Mondiali di ciclismo, Alaphilippe vince la prova elite uomini ad Imola
Il francese Julian Alaphilippe ha vinto la prova Elite maschile dei Mondiali di ciclismo, giungendo in solitaria sul traguardo dell'Autodromo "Enzo e Dino Ferrari". La Francia torna a vincere un Mondiale dopo 23 anni (9° oro transalpino nella storia). Secondo il belga van Aert, terzo lo svizzero Hirschi. Il migliore degli italiani Damiano Caruso, 10°
Julian Alaphilippe è la nuova maglia arcobaleno: il francese ha vinto la prova Elite maschile dei Mondiali di ciclismo con uno scatto che ha lasciato il vuoto alle sue spalle, a circa 11 km dal traguardo, entrando da solo nel circuito dell'Autodromo "Enzo e Dino Ferrari" di Imola. Commovente la dedica al padre scomparso di recente e il pianto, liberatorio, al suono della Marsigliese. Sul podio anche il belga van Aert - favoritissimo della vigilia - e lo svizzero Marc Hirschi. L'Italia - che non vince il titolo iridato dal 2008, con Alessandro Ballan a Varese - ci ha provato, ma si è dovuta arrendere ai ritmi vertiginosi delle ultime fasi della corsa: primo degli azzurri è stato il ragusano Damiano Caruso (10°), subito dietro Vincenzo Nibali. La Francia torna sul tetto del mondo a distanza di 23 anni dall'ultima volta, dal successo di Laurent Brochard nel 1997.
La cronaca della gara
Il tracciato disegnato per l'edizione iridata italiana è decisamente impegnativo, sullo stile delle grandi classiche, con partenza e arrivo (in leggera discesa) dall'Autodromo "Enzo e Dino Ferrari". Un percorso di 28,8 chilometri, da ripetere per nove volte, con due salite molto insidiose: quella del Mazzolano e l'ascesa del Galisterna, entrambe lunghe 2.7 km con pendenze tra il 6 e il 14%. Per un totale di 5mila metri di dislivello. Perfetto per i finisseur. Per tentare la scalata Mondiale il ct Davide Cassani si affida al capitano Vincenzo Nibali: al fianco dello "Squalo" ci sono Diego Ulissi, Giovanni Visconti, Fausto Masnada, Damiano Caruso, Alberto Bettiol, Andrea Bagioli e Gianluca Brambilla (Matteo Fabbro e Nicola Conci le due riserve). Le nuvole su Imola incombono, ma l'asfalto rimarrà asciutto per quasi tutta la durata della gara, che si apre subito con una fuga di otto corridori, poi diventati due (il tedesco Jonas Koch e il norvegese Torsten Traeen) a circa 80 km dal traguardo. Di lì a poco i fuggitivi di giornata vengono inglobati dal gruppo, che resta compatto fino ai -40, quando lo sloveno Tadej Pogacar allunga e accumula un vantaggio di 25". Belgio, Francia, Spagna e Italia rimontano progressivamente l'azione solitaria del 21enne fresco vincitore del Tour ed è proprio Nibali ad accendere la corsa, ai -20, seguito a ruota da Caruso e Masnada. Ma lo Squalo - e i compagni - devono arrendersi sulla salita di Gallisterna, scalata a ritmi pazzeschi dai favoriti van Aert (BEL), Hirschi (SVI), Kwiatkowski (POL), Fuglsang (DAN), Roglic (SLO), Matthews (AUSTRALIA), Valverde (SPA), Schachmann e appunto Alaphilippe, che a 11 chilometri dall'arrivo "spara" la fucilata vincente e vola a prendersi l'oro.
L'ordine d'arrivo dei Mondiali di ciclismo, prova Elite maschile
1° Julian Alaphilippe (FRA)
2° Wout van Aert (BEL)
3° Marc Hirschi (SVI)
4° Michal Kwiatkowski (POL)
5° Jakob Fuglsang (DAN)
6° Primoz Roglic (SLO)
7° Michael Matthews (AUSTRALIA)
8° Alejandro Valverde (SPA)
9° Maximilian Schachmann (GER)
10° Damiano Caruso (ITA)
L'Italia è la nazione che ha vinto più medaglie ai Mondiali: 137, di cui 51 d'oro. L'ultima proprio a Imola, conquistata da Filippo Ganna nella cronometro maschile, la prima per il ciclismo azzurro nella prova contro il tempo. All'impresa di Ganna è seguito lo splendido bronzo di Elisa Borgo Borghini nella a corsa in linea elite femminile.
Sagan è stato l'unico capace di tre vittorie consecutive (dal 2015 al 2017), ma a Imola non c'è. Per una questione di caratteristiche, e una preparazione finalizzata al Giro, che partirà da Monreale il prossimo 3 ottobre.
Sulle 86 edizioni fin qui disputate, l'Italia ha trionfato in 19 occasioni, seconda soltanto alle 26 del Belgio di Eddy Merckx, recordman della competizione con 3 successi come il connazionale Rik Van Steenbergen, il nostro Alfredo Binda, lo spagnolo Oscar Freire e lo slovacco Peter Sagan.
Intanto, ai -70 km dal traguardo, il vantaggio dal gruppo dei due fuggitivi Jonas Koch (Germania) e Torsten Traeen (Norvegia) è sceso a 30".
C'è invece Vincenzo Nibali, capitano degli azzurri guidati dal ct Davide Cassani. Al fianco dello "Squalo" ci sono Diego Ulissi, Giovanni Visconti, Fausto Masnada, Damiano Caruso, Alberto Bettiol, Andrea Bagioli e Gianluca Brambilla. Matteo Fabbro e Nicola Conci le due riserve.
L'anno scorso Matteo Trentin è andato vicinissimo all'oro, beffato in volata dal sorprendente danese Mads Pedersen sul traguardo di Harrogate. Quarto si era piazzato Gianni Moscon, fuori - come Trentin - dalla lista dei convocati ai Mondiali di Imola.
La corsa si è aperta subito con una fuga e quando mancano tre giri e circa 80 km al traguardo sono rimasti in due ancora in testa: Jonas Koch (Germania) e Torsten Traeen (Norvegia), che hanno un vantaggio di circa 2' sul gruppo.