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Tour, a Sagan la 3^ tappa. Thomas mantiene la maglia gialla

Ciclismo
Sagan vince la 3^ tappa (Foto Getty)

Lo slovacco del team Bora-Hansgrohe ha beffato tutti in volata, conquistando la sua ottava tappa in carriera alla Grande Boucle. Matthews e Martin sui gradini più basso del podio, 8° posto per Thomas che resta in maglia gialla

LA CLASSIFICA GENERALE  LA 4^ TAPPA, CARATTERISTICHE E ALTIMETRIA

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Peter Sagan ha vinto in volata la 3^ tappa del Tour de France. Entusiasmante finale nel percorso Verviers-Longwy, con lo slovacco che, nonostante un problema al pedale nello sprint finale, ha tagliato il traguardo per primo. 2° e 3° posto per Matthews e Martin. Thomas è rimasto in maglia gialla. Per Sagan, che cerca il record e la sesta maglia verde in carriera, è l'ottava meraviglia alla Grande Boucle. Primo tra gli italiani Alberto Bettiol del team Cannondale-Drapac, arrivato quinto. Domani la 4^ tappa: si parte da Mondorf Les Bains e si arriva 207,5 km dopo a Vittel.

La tappa

La tappa di oggi è stata caratterizzata dall’attraversamento di ben tre Stati. Si è partiti dal Belgio, precisamente da Verviers (città natale di Philippe Gilbert), e dopo aver superato il Lussemburgo si è arrivati finalmente in Francia, con traguardo posto a Longwy. Nel corso dei 212 km percorsi i ciclisti hanno affrontato ben cinque, seppur non certo durissime, salite, tra cui la conclusiva Cote des Religieuses.

Gruppo coeso dal Belgio al Lussemburgo

La prima parte di gara ha visto un gruppo molto compatto, con Hansen, Politt, Hardy, Sicard, Brown e Backaert che hanno tentato la fuga dopo circa 15 km. È stato Brown ad aggiudicarsi il primo GPM di giornata, la Cote de Sart, GPM di quarta categoria lungo 2,8 km e con pendenza del 5,1%. Il vantaggio degli uomini in fuga rispetto al gruppo in inseguimento si è attestato attorno ai 2 minuti dopo i primi 60 km, che hanno segnato la fine del Tour in Belgio e l'approdo in Lussemburgo. Nel mezzo i protagonisti della Grande Boucle hanno anche passato il circuito di Formula 1 di Spa-Francorchamps. 

Dominio Politt-Brown nel 2° e 3° GPM

Il distacco dei 6 uomini è rimasto quasi invariato anche nel corso dei chilometri successivi, in cui Politt ha tagliato per primo il traguardo volante di Wincrange. Nel plotone alle spalle invece lo scatto vincente è stato di Cavendish che ha anticipato l'azzurro Sonny Colbrelli. Il tedesco del Team Katusha ha vinto anche il secondo GPM di giornata, il Cote de Wiltz, GPM di quarta categoria lungo 3,1 km e con il 4,8% di pendenza, mentre il gruppo ha registrato un ritardo di 1'42''. La distanza si è accumulata all'arrivo al terzo Gran Premio della Montagna, GPM di terza categoria lungo 2,3 km e con una pendenza superiore al 9%, attestandosi oltre i 4 minuti. Politt ha ceduto il passo e il successo del terzo GPM a Brown, mentre gli altri 4 uomini inizialmente in fuga hanno cominciato a perdere di vista il duo di testa fino a quando, al km 130, entrambi hanno rallentato e aspettato il loro ritorno.

Lo sprint di Sagan alla Cote des Religieuses

Il gruppo di testa ha subito il contrattacco di De Gendt, Perichon e Calmejane i quali, insieme a Hardy, sono stati i primi a giungere in territorio francese dopo 183,5 km di corsa. Intanto il plotone ha ridotto il distacco a circa 1'30'', riassorbendo pian piano tutto il gruppo, fatta eccezione per Calmejane che in solitaria ha conquistato il 4° Gran Premio della Montagna di giornata, quello di Cote de Villers-la-Montagne, un GPM di quarta categoria lungo 1,1 km con pendenza del 5,2%. A 10 km dal traguardo il gruppo si è compattato, poco prima di iniziare l'ultima e decisiva salita della terza tappa, quella di Cote des Religieuses, un GPM di terza categoria lungo 1,6 km e con il 5.8% di pendenza. Emozionante e imprevedibile è stato il tratto finale, contraddistinto da una serie di strappi, in cui uno straordinario Peter Sagan, seppur rallentato da un problema al pedale, ha battuto in volata Matthews e Martin. Quarto posto per Van Avermaet, 8^ posizione per la maglia gialla Thomas, subito dietro Froome, in ripresa nell'ultima parte di gara.