta per tutti gli ultimi 20 km. In caso di vento, il rischio è che il gruppo si frazioni, lasciando magari indietro qualche favorito alla vittoria finale. Non sarebbe la prima volta.

La cosa più probabile resta tuttavia un arrivo a ranghi compatti e una nuova opportunità sia per Kittel che per la nuova maglia rosa Matthews, questa volta sul traguardo di Merrion Street Upper. Prima ci saranno solo due gran premi della montagna senza montagna, posti sulla collinetta di Markethill Summit, a 232 metri di altezza e dopo 32 km, e su quella di Fews Forest, a 315 metri e dopo 51 km. L’ideale per far partire la fuga di giornata, ma niente più.


Per il Giro sarà la prima volta a Dublino, dove invece partì il Tour de France 1998. Sarà anche un omaggio a Stephen Roche, unico irlandese ad aver vinto il Giro – nel 1987, con la maglia della Carrera – e grande testimonial della divagazione irlandese dell’edizione 2014. In corsa ci sarà suo figlio Nicolas, che però è più passista-scalatore che sprinter e difficilmente potrà regalargli una gioia. Non ci sarà invece il nipote Daniel Martin, caduto rovinosamente nella cronosquadre e primo ritirato del Giro in corso.

Per chi è rimasto in gara, e per tutta la carovana, l’arrivo a Dublino coinciderà anche con la partenza per l’Italia e per il primo giorno di riposo, quello di lunedì, utile per ammortizzare il trasferimento. Martedì si parte infatti da Giovinazzo verso Bari, per la quarta frazione.