Lo sloveno si aggiudica l'edizione numero 107 della grande Classica belga con una super volata: bruciato allo sprint il campione del mondo Alaphilippe, terzo Gaudu, quarto lo specialista Valverde. Nella prova femminile vittoria dell'olandese Vollering, terzo posto per l'azzurra Elisa Longo Borghini
Un paio di positività al Covid-19 nel team, smentite dal secondo test, gli avevano impedito di prendere parte mercoledì scorso alla Freccia Vallone, vinta poi da Julian Alaphilippe. Quattro giorni più tardi, semaforo verde per la UAE Emirates e il suo 22enne leader Tadej Pogacar, già vincitore del Tour de France 2020 e oggi trionfatore assoluto della 107^ Liegi-Bastogne-Liegi proprio davanti al campione del mondo francese, bruciato in volata dal fenomenale sloveno, successore nell'albo d'oro del connazionale Primoz Roglic. Terzo l'altro transalpino David Gaudu: una vera maledizione per la Francia, che non vince ormai la Doyenne da 31 anni (ma pure l'Italia non scherza, l'ultimo a conquistare la Classica belga è stato Danilo Di Luca nel 2007). Niente da fare anche per lo spagnolo Alejandro Valverde, quarto, che con una vittoria avrebbe raggiunto i 5 successi di Eddy Merckx, recordman in Vallonia. Primo degli italiani Davide Formolo, 16°, ma fondamentale spalla per il suo capitano Pogacar. Grande protagonista il lombardo Lorenzo Rota, in fuga con altri 6 compagni d'avventura per oltre 200 chilometri, ripreso nel finale dagli scatenati Richard Carapaz (poi squalificato per aver assunto una posizione vietata in discesa) e Teo Geoghegan Hart, i primi ad accendere la miccia di una Liegi indecifrabile, almeno fino alla Roche-aux-Faucons: la "sparata" di Michael Woods accende la gara, a ruota del canadese ecco Alaphilippe, Gaudu, Valverde e il fulmine Pogacar, in versione "Cipollini" sul traguardo. È lui il nuovo re delle côtes.
L'ordine d'arrivo della Liegi-Bastogne-Liegi
1) POGACAR Tadej (UAE-Team Emirates) 6h39'26"
2) ALAPHILIPPE Julian (Deceuninck-Quick Step)
3) GAUDU David (Groupama)
4) VALVERDE Alejandro (Movistar Team)
5) WOODS Michael (Israel Start-Up Nation)
6) HIRSCHI Marc (UAE-Team Emirates)
7) BENOOT Tiesj (Team DSM)
8) MOLLEMA Bauke (Trek-Segafredo)
9) SCHACHMANN Maximilian (BORA)
10) MOHORIC Matej (Bahrain)
16) FORMOLO Davide (UAE-Team Emirates)
Ancora 7 corridori in fuga, tra cui il bergamasco Lorenzo Rota (Intermarché-Wanty-Gobert) con un vantaggio ora di 2'30" sul gruppo, trascinato in questo frangente dalla Ineos.
Il prossimo ostacolo sarà la mitica Redoute, citata anche da Lev Tolstòj in "Guerra e Pace", 2 km di pendenza media del 7,4% con punte vicine al 22.
-50 ALL'ARRIVO
Il gruppo, tirato nella circostanza dalla Deceuninck-Quick Step di Alaphilippe, s'inerpica adesso sul Col du Rosier, mentre il vantaggio dei 7 fuggitivi si è assottigliato a poco più di 2 minuti.
Come già ricordato, l'Italia non vince dal 2007, dal trionfo di Danilo Luca. Questo l'Albo d'oro degli ultimi 10 anni:
2012 - Maksim Iglinskij (KAZ)
2013 - Daniel Martin (IRL)
2014 - Simon Gerrans (AUSTRALIA)
2015 - Alejandro Valverde (SPA)
2016 - Wout Poels (OLA)
2017 - Alejandro Valverde (SPA)
2018 - Bob Jungels (LUX)
2019 - Jakob Fuglsang (DAN)
2020 - Primoz Roglic (SLO)
Velocissimo "pit-stop" per lo sloveno, già tornato in gruppo
Quando mancano 70 km al traguardo, sono sempre 7 i fuggitivi al comando tra cui l'italiano Lorenzo Rota (Intermarché-Wanty-Gobert), con un vantaggio di circa 4 minuti sul gruppo.
Un paio di positività al Covid-19, poi smentite dal secondo test, avevano impedito al team dello sloveno Tadej Pogacar (vincitore del Tour 2020) di prendere parte mercoledì scorso alla Freccia Vallone, vinta poi da Alaphilppe. Semaforo verde invece per la squadra Uae e il suo leader alla Liegi-Bastogne-Liegi.
2) Italia 12
3) Svizzera 6
4) Francia 5
5) Paesi Bassi,
Moreno Argentin (ITA) 4 (1985, 1986, 1987 e 1991)
Alejandro Valverde (SPA) 4 (2006, 2008, 2015 e 2017)
Léon Houa (BEL) 3 (1892, 1893 e 1894)
Alfons Schepers (BEL) 3 (1929, 1931 e 1935)
Alfred De Bruyne (BEL) 3 (1956, 1958 e 1959)
Ai -85 dal traguardo ci sono sempre 7 corridori in fuga, tra cui il bergamasco Lorenzo Rota (Intermarché-Wanty-Gobert) con un vantaggio di 5 minuti sul gruppo.
Silvano Contini (1982)
Moreno Argentin (1985, '86, '87 e '91)
Michele Bartoli (1997, '98)
Paolo Bettini (2000, 2002)
Davide Rebellin (2004)
Danilo Di Luca (2007)