Parigi Roubaix 2024, van der Poel trionfa dopo 60 km di fuga

A cura di Alberto Pontara/Alfredo Corallo

©IPA/Fotogramma

A una settimana dal successo nel Giro delle Fiandre l'olandese piazza la doppietta nella regina delle classiche, tra fango, polvere e pavè: l'iridato attacca a 60 km dal traguardo e si riconferma campione della corsa, ribattezzata 'Inferno del Nord'. Sul podio anche Philipsen e Pedersen, niente da fare per gli italiani

L'ALBO D'ORO

Soltanto 5 secondi il margine tra attaccanti e inseguitori!

70 KM AL TRAGUARDO


Il terzetto al comando mantiene una ventina di secondi sul gruppetto van der Poel.

Sono rimasti in 27 a giocarsela: la Foresta ha fatto selezione, ma non completamente. 

Siamo al settore 16 (km 184,7) Warlaing – Brillon, di 2,4 km: tre stelle di difficoltà.

All'uscita dalla foresta Pedersen è riuscito a rientrare sul gruppo degli inseguitori, che comprende Van der Poel, Philipsen e Pidcock, distanti 30 secondi dal terzetto di testa.

Ci provano in tre: Kung, Vermeersche e Politt.

Pedersen è arrabbiatissimo: c'è voluto un po' per trovare il meccanico! Ruota cambiata, ora il danese del team Lidl-Trek proverà a rientrare.

Foratura alla ruota posteriore anche per Pedersen, sarà dura rientrare! 

90 KM ALL'ARRIVO


Problemi anche per Degenkolb, veramente sfortunato oggi.

Foratura alla ruota posteriore per Philipsen!

Van der Poel prende il comando ed è già selezione: insegue Pedersen a due metri, poi Philipsen.

Mads Pedersen è il primo a entrare nella foresta!

Eccoci alla 'famosa' chicane all'ingresso della foresta che tanto ha fatto discutere. 

Il gruppo di testa si avvicina alla Foresta di Arenberg  con un vantaggio di 2'24" sugli inseguitori.

100 KM AL TRAGUARDO!


Per la prima volta non ci sono corridori dell'Alpecin-Deceuninck a tirare là davanti. 

Siamo al settore 20 (km 156,2), tra i più duri: Haveluy – Wallers di 2,5 km, 4 stelle!

Ma torniamo al live con due aggiornamenti: la squalifica di Joshua Tarling (eccessivamente aiutato dall'ammiraglia a tornare in gruppo) e problema tecnico per Nils Politt, costretto al cambio di bici.